Una decina d'anni fa, la suite di cui ci accingiamo a parlare, poteva sembrare fantascienza pura ma da qualche anno non è più così e soprattutto ha un senso.
Sto parlando dell' "Anomaly Detection For Automotive" presentato qualche mese da dall'azienda leader globale nella sicurezza informatica Symantec.
Ma di cosa si tratta? Di una protezione per i veicoli connessi ad Internet (automobili) che potrebbero essere attaccati da Hacker (come è successo nel test sulla Jeep Chrysler Hackerata Tramite Internet).
Questo nuovo sistema permette di monitore il veicolo, identificare eventuali problemi e risolvervi.
La connettività su strada è sicuramente una grande innovazione ma come si sa tutti i dispositivi connessi ad Internet non sono sicuri quindi la sicurezza di guidatori e passeggeri è in costante pericolo.
Symantec Anomaly Detection For Automotive utilizza l’apprendimento automatico per eseguire un’analisi di sicurezza passiva del veicolo in grado di controllare tutto il traffico sul Controller Area Network, senza interrompere le normali operazioni del veicolo.
Contemporaneamente il software apprende i comportamenti normali dell'auto e segnala eventuali anomalie che potrebbero indicare un attacco.
In poche parole grazie alla sua tecnologia dell’autoapprendimento, il veicolo con guida autonoma è sottoposto ad una costante protezione attraverso un’analisi della sicurezza a livello passivo, monitorando l’intera piattaforma informatica del veicolo, arrivando a conoscere (e poi riconoscere) i comportamenti abituali dello stesso, sviluppando così la capacità di inviare avvisi su attività sospette.
La suite è in grado di utilizzare poca memoria e potenza della CPU, classifica automaticamente le minacce in base alle criticità e ai rischi percepiti, classifica attentamente il comportamento del veicolo per consentire ai produttori di auto di identificare eventuali attacchi fino ad oggi mai identificati.
Attualmente Symantec protegge più di 1 miliardo di dispositivi IoT (Internet Of Things), dalle auto ai sistemi di misurazione intelligenti, fino ad arrivare ai sistemi di controllo industriali e delle aziende
Digitalizzare l'automobile?Pure questa?Meglio la tradizionalità.Quindi?L'occhio vede,il cervello ragiona,elabora ed agisce.Non c'è hacker che possa entrare e provocare danni.Immaginate solamente il danno che potrebbe fare in una centrale nucleare....dove la digitalizzazione si trova a livelli inimmaginabili per chi non ci ha mai ne lavorato ne messo piede.
RispondiEliminaPurtroppo o, per fortuna (a seconda dei punti di vista), le automobili sono connesse ormai da anni.
EliminaTutto ciò che è connesso è insicuro, come si sa.
Dark,tutto è insicuro quando c'è di mezzo il digitale.E più ce ne mettono più il rischio aumenta.Basti solo pensare alla centrale atomica di Buscher...(IRAN)..vecchia di 30 anni,contestatissima,costruita all'epoca dell'URSS,rivampata durante la costruzione e digitalizzata.Neanche il tempo di avviarla che hanno trovato un virus nel sistema che impediva l'avviamento delle pompe di raffreddamento del reattore.Se fosse stata in esercizio sarebbe stato un disastro pari a quello di Cernobyl dal momento che è la copia gemella.In 40 anni ho visto tutta la completa evoluzione dall'analogico al digitale a bordo delle navi,nelle raffinerie,nelle centrali termiche,non ho perso nulla.Nemmeno il primo esperimento al mondo di navigazione satellitare nel 76 con sistema computerizzato basato su 4 satelliti militari americani con cancellazione in caso di guerra....Meglio come era prima.
RispondiEliminaSaluti Dark.
Si sono d'accordo, il fatto è che qualsiasi cosa tecnologica presenta sempre un rovescio della medaglia.
EliminaMagari facilita la vita per alcuni aspetti e per altri la rende più difficoltosa (o pericolosa).
L'importante è sempre essere consci dei propri limiti e di tutto ciò che ci circonda.
Niente è sicuro, buona giornata!