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sabato 23 novembre 2019

Le Leggende Metropolitane Sui CD: Autovelox, Pennarelli e Dischi Bruciati

Diverse leggende metropolitane riguardano alcuni usi "avanzati" dell'ormai vecchio e relativamente fuori moda CD.
Tra le più note le qualità anti-autovelox dei dischi.
Questa leggenda metropolitana si sviluppò negli anni ’80 in Stati Uniti e Canada.
Essa parte dal presupposto che qualsiasi superficie riflettente (compresa la carta stagnola), avrebbe in dote questo magico potere di occultamento su rilevatori di velocità e telecamere (rifletterebbe il raggio di luce del telelaser che appunto calcola la velocità).
Una semplice operazione come appendere un CD allo specchietto o al parabrezza sarebbe sufficiente a fregare gli autovelox della polizia, evitandoci la multa in modo legale (pur avendo infranto i limiti di velocità).
Alla base di ciò ci sarebbe la credenza che verrebbe nascosta la targa.
Molta gente pare che avrebbe provato ma con scarsissimi risultati.
Come fare per evitare le multe degli autovelox? Molto semplice, rispettando i limiti di velocità!
Un'altra teoria molto diffusa (negli anni 90) riguardava la capacità di migliorarne l'audio.
Basterebbe colorare con un pennarello, preferibilmente verde, il bordo interno e quello esterno. Come per magia, il suono risulterà più pulito.
La teoria tecnica dietro questo miglioramento è che la colorazione assorbe i riflessi (che falserebbero la lettura del disco).
Entrarono in produzione anche pennarelli specifici per decorare i propri compact disc.
Un'altra storia particolare sull'uso dei CD viene dal Sudafrica.
Da molti anni si è diffusa la convinzione che i ladri, prima di rapinare le case, gettino un CD in fiamme nella casa: apparentemente avrebbe un effetto soporifero, e permetterebbe ai ladri di rubare con calma.
Ovviamente bruciare un CD non rilascia certo anticorpi però sicuramente non ha quell'effetto, inoltre in molte rapine non viene trovato.
Va da sè comunque che in alcuni casi sono stati travati effettivamente dei CD bruciati: forse i ladri, nel dubbio, lo hanno comunque bruciato e gettato? Forse uno scherzo?
Questa leggenda sudafricana è sicuramente imparentata con quella del gas soporifero familiare anche in Italia.
Una leggenda datata, che ha creato veri e propri e panici di massa.

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