Irpileaks ambisce a diventare la Wikileaks italiana.
«La piattaforma online è stata creata per permettere a chiunque di denunciare abusi, illeciti e crimini restando anonimo, così da non rischiare esposizioni mediatiche o ripercussioni sulla vita personale e lavorativa» afferma Cerantola, cofondatrice dell’Investigative Reporting Project Italy, l’organizzazione che ha ideato il portale.
COME FUNZIONA
Irpileaks è la prima piattaforma per segnalazioni anonime creata in Italia.
«All’estero ne esistono varie da tempo».
Una di queste è StrongBox, lo spazio del The New Yorker per fonti che vogliono mantenere segreta la propria identità, un’altra è l’olandese Publeaks.
Ma l’esempio più noto è certamente Wikileaks, il progetto di Julian Assange, che ha realizzato alcuni dei più importanti scoop degli ultimi anni rivelando i segreti di diversi governi, a iniziare da quello statunitense.
Portali come questi possono dare un grande contributo alla trasparenza nel nostro Paese, contribuendo a sconfiggere l’omertà di cui è imbevuta la società italiana, dove la denuncia è percepita spesso come una delazione invece che come un importante servizio alla collettività.
In Italia, del resto, non esiste neanche una termine per indicare il “whistleblower”, ossia colui che, appartenendo o lavorando per un organizzazione o un’azienda, ne denuncia pubblicamente attività illegali o contrarie alle regole della civiltà.
Per inviare una segnalazione ai reporter dell’IRPI basta scaricare e installare nel proprio computer il software di comunicazione anonima The Onion Router (TOR) ed entrare nella piattaforma, non accessibile da altri motori di ricerca.
Una volta dentro è possibile trasmettere anonimamente le informazioni allegando eventuali documenti a sostegno.
«Ogni leak viene verificato con le tecniche del giornalismo investigativo e, se vero e rilevante, può essere il punto di partenza per un’inchiesta che renderà pubblici gli scandali, le corruzioni o gli abusi segnalati dalla fonte».
Per raccogliere i fondi necessari a coprire i costi di base di questo nuovo progetto è stata lanciata una campagna di crowdfunding su Indiegogo.
Irpileaks dunque è una scommessa ambiziosa che sembra poter riscuotere successo.
Nonostante sia online solamente da pochi mesi(lanciato lunedì 7 ottobre 2013)ha già ricevuto svariate segnalazioni delle più diverse tipologie, segno che anche in Italia esiste un forte desiderio di denuncia.
https://irpi.eu/irpileaks/?lang=it
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