Si preannuncia un'estate bollente, a colpi di streaming video su Twitter.
Niente d'innovativo per carità.
Ma sappiamo che certe mode una volta lanciate...sono difficili da fermare!
Meerkat contro Periscope, lo scontro del momento, voi quale preferite?
COSA SONO?
Periscope, lanciato da qualche giorno su App store e in arrivo per Android, segue Meerkat lanciata il mese scorso per i dispositi iOS, lo streaming video torna in auge.
Come detto, niente di nuovo sotto il sole ma la possibilità d'integrare queste app nei social network è molto interessante come cosa.
Solo poche ore dopo il lancio sull’App Store erano live i video di molte persone, i più svariati, tra i quali anche chi minacciava di suicidarsi.
Uno strumento, nelle mani di qualunque persona, che può avere diversi utilizzi dal soddisfare la crescente richiesta di protagonismo, alle aziende che lo possono sfruttare per pubblicizzare i propri prodotti.
L'UTILIZZO
L’utilizzo di entrambe le applicazioni è molto semplice e richiede solo pochi tocchi per iniziare a trasmettere un video che può essere visto dai follower di Twitter a cui è inviata una notifica che li avvisa della trasmissione.
Una volta installate le app, questa viene inevitabilmente risucchiata tanto dalle continue notifiche (il consiglio è disattivarle, almeno durante le ore più produttive del giorno), quanto dalla crescente marea di video che gli utenti vanno pubblicando.
E poi bisogna anche seguire i commenti, controllare chi si connette, contare Like e quant'altro.
L'INTEGRAZIONE SU TWITTER E QUANTITA' DI VIDEO
La prima differenza pratica si manifesta in fase di iscrizione, quando appare evidente cosa ha significato per Meerkat l’essere stato tagliato fuori dal Social Graph di Twitter poco prima di lanciare Periscope.
Entrambe le app consentono l’accesso tramite Twitter, ma solo la seconda offre la possibilità di seguire quasi in automatico gli utenti con cui si è già in contatto sul sito di microblogging.
Ciò significa che il social network può sfruttare i suoi account per diffondere l’applicazione anche grazie a delle restrizioni sulle notifiche poste a Meerkat.
Questo si ripercuote sul numero di video trasmessi che su Periscope sono sempre tanti a differenza di Meerkat dove ci si può trovare di fronte ad una pagina bianca.
Su entrambi è possibile commentare in diretta i video e in più su Periscope si possono inviare dei cuoricini per esprimere il proprio apprezzamento a video trasmesso.
INTERFACCIA, GPS, LIKE
Periscope ha un aspetto più in linea con la grafica iOS, mentre Meerkat è caratterizzato dal colore giallo.
A differenza di Meerkat, Periscope ha un’interfaccia che mostra gli ultimi tre video che sono in streaming e una lista di tutti i video delle persone che segui e di quelle che non segui in modo che è più facile trovare contenuti interessanti.
Meerkat supporta anche la visualizzazione orizzontale mentre lo stesso non si può dire per Periscope, che tuttavia presenta uno streaming più pulito, con meno informazioni e con i commenti che svaniscono rapidamente.
Trasmissione e fruizione delle dirette avvengono in modo sostanzialmente simile, ma la schermata di Meerkat come detto risulta molto più affollata che non quella di Periscope, perché presenta contemporaneamente quantità di informazioni sin troppo ampia: nella zona alta dello schermo, partendo da sinistra e procedendo verso destra, troviamo nome utente, luogo da cui proviene la trasmissione, numero di viewer, titolo dello streaming, icone degli ultimi utenti collegati.
In basso a sinistra ci sono invece le notifiche (Like, retweet e commenti, ognuno preceduto dal nome utente). Infine ancora sotto, sempre partendo da sinistra, troviamo le icone per commentare, fare retweet, mettere un like o uscire dallo streaming per tornare alla home dell’app.
Insomma, alla fine dei giochi, di spazio per vedere le immagini ne rimane un po’ pochino.
Inoltre è dotata di GPS che mostra dove il video viene girato, Meerkat non ha GPS.
Con Periscope è possibile trasmettere privatamente i video e guardarli anche dopo il live, anche se non sarà possibile commentarli.
Altra differenza fondamentale è che quindi, terminato lo streaming, in Meerkat non ne rimane traccia, mentre Periscope lo conserva in una apposita timeline per le successive 24 ore.
Entrambi comunque consentono di salvare il girato sullo smartphone.
Sta poi all’utente decidere se conservarlo e magari caricarlo su altri social come per esempio YouTube, garantendo così al video una seconda vita “on demand. Ma solo con Meerkat c’è un trucco per caricarli direttamente: usare l’hashtag #Katch.
NOTIFICHE
Come già accennato, entrambe le app ti bombardano costantemente di notifiche per dirti un po’ di tutto: se qualcuno ti segue, se gli utenti che segui avviano nuove dirette o, solo nel caso di Meerkat, se un utente annuncia un evento che si terrà nel prossimo futuro.
Meerkat consente infatti di programmare eventi di streaming definendo titolo, data e ora.
Una volta creato, l’evento compare nella timeline, mentre il sistema provvede a notificare l’inizio dell’evento live sia a chi deve condurlo, sia a coloro che nel frattempo si sono iscritti.
Per chiudere questo lungo confronto, Meerkat, include elementi di gamification: ogni volta che guardano o trasmettono video, gli utenti guadagnano punti con cui posizionarsi in una “leaderboard” globale.
Anche Facebook non sta a guardare: Riff (Video Virali)
Nessun commento:
Posta un commento