Il primo progetto che mirava a sostituire la normale carta d'identità con una elettronica (CIE) è datato 1997 e previsto dalla legge Bersani.
Dopo quasi 19 anni di sperimentazioni, di fasi "beta" e di decine di milioni di euro spesi, nel 2016, siamo finalmente giunti al dunque.
Si è cominciato a marzo 2016 ed entro il 2018 "sarà completata la diffusione su tutto il territorio nazionale".
Quindi passando dalle grandi città ai piccoli centri, i cittadini potranno finalmente dare l'addio al vecchio e scomodo documento cartaceo.
Sarà particolarmente utile avere in tasca la card digitale, peraltro già adottata da tempo nel resto d'Europa.
La nuova CIE (carta d'identità elettronica 3.0) sarà costituita da una smart card con un microchip su cui saranno presenti le impronte digitali, firma digitale, fotografia digitalizzata, data di rilascio/scadenza, codice fiscale più una serie di elementi di sicurezza (ologrammi, sfondi di sicurezza, micro scritture).
Al momento della richiesta il cittadino potrà fornire il proprio consenso alla donazione degli organi e potrà indicare le modalità di contatto, ovvero il numero di telefono, l'indirizzo di posta elettronica o l'indirizzo PEC (Posta Elettronica Certificata).
Niente Fascicolo Sanitario Elettronico però.
COME RICHIEDERLA?
Le modalità di richiesta e rilascio della CIE sono le stesse di quelle previste per la carta d’identità cartacea, pertanto è necessario rivolgersi al proprio Comune di residenza e fare la consueta richiesta, la domanda deve essere accompagnata da un documento di riconoscimento valido da mostrare al dipendente pubblico per l’identificazione del richiedente.
Non è necessario, invece, presentare fototessere in quanto le fotografie vengono acquisite tramite apposita strumentazione al momento del rilascio mentre è obbligatorio il consenso a far prelevare l’impronta del dito indice della mano sinistra.
Come detto, al momento, solo alcuni comuni sono adibiti al rilascio della Carta d’identità elettronica pertanto si consiglia di rivolgersi direttamente all’anagrafe di competenza territoriale per verificare le possibilità di rilascio della CIE.
Il costo è di 25 euro e 42 centesimi, la durata analoga a quella tradizionale (con le solite tempistiche dei rinnovi).
QUAL E' LA FINALITA'?
Oltre ad una maggiore comodità, la CIE dovrebbe aumentare il livello di sicurezza: i dati del cittadino saranno infatti codificati secondo gli standard europei in materia di documenti elettronici già adottati per il passaporto elettronico e per il permesso di soggiorno elettronico, riducendo così le possibilità di contraffazione.
Già, perché il cartoncino tradizionale è facile da falsificare, non a caso sono frequenti i furti nei municipi ordinati dalle organizzazioni criminali.
Inoltre, quando sarà ormai lanciata, dovrebbe garantire il pagamento di multe, tasse, bolli d'auto e quant'altro.
La carta d'identità elettronica valida per l'espatrio, consente di entrare nei seguenti paesi senza passaporto: Austria, Belgio, Bosnia, Repubblica Ceca, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gibilterra, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Monaco, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Tunisia, Turchia (viaggio solo organizzato), Ungheria ed infine Montenegro e Romania (qui la carta di identità è valida per l'espatrio solo se il soggiorno non è superiore ai 30 giorni).
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