Pandora è una sorte di radio personale online americana, nata ad Oakland a gennaio del 2000.
Per problemi di licenze inizialmente rimase confinata nel solo suolo USA, poi iniziò a servire anche Australia e Nuova Zelanda.
In poche parole trattasi di una web radio che trasmette musica divisa per generi con una buona qualità.
Non ci sono pause ad interrompere i brani e le canzoni vengono trasmesse dall’inizio alla fine.
È possibile creare una vera e propria “emittente” in base alle proprie preferenze musicali.
Possiamo cercare i nostri gruppi preferiti e da qui creare una stazione che trasmetterà i loro brani, alternati a quelli di altri artisti "simili".
Tutto ciò è possibile grazie al "Music Genome Project" della Pandora Media Inc: database elaborato da musicisti ed esperti amanti della musica.
Questo, secondo i programmatori, fu il primo passo verso il "Celestial Jukebox": enorme database contenente tutta la musica prodotta, accessibile ovunque, in ogni luogo.
Comunque grazie al Music Genome Project, il catalogo di brani musicali è organizzato in base alla melodia, all’armonia, al ritmo, strumentazione, orchestrazione, arrangiamento, timbri vocali, in modo che il sofware possa capire i gusti di chi ascolta e fare le relative associazioni (in realtà i parametri sono oltre 400!).
Cioè l'utente sceglie una canzone e l'algoritmo, a partire da questa, sceglie le altre e quindi il flusso radiofonico: ogni canzone sarà legata alla precedente in base a determinati parametri.
Il flusso è appunto un "Vaso Di Pandora" che permette all'utente di scoprire nuove band ed eventualmente acquistarle.
Ogni playlist diventa una stazione radio (personale o condivisibile con altri utenti).
Presenti anche approfondimenti su artisti ed altre info simili (oggi ormai trovare biografie, discografie e quant'altro è semplicissimo, 15 anni fa il tutto era meno organizzato).
Parlando di un progetto che ha ormai più di 10 anno sul groppone, si può capire quanto una struttura di questo tipo sia stata innovativa negli anni a venire.
Il 6 marzo 2007, il Copyright Royalty Board ha triplicato i tassi sulle royalty dei brani destinati allo streaming su internet, penalizzando di fatto radio come Pandora che offrono agli utenti l'ascolto libero delle musiche.
Nel 2011 invece la web radio è stata quotata in borsa, sempre nello stesso anno raddoppiò il giro d'affari ad oltre 50 milioni di euro.
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