La particolarità di questi attacchi è che furono tra i primi a larga scala, su base militare.
"DataStream Cowboy" inglese, aveva solo 16 anni quando verrà individuato ed arrestato.
"Kuji" invece non verrà mai individuato, almeno ai tempi.
Verrà arrestato 2 anni dopo, precisamente nel 1996.
Il suo nome era Matthew Bevan ed era gallese.
Bevan era intenzionato a dimostrare un ipotesi di complotto UFO; il suo unico strumento è stato un Commodore Amiga caricato con un programma BlueBoxing chiamato Roxbox.
Secondo Jim Christy dell'Air Force l'intendo dei due era quasi quello d'iniziare "una terza guerra mondiale".
Il 21 giugno 1996 venne arrestato per via degli attacchi ad USAF, alla NASA, alla NATO, il lab Rome (Washington), il Pentagono e per aver rubato dati sensibili.
Furono circa 150 gli attacchi informatici.
Inoltre furono compromessi 100 user account in cui furono rubate le credenziali d'accesso.
Ai tempi il Senato degli Stati Uniti aveva male interpretato gli attacchi etichettandoli come di origine europea orientale.
Bevan aveva hackerato anche il sistema telefonico, infatti riusciva a chiamare a costo 0.
Gli attacchi informatici citati invece, avvenivano di notte.
Richard Pryce (DataStream Cowboy) invece, rubò dati sensibili dalla banca Atomic Research Institute sul sistema USAF.
I due hacker nei sistemi attaccati lasciavano Sniffer, per "sniffare" il traffico della rete.
Caso che ricordò molto quello dello scozzese Gary McKinnon: forse l'attacco Hacker più grande di tutti i tempi.
Pryce venne multato di 1.200 sterline ed accusato di 12 reati, tra cui intrusione in sistemi informatici, furto di dati e spionaggio.
Si stimarono circa 312.000 sterline di danni ai sistemi informatici.
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