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giovedì 15 agosto 2019

Le Persone Più Pericolose Su Internet

Sono diverse migliaia i personaggi pericolosi su Internet per aver creato Malware o comunque seminato il panico, molti di questi non sono mai stati individuati.
Tuttavia qui non parleremo di minacce storiche ed ormai dimenticate (come potrebbe essere ad esempio il noto creatore di Virus conosciuto come Dark Avenger, il temibile spammer Valentin Mikhailyn o l'autore della famosa interferenza di Max Headroom anche se qui sconfiniamo nel settore dell'Hacking televisivo) ma solo di casi relativamente recenti.
Gente pericolosa per un motivo o per un altro che ha fatto (molto) parlare di sè.
Come si può vedere c'è anche qualche personaggio insospettabile o appartenente alla sfera politica ma del resto da qui...al disastro (al di là del settore colpito) il passo è breve.


VERTO E KIMBLE (EVOLUTION MARKET)
Dopo la chiusura di Silk Road, tutti gli occhi del mondo delle Darknet erano puntati su Evolution, principale mercato nero su TOR.
Chi erano le figure dietro questo hidden service? Il fondatore Verto e l'amministratore Kimble.
Verto fu anche il fondatore di Carding Forum, un mercato anonimo per i numeri di carte di credito rubate. A differenza di Dread Pirate Roberts o Defcon, gli amministratori di Silk Road e del suo sequel, Verto ha sempre mantenuto un profilo basso, permettendo al mercato di raggiungere oltre 22.000 prodotti per lo più illegali. E a differenza di Silk Road, che si limitava alla vendita di droghe e documenti contraffatti, Evolution offriva anche armi.
Il regno oscuro di Verto e Kimble funzionò diversi anni, prima che i due si dileguassero nel nulla nel 2015, scomparendo per sempre (con i soldi di venditori e compratori di Evolution).
Su di loro venne messa anche una taglia ma i due sono ancora ricercati in tutto il mondo.


CODY WILSON
A soli 26 anni, divenne famoso in quanto creatore della Liberty, la prima pistola stampabile grazie ad una stampante 3D.
Il suo obiettivo: permettere a chiunque di creare un'arma di plastica letale in qualsiasi parte del mondo.
Più recentemente, ha collaborato con Amir Taaki su Dark Wallet , un'applicazione progettata per rendere non tracciabili i Bitcoin.
E' autore anche di Ghost Gunner, un fabbricatore di armi fai-da-te.
Secondo quanto affermato da Defense Distributed, Ghost Gunner può essere programmato anche per creare oggetti che non siano pistole, grazie a suo design open-source.
Questa fresa che sta tranquillamente su una scrivania è azionata da un computer: ha la forma di una scatola di 32x28 cm che ha in sé lo spazio per contenere il ricevitore inferiore di un'arma a cui si possono poi collegare canna, caricatore e cane per trasformarla in un'arma funzionante.
Insomma un soggetto che ama le armi è sempre da temere.


AMIR TAAKI
Mentre qualcuno ha provato a limitare le "libertà" del Bitcoin, Amir Taaki ha lottato per riportare la criptovaluta alle sue radici: indipendente, incontrollabile e profondamente sovversiva. Con il suo partner di pensiero Cody Wilson, Taaki ha sviluppato Dark Wallet, il programma progettato per consentire ai Bitcoin di essere spesi in modo non tracciabile, garantendo il loro utilizzo nell'economia Darknet e in altre applicazioni tutt'altro che legali.
Ha codificato anche DarkMarket, un prototipo di un mercato interamente P2P ma senza server centrale o amministratore.


SHADOW BROKERS
Dall'estate del 2016, il misterioso gruppo che si autodefinisce Shadow Brokers ha trollato la National Security Agency, pubblicando tool di hacking e software segreti della NSA.
Tra gli altri anche i potenti programmi NSA EternalBlue ed EternalRomance che sfruttando bug in un protocollo Microsoft noto come Server Message Block consentiva agli Hacker di compromettere praticamente qualsiasi macchina Windows che non era stata aggiornata con una patch.
Il gruppo ha anche diffuso software di Mining, Worm e Ransomware su larga scala tra cui BadRabbit che ha causato danni enormi a società, agenzie governative e individui in tutto il mondo.


SANDWORM
Negli ultimi anni, un gruppo di Hacker noto come Sandworm, che si ritiene abbia sede in Russia, ha intrapreso una guerra informatica in Ucraina hackerando agenzie governative ed aziende industriali, provando ad alterare anche il clima.
Il gruppo ha utilizzato attacchi noti come Industroyer o Crash Override.
Autori anche del malware NotPetya che si propagò attraverso l'Ucraina e poi in tutto il mondo, causando danni a 9 cifre a società importanti come Maersk, Merck e FedEx.

LAZARUS
Negli ultimi anni Lazarus ha distrutto centinaia di computer presso la Sony e rubato decine di milioni di dollari da banche in Bangladesh, Polonia e Vietnam, rendendo l'organizzazione criminale informatica più attiva al mondo tra quelle (probabilmente) finanziate da uno stato (Corea del Nord).
Lazarus è stato collegata anche a al dannosissimo Ransomware WannaCry.


SAMSAM
Con una reputazione consolidata per aver attaccato ospedali e università, il gruppo in seguito ha fatto notizia per il suo attacco informatico destabilizzante sulla città di Atlanta.
Poste, banche e sistemi di pagamento tutti fuori-uso.


EDWARD SNOWDEN
A seconda di che parte stai, l' informatore della NSA è l'uomo più pericoloso su Internet ma allo stesso tempo anche il più eroico.
18 mesi dopo l'uscita dei suoi documenti rubati, il mondo ha appreso dell'incostituzionale raccolta di documenti telefonici della NSA (agenzia di spionaggio americana).
Secondo alcuni, Edward Snowden ha pericolosamente esposto operazioni di Intelligence volte a il terrorismo ed altri nemici dello stato ma secondo altri ha puntato i riflettori su programmi al limite della legalità (per via di privacy compromessa).


DONALD TRUMP
Il presidente americano usa spesso Twitter per diffondere odio nel mondo, video fake di anti-musulmani (caso del gruppo britannico di destra) ed ha anche rischiato di far scoppiare la terza guerra mondiale con frasi di dubbio gusto sulla Corea del Nord.
Trump rimane un bullo virtuale: uno che è in grado di proferire minacce, insulti e mentire direttamente a milioni di persone dallo smartphone di casa.


VLADIMIR PUTIN
Pare che il presidente russo abbia ingaggiato un numero di non precisati Hacker russi.
Si ricordi qualche anno fa quando uno scandalo doping colpì la Russia con qualcuno che hackerò i database del Comitato Olimpico Internazionale, scatenando anche il caos durante la cerimonia di apertura con il noto malware Olympic Destroyer.
Poi ci sono stati altri casi noti di depistaggio finanche in casi di omicidi, vedi la storia di Sergei Skirpal.


MIN AUNG HLAING
Facebook è stato tragicamente lento nel riconoscere che la sua piattaforma era utilizzata per il genocidio in Myanmar (Birmania). Tra le 20 persone e organizzazioni bandite da Facebook in quella prima ondata c'era Min Aung Hlaing, capo delle forze armate, che usava il suo account personale per diffondere messaggi di odio e guidava un esercito che gestiva di nascosto almeno 425 pagine su Facebook, 17 gruppi di Facebook, 135 account Facebook e 15 account Instagram.
"Vogliamo impedire loro di utilizzare il nostro servizio per infiammare ulteriormente le tensioni etniche e religiose"
Forse un po' troppo tardi però.


MARK ZUCKERBERG
Min Aung Hlaing e i suoi subordinati usavano Facebook al servizio del genocidio. Ma è stato Facebook che gli ha permesso di cavarsela così a lungo, così come è stato Facebook che è stato lento nel riconoscere gli sforzi russi per destabilizzare la democrazia americana nel 2016 e Facebook che ha permesso a 30 milioni di utenti di essere hackerati.
Per il resto altri bug e casi di spionaggio (Cambridge Analytica).
Sicuramente non un criminale ricercato ma se gestisci una piattaforma con milioni e milioni di persone non tutto ti è concesso.

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