Da febbraio 2018 la giapponese GMO Internet (società di servizi finanziari online, fondata nel 1991 che ad oggi conta oltre 5000 dipendenti) inizierà a pagare parte del salario dei suoi dipendenti in Bitcoin.
L'azienda si è posta un tetto: fino a 100.000 yen, al cambio odierno 770 euro circa.
L'idea è quella d'impratichire i dipendenti con la moneta virtuale.
"Gli impiegati possono ricevere salari in Bitcoin se lo desiderano", ha affermato la portavoce dell'azienda Harumi Ishii, assicurando quindi che si tratta di una misura volontaria e non imposta. "Speriamo di migliorare la nostra conoscenza della moneta virtuale usandola realmente"
Il mese prossimo si unirà inoltre al cosiddetto business del "Bitcoin mining", ottenendo il diritto di ricevere nuovi Bitcoin come ricompensa per l'aiuto fornito nel mantenere la rete sicura tramite l'approvazione delle transazioni.
In meno di un anno il valore del Bitcoin è passato da meno di 1000 dollari a circa 17.800 dollari e recentemente al Chicago Board Options Exchange sono partiti gli scambi di futures sulla criptomoneta.
Difficile capire cosa succederà nei prossimi mesi ma Chamath Palihapitiya, fondatore di Social Capital co-proprietario dei Golden State Warriors, ritiene che in 3/4 anni un Bitcoin varrà 100.000 dollari e in 20 anni si arriverà a 1 milione di dollari.
Intanto un report di Deutsche Bank prova a tracciare l'identikit di chi sta spingendo il mercato dei Bitcoin: i giapponesi tra 30 e 50 anni, con una cultura finanziaria non molto elevata.
Si tratterebbe di persone che amano investire usando la leva finanziaria.
Deutsche Bank afferma infatti che il 40% di tutte le transazioni in Bitcoin sono denominate in yen.
Ieri comunque i future sul Bitcoin sono finiti sotto pressione.
Il trading di tali contratti con scadenza a gennaio su Cboe Global Market è calato di oltre il 10%, e ciò ha fatto scattare una pausa di due minuti negli scambi, secondo le regole del sistema.
Il declino si è registrato dopo che Interactive Brokers Group ha dichiarato che sarà possibile per gli investitori scommettere contro il Bitcoin.
I future sono stati sospesi per 5 minuti, dopo aver perso il 20%.
Ieri hanno toccato il livello minimo attorno ai 16.600 dollari poi si sono ripresi e stamattina (ore 8:00) quotano sui 17.810 dollari.
Su Coindesk invece la criptovaluta viene scambiata a 17.200 dollari, in rialzo rispetto al livello di 16.770 di 24 ore prima.
Da notare che il Giappone ha uno dei debiti pubblici più alti rispetto al PIL e differentemente dall'europa che ha seguito la strada dell'austerity, ha applicato la soluzione dell'abeconomics con l'emissione di una smoderata quantità di denaro.
RispondiEliminaInteressante invece che abbiano paghe di merda anche lì, con un costo della vita che è fra un quarto e la metà del nostro.