I domini di primo livello (TLD: Top Level Domain) possono avere riferimenti geografici (.uk, .it, .us, .ar, .do, etc), essere non sponsorizzati (.org, .net, .gov, .edu, .info, etc), sponsorizzati (.travel, .asia, .jobs, etc) o possono essere anche riservati o pseudo-domini.
Non ci soffermeremo su queste ultime due categorie, essendo le meno note e sotto certi versi più "misteriose" (oltre che meno chiacchierate).
Quelli riservati sono: .invalid, .test, .example, .localhost (Freenet), .desi.
Pseudo-domini invece: .bitnet, .csnet, .onion (TOR ), .uucp, .ip, .local, .arpa (della vecchia rete ARPANET).
Si parla letteralmente di gTLD a carattere speciale e ci troviamo anche domini usati da software P2P, quali .gnu, .zkey, .exit, .i2p e .bit.
- .Example: riservato a documentazione in determinati ambiti e scritti tecnici.
- .Invalid: per domini palesemente invalidi.
- .Localhost: inventato per evitare conflitti con l'uso tradizionale di Localhost (cioè utilizzo da remoto del proprio computer).
- .Test: riservato a test di rete.
- .Bitnet: per comunicare con computer non connessi ad Internet ma raggiungibili attraverso la rete BITNET (prima che venisse inventato il DNS).
- .Csnet: stessa funzione solo che era inerente alla rete CSNET (che collegava i PC di varie università).
- .Uucp: funzione analoga ma inerente ad UCCP (per trasferimento files e mail da un computer all'altro).
- .Bit: rete P2P basata sulla tecnologia Namecoin (simile ai Bitcoin) allo scopo di fornire un'alternativa decentralizzata al DNS.
- .Onion: assegnati solo dalla rete TOR, di essi si può ottenere un certificato di cifratura, e sono esclusi dal global-DNS, cioè non compaiono nel file Internet-root di zona per prevenire problemi di sicurezza e stabilità. Sottodominio .exit.
- .I2P: un po' come i .onion garantiscono la funzione NAT, autenticazioni sicure, anonimato e resistenza alla censura. Presente anche un sottodominio: b32.i2p
La rete è chiamata ovviamente I2P.
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