E' durata 1 anno l'operazione sotto copertura della polizia del Queensland in Australia contro il traffico di materiale pedo pornografico su un noto sito delle Darknet (Childs Play) il tutto grazie alla complicità di alcuni genitori che hanno permesso di rendere il sito veritiero, per non destare dei sospetti.
Questo sito era gestito dalla polizia australiana, in un’operazione di infiltrazione.
Il sito ospitava 1 milione e 52mila utenti registrati.
In realtà, il numero di persone che visitavano il sito era molto inferiore, ma si tratta comunque di numeri da capogiro: decine di migliaia di pedofili, che si connettevano per scaricare il materiale postato da un centinaio di “produttori.”
A gestire il sito, due amministratori, WarHead e CrazyMonk.
I due amministratori, identificati come Benjamin Faulkner, canadese, e Patrick Falte, statunitense, vengono arrestati nell’autunno dello scorso anno dopo essersi incontrati di persona per molestare insieme un bambino.
Arrestati, hanno ceduto le proprie password alle forze dell’ordine statunitensi, che si sono immediatamente coordinate con quelle australiane, pronte a prendere il controllo del sito.
Il reportage di VG rivela che la polizia australiana non solo caricava sul sito nuovo materiale pedopornografico che aveva recuperato in precedenti operazioni, ma attivamente ha cercato di incoraggiare i “produttori” di materiale illegale a caricarne, in modo da poter procedere con le indagini.
Secondo la polizia si tratta di un comportamento giustificabile per il bene comune, ma per i bambini e le famiglie dei bambini che sono stati soggetto di esperienze così traumatiche, sapere che i materiali non solo sono ancora esistenti, ma sono ancora accessibili è traumatizzante.
Due settimane dopo aver preso controllo del sito internet, la polizia ha caricato un video di uno stupro di una bambina di 8 anni, che sarebbe stato visualizzato 770.617 volte.
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