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giovedì 15 luglio 2021

Vaccini Anti-Covid e Green Pass Venduti sul Deep Web

Il Covid ha aumentato l'interesse per i medicinali sul Deep Web, tant'è vero che vengono regolarmente venduti sulla rete di TOR. L’analisi di CybergON, unità di Elmec Informatica dedicata alla cybersecurity, ha effettuato un rapporto inerente la situazione vaccini. Per l’acquisto di 800 fiale di Pfizer bisogna spendere circa 19mila euro (il prezzo iniziale era di circa 34mila euro). Mentre per ottenere 1000 dosi di Sputnik bastano 6.500 euro (in saldo rispetto gli 8000 euro iniziali). 
Ogni dose costa da 65 a 85 euro e sono presenti anche: Moderna, Astrazeneca, Johnson & Johnson e Sinopharm. I cyber criminali garantiscono anche tracciabilità della spedizione, imballaggio a temperatura refrigerata e certificato di avvenuta vaccinazione.
Insieme ai vaccini vengono vendute le istruzioni per l’inoculazioni, così come i componenti, i contenuti dei trial clinici e report sugli effetti indesiderati. I più venduti comunque, in campo farmaceutico, rimangono però il benzodiazepine (cifre dai 6 ai 3.000 dollari a seconda del prodotto) e le sostanze stupefacenti.
Ormai da qualche settimana sono stati messi in vendita anche i Green Pass falsi.
Il meccanismo di Certificazione verde europeo permette ai cittadini di spostarsi fuori dai confini nazionali, oltre a poter partecipare a eventi sia di natura pubblica che privata. Disponibile per tutti coloro che hanno ricevuto il ciclo completo di vaccinazione contro il COVID-19, il Green Pass ha catturato l’attenzione generando una serie di truffe online, fino ad arrivare alla vendita illecita di Green Pass falsi.
La Guardia di Finanza ha scoperto decine di canali Telegram al cui interno erano iscritte centinaia di migliaia di persone. I canali in questione avevano come principale obiettivo quello di reindirizzare gli utenti verso il Dark Web. La scoperta di questi canali è stata possibile grazie a nuovi strumenti di investigazione che comprendono sia Bot che Avatar. 
I Green Pass falsi, come le versioni originali, riportano dati identificativi del vaccinato con relativo QR Code, appositamente generato, nonché il numero che contraddistingue il lotto di origine della prima ed eventuale seconda dose del vaccino. Ovviamente, nel caso dei Green Pass sul Dark Web tutti i dati sono falsi e in caso di eventuale controllo la persona coinvolta rischia una denuncia penale, alla quale può seguire una causa in tribunale.
I certificati digitali generati dai cyber criminali possono essere recapitati anche a chi risiede nei paesi extra UE come Stati Uniti, Regno Unito e Svizzera senza nessun problema. A livello di pagamento, invece, sono generalmente richieste criptovalute come Bitcoin e Monero.

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