Oggi parleremo di un personaggio che da un po’ di tempo (qualche anno) terrorizza il Web (e non solo), ovvero Slender Man. La sua popolarità è anche superiore a quella di Jeff The Killer. Questo personaggio, vero e proprio mito del Web, è un mostro nato dalla mente di Victor Surge (Eric Knudsen) che, partecipando ad un concorso fotografico sul forum “Something Awful” in cui bisognava presentare una foto ritoccata per renderla macabra, l’autore sbaragliò la concorrenza creando questo personaggio. Surge postò una sua foto, spacciandola per vera. Tra i vari post, come detto, la foto che catturò maggiormente attenzione era quella dell' utente che si firmava come Victor Surge, il quale pubblicò due foto in bianco e nero che ritraevano dei bambini mentre stavano giocando.
COME IL TUTTO NACQUE
In ogni immagine postata da Surge, parzialmente nascosto, spuntava fuori la figura di un uomo altissimo privo di volto. E fu in quella occasione che Victor battezzò per la prima volta l'essere con il nome di "The Slender Man", aggiungendo particolari da brivido alle immagini per conferire loro quel tocco di mistero e realismo in più. Secondo quanto scritto da Victor Surge, una di queste foto proveniva dall'archivio della biblioteca di Stirling City e venne scattata proprio il giorno in cui scomparvero 14 bambini, un caso che le autorità classificarono come The Slender Man.
Una settimana dopo, ci fu un incendio alla biblioteca e questa foto venne confiscata come prova.
C'è anche il mistero sugli autori di queste foto. Uno rimane sconosciuto, mentre il secondo, Mary Thomas, risulterebbe scomparsa dal 1986, proprio l'anno in cui la fotografia venne scattata.
Inoltre cinque mesi dopo la polizia ritrovò il corpo di uno dei bambini svaniti nel nulla: si trattava di Joseph Pertman, quattro anni. Il cadavere del piccolo, oltre a presentare bizzarre contorsioni degli arti, non si trovava in uno stato di decomposizione avanzato, il che fece dedurre che durante i quattro mesi in cui scomparve fosse ancora vivo. Questi elementi sono più che sufficienti per far nascere ufficialmente il mito di Slenderman, che in breve tempo si separa formalmente dal suo creatore per diventare qualcosa di più vasto, complesso, come fosse ormai un patrimonio di tutti.
Diventa infatti il protagonista di racconti, poesie, disegni, e si contribuisce ad alimentare ancora di più il dubbio sulla sua possibile esistenza, postando sul Web delle nuove fotografie che ritraggono questa figura in diverse epoche storiche Secondo le leggende Slender Man sarebbe originato da un esperimento degenerato e da allora vaga malvagio tra di noi. Altre «teorie», assegnano Slender Man all’antica setta Novus Ordo Europa, che lo adora come il Dio Gorr-Rylaehotep nei sabba del New Jersey. In seguito sono state prodotte serie TV, film, videogames e documentari sul suo personaggio.
CHI E' SLENDER MAN?
Slender Man (che in inglese significa “uomo esile”) è una creatura con sembianze quasi umane, alta più o meno 2 metri e 40 cm con il volto bianco e senza tratti somatici. Indossa un completo nero con una cravatta nera o rossa, di solito le braccia vengono rappresentate molto lunghe che toccano quasi a terra o a volte dalla schiena dello stesso, vengono fuori dei tentacoli neri.
Si dice che abbia anche una bocca e che venga fuori solo per strozzare le sue vittime con la sua lunga lingua nera. Si mimetizza nei boschi ed emerge dal buio. La leggenda narra che Slender Man sia stato il padre di un bambino morto in un incendio e che , nel tentativo di salvarlo, abbia perso la faccia .
Si dice che da allora lo Slender Man sia in cerca del suo bambino ed è per questo che spesso lo si vede girare tra i parchi giochi o lo si vede girare spesso anche nei boschi. Si dice che usi i tentacoli per ipnotizzare le vittime cercando di farli venire a sè , si muove molto velocemente (si presume sappia usare il teletrasporto) e come già detto prima, usa la lingua per strozzare le vittime.
Inoltre sembra che quando è nelle vicinanze di qualche apparecchiatura elettronica, esso crei interferenza alla stessa.
In realtà non si sa molto sulle sue vittime anche perchè principalmente Slender Man cattura bambini ma anche adulti e adolescenti trasportandoli in una dimensione parallela o che li perseguiti creando nei soggetti paranoie che li portano al suicidio (le uniche vittime che si ritrovano sono infatti solo quelle suicide). Nonostante il tutto nacque come un semplice fotomontaggio ci sono persone che dicono di averlo visto, inoltre (come vedremo sotto) c'è anche chi, in suo nome, ha commesso degli omicidi.
YOUTUBE
Il canale MarbleHornets su Youtube, iniziò a pubblicare dei video nei quali veniva ripreso un certo Jay, uno studente che stava girando un film amatoriale per portare a termine un progetto scolastico: questi improvvisamente scomparve e nei vari video è stato identificato proprio lo Slender Man.
Da qui la figura di Slender Man iniziò a girare per il web, e si creò una vera e propria leggenda metropolitana.
VIDEOGAMES
Slender: The Eight Pages è un videogioco indipendente di genere Horror, sviluppato dalla Parsec Productions e rilasciato il 26 giugno 2012 per Microsoft Windows e Mac OS X.
Il gioco si basa appunto su Slender Men ed inizia con il giocatore in una foresta di notte.
Egli impersona un personaggio sconosciuto, presumibilmente una bambina che alcuni pensano che sarebbe stata drogata dallo Slender Man e portata in una foresta(in base al timbro vocale udibile quando respira affannosamente, e per via delle leggende sullo Slender Man che lo vedono come creatura che rapisce i bambini).
La visuale è attraverso l'obiettivo di una telecamera, ed il personaggio è dotato di una torcia dalla durata limitata. Il giocatore può alternativamente correre per pochi secondi ad una velocità discretamente più alta del normale o, quando sorpreso da Slender Man, scattare per 10 secondi ad una velocità molto alta, diminuendo tuttavia la resistenza fisica del personaggio.
Ci sono 10 luoghi contenenti delle "pagine" richieste per completare il gioco:
• Un silos color ruggine.
• Dei grossi massi bianchi.
• Una costruzione in mattoni con i muri disposti a X.
• Dei tronchi di alberi disposti a colonnato.
• Un tunnel.
• Un camion cisterna azzurro.
• Un pick-up rosso vicino ad una struttura prefabbricata.
• Un grande albero privo di foglie.
• Una costruzione simile ad un bagno pubblico.
• Dei grossi serbatoi.
Ad ogni nuova partita, le pagine sono disposte in modo del tutto casuale in 8 dei 10 luoghi.
In ognuno di essi è possibile trovare una sola pagina, posta a sua volta in punti differenti di quel luogo.
Ad esempio, una pagina pur trovandosi in uno stesso luogo può essere disposta in modo diverso.
L'obiettivo del gioco è trovare otto pagine raffiguranti disegni simili a scarabocchi, tutti riguardanti Slender Man, ognuno contenente un suggerimento per avanzare nel gioco, evitando che il personaggio venga catturato dalla suddetta entità. La difficoltà del gioco aumenta gradualmente ad ogni pagina trovata o con l'avanzare del tempo di gioco. La massima difficoltà effettiva è raggiunta quando si posseggono sette pagine. Non esiste un'uscita e una volta raccolta l'ottava pagina, ci si dovrà far catturare da Slender Man: questo causerà il Game Over, ma in realtà completerà il gioco sbloccando nuove modalità ed extra. Slender Man è il principale antagonista del gioco. Come descritto nelle leggende urbane rintracciabili online, questi è incapace di muoversi tramite le sue gambe, usando bensì la sua capacità di teletrasportarsi per raggiungere una determinata destinazione. Con l'aumentare della difficoltà, lo Slender Man si teletrasporterà sempre più frequentemente per avvicinarsi al giocatore, causando il Game Over ogni qualvolta gli si avvicini troppo. Guardare Slender Man troppo a lungo, anche a lunghe distanze, farà impazzire la protagonista, causando anche in questo caso il Game Over.
Sulla scia del successo, alcuni sviluppatori crearono Slender Man's Shadow, un survival Horror considerato il sequel spirituale non ufficiale del famoso Slender: The Eight Pages.
Nel marzo 2013 la Parsec Productions con la collaborazione della Blue Isle Studios pubblicò Slender: The Arrival, il primo videogioco multipiattaforma dedicato al personaggio, sequel ufficiale di Slender: The Eight Pages. Il videogioco è stato rilasciato per PC e per le console Playstation 3 e Xbox 360. Slender: The Arrival è stato il primo videogioco sullo Slender Man distribuito a pagamento.
Nel dicembre 2014 uno sviluppatore italiano creò un fan game intitolato: Slender: Lo Sguardo Dell'Orrore, ispirato al capostipite Slender: The Eight Pages.
FILM
Ovviamente l'occasione era troppo ghiotta anche per le cosa cinematografiche.
Dal punto di vista cinematografico "The Tall Man" di Pascal Laugier, uscito in Italia con il titolo "I bambini di Cold Rock" è quello che si avvicinava di più. Da una sceneggiatura dello stesso Laugier, il film è ambientato a Cold Rock, USA, una cittadina dove per anni sono avvenute delle misteriose sparizioni di bambini. Le leggende locali attribuiscono questi rapimenti al Tall Man (l'uomo alto), una sorta di uomo nero delle fiabe, ma sono in molti a ritenere si tratti solo di una storia per far spaventare i piccoli. La pensa allo stesso modo anche Julia, un'infermiera che vive proprio a Cold Rock...ma dovrà ricredersi. Nel Luglio del 2010 il giovane filmaker AJ Meadows lanciò ufficialmente una campagna di crowdfunding su Kickstarer per promuovere il suo film su Slender Man. Gli oltre 11.000 dollari raccolti gli consentirono di concretizzare il progetto, così The Slender Man, uscì direttamente il 19 Febbraio 2013 su Youtube, dove raggiunse in poche settimane mezzo milione di visualizzazioni.
A causa di una violazione di copyright il film venne rimosso dal web, per poi ritornare con un nuovo titolo (X) e alcuni ritocchi lo si può nuovamente vedere.
Il primo film esplicitamente dedicato a Slender Man fu "Entity" di Christopher e Jeremy Jadallah.
La storia, scritta da Courtney Hagans, vede come protagonisti due ragazzi, Casey Hughes e Morgan Webber, i quali si recano nella casa di un membro della famiglia misteriosamente scomparso nel nulla.
Giunti sul posto, si ritroveranno ad affrontare qualcosa di mostruoso. Entity è una produzione al 100% indipendente.
SLENDER MAN ESISTE DAVVERO?
Fin dall’antichità, si è sempre parlato dello Slender Man o comunque di una figura magra, altissima e senza volto, con dei tentacoli sulla schiena, pronti ad afferrare la sua preda. Uccisore di bambini e di donne, ma talvolta anche di combattenti e di eroo. In Germania la figura dell'uomo alto si perde nella notte dei tempi: descritto come un mostro dei boschi, simile ad un folletto, che attira i bambini la notte e li convince a seguirlo raccontando loro bugie sui propri genitori. Stiamo parlando di "Der Grossmann". Sempre in Germania troviamo molte descrizioni di un altro mostro chiamato “The Erlking”: si parla di lui in un famoso poema di Goethe ed è descritto come una figura che vive nella foresta e rapisce i bambini. E’ una figura eterea, come uno spettro che uccide soltanto i bambini che riescono a percepire la sua presenza. Gli altri svaniscono nel nulla, come trasportati in un’altra dimensione (forse quella da cui lui deriva). In Scozia invece troviamo il "Fear Dubh": in una leggenda scozzese, si parla del Fear Dubh (The Black Man), come una entità malevola che cammina nei boschi la notte attirando a se i bambini. Spaventa i bambini cattivi nel sonno e ha le stesse caratteristiche fisiche dello Slenderman.
La leggenda del "The Clutchbone" in Inghilterra risale al 1800.
Si parla di un mostro con la pelle dura come il cuoio e senza volto ma con un buco al suo centro.
Esce allo scoperto la notte e distrugge villaggi incendiandoli con sfere di luce (o fulmini a seconda della versione della storia), generate dai tentacoli presenti sulla sua schiena.
Appena provocata morte e devastazione, crea un portale e si nasconde al suo interno tornando da dove è venuto. "The Corrector" è invece una figura presente in Russia: alto e magro si insinua nelle case e rapisce i bambini nati per errore o non voluti. Predilige i bambini nati “senza padre”.
"The Boogie Man" è una figura Europea senza volto o con il volto che cambia continuamente aspetto.
Il corpo è fatto di ombra e scivola sotto ogni tipo di oggetti. Può nascondersi ovunque e proprio per questo è chiamato Boogie-Man (l’Uomo Nero, come tutti conosciamo). Nel Nord America si parla di una creatura simile ad un ragno che rapisce le vittime stringendole tra le sue zampe e le porta nelle profondità delle paludi. E' detto "Bundle": impacchetta i bambini rapiti. Rimanendo in America troviamo Hupia (Caraibi): già in età precolombiana si parlava di questa creatura umanoide, senza volto, che sorveglia, paralizza e fa impazzire le proprie vittime. Nella cultura Taino viene identificato come lo spirito della morte.
Ovviamente non poteva mancare lo Slender Man giapponese, stiamo parlando del "Nopperabou": tradotto come “fantasma senza faccia” il Noppera-Bo è una leggendaria creatura del folklore giapponese. Ha la facoltà di cambiare volto per avvicinare a se le vittime (impersonificando quindi una persona cara o un familiare), per poi rivelare la sua vera natura. La cosa spaventosa è che stacca la faccia delle vittime in modo da poterle indossare a suo piacimento. Oltre al Nopperabou esiste anche lo "Yokai", creatura identica allo Slender Man, alto, senza volto e che uccide le sue vittime nei boschi.
Invece l' "Hundun" in Cina è descritto come un mostro dalle molte braccia, umanoide ma privo di ogni emozione o sentimento umano. E’ associato alla personificazione del caos. Leggenda vuole che si possa uccidere forandogli gli occhi. Già ai tempi dei Sumeri si parlava di una creatura metà uomo e metà demone senza un volto: "Alu". Era noto per colpire le proprie vittime durante il sonno, terrorizzandole mentre dormono. Si dice inoltre che il demone riesca a causare perdita di conoscenza e della parola. Come possiamo vedere, questa figura leggendaria la possiamo trovare in un arco di tempo che va dal 9000 A.C. fino ai giorni nostri. Che ci sia qualche verità è dunque innegabile dato che ogni leggenda basa le sue fondamenta su un qualcosa di simil-reale, indubbio però che lo Slender Man conosciuto oggi sul Web prenda un po' qua ed un po' nelle varie leggende appena trascritte.
IL TENTATO OMICIDIO IN WISCOSIN (31 MAGGIO 2014)
Nella Contea di Waukesha, in Wisconsin, il 31 maggio 2014, due dodicenni assestano 19 coltellate alla loro migliore amica in un bosco, abbandonandola in agonia. La vittima, Payton Leutner, striscia al buio nella foresta, dissanguata e tremante, finché non viene trovata da un ciclista.
«Chi ti ha ridotto così?» le chiedono i poliziotti. «Le mie amiche» mormora. Le bambine avrebbero accoltellato la compagna per offrirla in sacrificio a Slender Man.. Creata la leggenda ed apparendo vicino a scuole, giardini pubblici, parchi...rapisce, mutila, divora le sue vittime, bambini o adolescenti, a meno che non diventino suoi adepti, offrendogli vittime sacrificali. È quel che le bambine di Waukesha provano a fare, uccidere una compagna in olocausto a Slender Man, per poi essere accolte alla corte del mostro che le risparmierà dai tormenti. Quando la polizia le arresta, hanno in tasca il coltello insanguinato e vagano in cerca di Slender Man «Lui ci salverà». Come è possibile che due studentesse americane tentino di uccidere per una leggenda sul Web? La suggestione delle due giovanissime era arrivata a livelli patologici, quel personaggio di fantasia senza volto e in smoking nero e cravatta rossa era diventato un’ossessione, qualcosa che popolava i loro incubi.
Erano convinte di vederlo e di essere soggiogate dai suoi poteri al punto da arrivare a uccidere pur di liberarsi di lui. Erano convinte che altrimenti avrebbe massacrato le loro famiglie. Per quattro mesi le due bimbe del Wisconsin hanno pianificato tutto nei minimi dettagli: hanno portato la loro amica in un bosco e lì l’hanno colpita con 19 coltellate, lasciandola lì in fin di vita. La 12enne è stata rinvenuta e trasportata in ospedale mentre Morgan Geyser e Anissa Weier sono rinchiuse in un centro di detenzione per minorenni, accusate di omicidio di primo grado.
IL TENTATO OMICIDIO A CINCINNATI (6 GIUGNO 2014)
A distanza di pochi giorni dal tentato omicidio in Wiscosin, Slender Man tornò a far paura, questa volta nei panni di una ragazzina di 13 anni che, dopo aver indossato una maschera bianca, tentò di uccidere la madre con un coltello da cucina. Successe a Hamilton County (Cincinnati).
La madre, che ha fortunatamente riportato solo ferite lievi, racconta: “Aveva il cappuccio, le mani coperte con le maniche e indossava una maschera bianca. Era ossessionata dal personaggio di Slender Man, era come se fosse diventata qualcun altro durante l'attacco, ho avuto la sensazione che stesse interpretando un ruolo: non era lei”. La ragazza soffriva di disturbi mentali, ma nessuno avrebbe potuto mai immaginare fin dove si sarebbe spinta. I suoi scritti e i suoi disegni erano sempre oscuri, con riferimenti a demoni e creature mostruose. “Abbiamo anche trovato degli scritti riferiti alla Web-Legend” aggiunge la donna, “che parlavano di omicidi che lei avrebbe voluto commettere”.
Di esempi in cui assassini prendono spunto da film ne ritroviamo a bizzeffe nella cronaca nera: dal famosissimo caso Natural Born Killers di Oliver Stone preso a pretesto per omicidi e rapine, ad Arancia Meccanica che in Inghilterra nel 1971 ha scatenato la vera e propria moda del passatempo patologico della violenza, passando per Scream di Wes Craven, che ha “ispirato” diversi omicidi, tra i quali quello della quindicenne Alisson Cambier per mano del camionista Thierry Jaradin, nel 2001.
L’uomo ha indossato il costume di Ghostface e ha accoltellato la ragazza 30 volte, per poi confessare alla polizia che il delitto era stato premeditato ed era stato motivato dal film.
L'INCENDIO IN FLORIDA (4 SETTEMBRE 2014)
Passano neanche 3 mesi e si verifica un altro caso in Florida, precisamente il 4 Settembre 2014.
Una quattordicenne che vive con la mamma e il fratello di 9 anni diede fuoco ad un asciugamano inzuppato di candeggina e di rum, lasciando che le fiamme divorassero rapidamente le tende, il letto, i mobili. Poi, mentre la casa bruciava con i familiari ancora dentro (che per miracolo si sono salvati), la ragazza è fuggita nel parco, con una borsa riempita di bottiglie d’acqua, biscotti, coltelli, accendini e una torcia. Nel diario aveva scritto: “Se continua così, non ci sarà salvezza in questa casa”. La ragazza è un’appassionata delle storie su Slender Man.
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