Questo cristallo inorganico, riscoperto negli ultimi anni in ambito energetico, è utilissimo nella fabbricazione di celle solari ibride e può essere utilizzato come semiconduttore.
Attualmente, il Silicio è il semiconduttore più utilizzato per la produzione dei pannelli fotovoltaici.
La Perovskite però, sembrerebbe essere una valida e più efficiente alternativa al silicio, sia in termini di prestazioni, che dal punto di vista economico.
Come riportato dalla ricerca, questo ultimo aspetto è associato “a bassi costi di produzione legati all’abbondanza dei materiali attivi e ai semplici metodi di fabbricazione, che avvengono a basse temperature e sono estendibili su larga area.”
Si assisterà ad un nuovo sistema energetico che, come sottolinea Henry Snait, “demolirà il paradigma, in cui molti attualmente credono, per cui non si possano combinare i parametri di basso costo, lunga durata ed alte efficienze per i dispositivi fotovoltaici di nuova generazione atti a produrre energia solare.”
Ipotizzando l’applicazione di queste tecnologia nel mondo energetico del futuro, si potrà assistere ad un sistema fotovoltaico a base di Perovskite, concorrente del silicio, che incentiverà la produzione a basso costo dell’energia solare.
Questa scoperta, forse ottimisticamente, incentiverà l’utilizzo di questo tipo di energia rinnovabile, garantendo ad un numero più vasto di persone di produrre energia, tenendo conto dell’ambiente e risparmiando sia in fase di acquisto che in bolletta.
COS'E' LA PEROVSKITE
La Perovskite, in natura è un ossido di calcio e titanio, che consente di fabbricare celle solari ibride (organiche/inorganiche) con un rendimento di circa il 15% quando usato come semiconduttore.
Il rendimento è la percentuale di energia solare che le celle fotovoltaiche riescono a trasformare in energia elettrica.
Tecnicamente è il rapporto tra la massima potenza elettrica generata dalla cella e la potenza della radiazione solare incidente sulla cella.
L’efficienza record attuale delle celle di laboratorio, che tipicamente hanno un’area molto piccola (0,1 cm quadrati), è del 16,2%
Prestazioni considerevoli se si pensa che la generazione di celle solari di perovskiti è appena all’inizio, rispetto a quella più che cinquantenaria delle celle in silicio.
Un post molto completo sui pannelli solari.
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