Il sistema era semplice: una banda di criminali sottraeva numeri di carte di credito, conti Paypal e codici bancari ad ignari utilizzatori e poi li vendeva su un forum delle Darknet.
16 paesi coinvolti in tutto il mondo (solo nello stato del Nevada si sono stimati circa 9mila vittime!), un bottino accumulato dai membri dell’organizzazione di oltre 530 milioni di dollari.
Arresti in Australia, Francia, Italia, Kosovo, Serbia, Regno Unito e Stati Uniti.
Questo è il bilancio di un’operazione condotta dalla Homeland Security Investigation (HSI) statunitense e dalla Polizia che ha portato all’arresto di 13 persone (più altre al vaglio degli inquirenti), una delle quali italiana.
In manette è finito un uomo residente nella provincia di Napoli il cui nickname era "Dannylogort" (attivo anche su ValidCarders un forum russo accessibile sul Clear Web e su Carding World): gli uomini della sezione financial cybercrime e del compartimento della Campania della polizia Postale, in collaborazione con l’HSI, gli hanno notificato il mandato di cattura internazionale nel quale l'italiano è accusato di "aver fatto parte attivamente dell’organizzazione criminale dal 2010".
Il capo dell’organizzazione era invece un ucraino arrestato la scorsa settimana in Thailandia (si tratta di Svyatoslav Bondarenko conosciuto su Internet come "Obnon", "Rector" ed "Helkern").
Più precisamente, si trattava del vecchio forum Infraud trasferitosi dal 2010 sulle Darknet (ed oggi ormai oscurato).
Il forum era attivo dal 2007 e contava quasi 11mila membri.
Infraud aveva una gerarchia di membri simile a quella vista su altri mercati generali quali AlphaBay o Hansa Market, con amministratori (4DMini57r470rz), super-moderatori (Super
MODER470R5) e moderatori (M0d3r4 70r2) che dirigevano il forum moderando venditori, utenti VIP e regolari.
Ogni categoria di utenti aveva un rigido insieme di regole da rispettare.
L'accesso alla comunità di Infraud e tutti i suoi benefici era limitato solo agli utenti approvati manualmente dagli admin, i moderatori inoltre rimuovevano regolarmente utenti inattivi o membri che violavano le regole della comunità.
Ecco gli arrestati ed altri coinvolti:
I cinque cittadini americani, se condannati, rischiano 30 anni di carcere.
Secondo quanto accertato dalle indagini, l’organizzazione aveva focalizzato la sua attività sulla compravendita di migliaia di carte di credito rubate e clonate, di codici di verifica (CVV) per l’uso delle carte on line, di codici di accesso a servizi di home-banking e di dati riservati appartenenti a migliaia di vittime in tutto il mondo.
Per rendere ancora più difficile il lavoro delle forze di polizia che erano sulle sue tracce, l’organizzazione utilizzava "Liberty Reserve", una piattaforma di scambio di cryptomonete virtuali utilizzata in passato da criminali di tutto il mondo per il compimento di attività illecite e chiusa nel 2013 dagli Stati Uniti al termine di un’indagine che si concluse con l'arresto del fondatore Arthur Budovsky (20 anni di reclusione per riciclaggio internazionale).
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