Secondo una ricerca condotta dalla società Human Highway e da Samsung, nel 2014, gli italiani già scattavano circa un milione di selfie al giorno.
Numeri che, trattandosi solo di selfie, fanno impressione anche perchè il sondaggio risale a 3 anni fa.
Ebbene, data la mole incredibile di fotografie digitali realizzate con i sempre più numerosi smartphone (in media ogni italiano ne possiede più di uno), qualcuno ha pensato di offrire una concreta opportunità di monetizzazione all’esercito di “fotografi” più o meno amatoriali che hanno anche un minimo di dimestichezza con i social network.
In quest'articolo citerò tre app che permettono di guadagnare grazie ai proprio selfie.
FRIENDZ
Con l'app Friendz tutti possono guadagnare con selfie e foto, diventando il volto del proprio brand amato.
Con questa app, infatti, ognuno può essere protagonista dei messaggi pubblicitari postando le foto su Facebook e ricevendo in cambio qualcosa.
Il team di sviluppo: "Siamo convinti che sia un canale efficace perché si tratta di un passaparola in versione digitale, un messaggio che passa da qualcuno che si conosce off line"
"Una volta che una foto con un prodotto viene immessa su Friendz (scattata o caricata dalla galleria, ndr) viene controllata e solo dopo aver superato gli standard finisce su Facebook, abbiamo un algoritmo che attribuisce una serie di crediti a ogni scatto, per motivare la persona a fare altre foto ma anche a farle di qualità"
Lo storytelling, del resto, è uno dei segreti per una pubblicità di successo.
E per il successo, naturalmente, serve disciplina.
Per ogni selfie approvato, caratterizzato da un hashtag, possono essere dati "da 50 centesimi fino anche a 2,5 euro" in base a qualità, creatività e originalità.
Soldi che ognuno potrà spendere sui siti di e-commerce con cui l'azienda sta stringendo parternship.
Immagini che, naturalmente, devono essere totalmente originali e non prese da internet (i controlli servono a verificare anche questo aspetto).
Per saperne di più: Friendz
PAY YOUR SELFIE
Pay Your Selfie è una start up co-fondata da Michelle Smyth, imprenditrice di Chicago.
Questa app per il momento attiva solo in Nord America, permette agli utenti di scattarsi delle fotografie con i propri smartphone mentre usano certi prodotti, e di ricevere in cambio dei soldi.
Farsi pagare da grandi società per pubblicare sui social network delle foto che promuovano i loro prodotti è una pratica molto diffusa, ma solitamente coinvolge solo quegli utenti con centinaia di migliaia follower: la particolarità di Pay Your Selfie è che è rivolta agli utenti “normali”, indipendentemente da quanti follower hanno.
Analizzando i selfie scattati con Pay Your Selfie le società possono capire cose sulle abitudini e le preferenze dei consumatori.
Gli utenti di Pay Your Selfie, non possono scattarsi i selfie come vogliono e con i prodotti che vogliono, ma sono le aziende a commissionare delle specie di consegne: possono chiedere ad esempio agli utenti di fotografarsi mentre mangiano o usano il sapone.
Per ogni consegna completata, gli utenti dell’app ricevono una cifra che va dai 20 centesimi al dollaro.
Non si possono scattare più fotografie per la stessa consegna.
Una volta accumulati 20 dollari di credito, gli utenti possono riscuotere i propri soldi.
Per ogni foto che ritengono accettabile, le società danno a Pay Your Selfie due dollari, una parte dei quali va all’utente.
Crest, una marca di dentifrici della multinazionale Procter & Gamble, ha ad esempio scoperto con Pay Your Selfie che moltissime persone si lavano i denti tra le 16 e le 18 di pomeriggio.
Con questo tipo di informazioni, le società possono modificare ad esempio le proprie strategie di marketing sui social network.
L’app permette agli utenti di condividere le foto sui propri profili sui social network, ma non è un obbligo: ci si può anche scattare una foto e caricarla solo sul database di Pay Your Selfie, privatamente.
Alex Blair, proprietario di quattro negozi di Freshii, una catena di supermercati canadese che vende snack biologici, ha usato Pay Your Selfie per chiedere agli utenti di scattarsi delle foto mentre mangiavano “snack salutari”.
Moltissime delle foto raccolte mostravano persone con barrette Snicker quindi non esattamente biologiche e questo, ha detto Blair, ha modificato l’approccio della società al mercato di massa.
Jean McLaren, presidente di Marc USA, un’agenzia pubblicitaria americana, ha detto al New York Times di apprezzare l’idea di ricostruire la dispensa di una persona mettendo insieme i suoi selfie: è un modo più economico e veloce di ottenere informazioni importanti, anche se al consumatore possono sembrare inutili.
La trovate qui: PayYourSelfie
WEARING THAT
Wearing That è una startup bolognese che si prefigge di dare valore alle foto degli utenti, consentendo al vasto pubblico dei social di monetizzare con i selfie appunto.
Come metodo di raccolta è stato scelto il Crowdfunding, l'app dovrebbe essere lanciata nei primi mesi del 2017.
Che si tratti di un profilo privato o di professionisti dei social quali blogger, Wearing That offre al popolo dei social la possibilità di guadagnare dalla produzione e condivisione dei contenuti virtuali.
Per saperne di più: WearingThat
Domenico di Leone (uno dei promotori dell'iniziativa): "Riflettendo sui possibili modelli di business legati a un prodotto di questo tipo, ho capito che fare la pubblicità all’interno di una foto poteva essere un’ottima soluzione.
"Ogni singolo utente sarà retribuito e otterrà medaglie e riconoscimenti virtuali. Le classifiche finali e i vari premi raccolti, a discrezione degli utenti, saranno mostrate alle aziende clienti di Wearing That. In questo modo, diamo la possibilità alle aziende di poter ingaggiare i vari utenti per portare avanti campagne indipendentemente da noi!
Si scelgono le campagne, s'inseriscono i loghi/prodotti proposti nella foto e poi si condivide il selfie nei canali social.
Così facendo si collezionano like e condivisioni e quindi guadagni.
Wearing That pagherà in denaro tutti i like, commenti e condivisioni.
Inizialmente sarà Wearing That a pagare le campagne pubblicitarie.
Verrà avviata anche PIT-STOP, una funzione innovativa dove i Brand potranno mettere a disposizione degli utenti prodotti (gratuiti o a prezzi super scontati), gadget e carte regalo.
"Daremo in cambio simpatici gadget e delle ricompense in stile “finanziamento a medio termine”.
In pratica gli utenti che decidono di finanziarci avranno indietro i loro soldi più una percentuale molto alta (es: +20% per una donazione di 50 euro, +30% per una donazione di 100 euro e così via). Perché questo? Perché la nostra reale missione non è fare soldi ma creare un sistema che permetta di dare lavoro e quindi far guadagnare gli utenti!"
"Un utente abituale dei Social Network che pubblica fino a 10 foto al giorno ottenendo in media 100 like per foto, alla fine dell’anno potrà guadagnare 3.650€!
Gli influencer esperti che ogni giorno collezionano migliaia di like potranno avere un guadagno mensile con cifre davvero invidiabili e in più diventano famosi agli occhi dei nostri Brand"
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