Tutti gli iscritti a Facebook sanno dell'esistenza della funzione suggerimenti ovvero “persone che potresti conoscere”.
Gli algoritmi di Facebook decidono non soltanto la visibilità di un post o di una foto, ma regolano anche la comparsa dei suggerimenti di amicizia.
GRUPPI PUBBLICI E PRIVATI
Facebook essendo un social network che mira a creare gruppi di persone interconnesse, utilizza una serie di criteri, quali le amicizie in comune, il far parte di gruppi pubblici o privati, le informazioni personali sull’istruzione e sul lavoro per creare collegamenti e unire persone che potrebbero conoscersi o potrebbero avere interessi in comune.
RICERCA DI PERSONE
Un altro fattore chiave sono sicuramente le nostre ricerche.
Quindi Facebook analizza le ricerche di persone fatte da ognuno di noi sul social e poi le dirotta fra i suggerimenti.
Se A cerca B, A apparirà fra i suggerimenti di amicizia di B e viceversa (come si sarà capito anche se nessuno dei due ha inviato la richiesta di amicizia all'altro).
TRACCIAMENTO E LUOGHI VISITATI
Anche il luogo in cui ci si trova potrebbe essere una possibile motivazione.
Tracciando la posizione dell’utente è più facile mettere in contatto due persone che sono state nello stesso posto.
Facebook ha negato di tracciare la posizione degli utenti attraverso il GPS, anche se nel 2016 avrebbe fatto esperimenti in questo ambito.
PUBBLICITA' MIRATA ED APP
Le app di Facebook usano cookies per le pubblicità ma a loro dire non per raccomandare nuovi amici e la piattaforma non localizza gli utenti per segnalare un amico in base a dove vivono e lavorano.
NUMERO DI TELEFONO
Infine Facebook potrebbe suggerirti nuove amicizie basandosi sui dati del tuo numero di telefono e del tuo account Gmail (ammesso che tu li abbia connessi al tuo profilo Facebook).
Facebook ha negato anche l’utilizzo di questi dati, se non di quelli già forniti dall’utente stesso con il suo profilo e le sue amicizie.
In realtà, leggendo le nuove condizioni di utilizzo di WhatsApp, pare appunto che tra il social e il servizio di messaggistica ci sia un'interscambio di dati ed info con ovviamente anche numeri di cellulari.
Indipendentemente dalla modalità di acquisizione di queste informazioni ed avendo infranto un vecchio accordo stipulato con l'UE nel 2014 a seguito dell'acquisizione di WhatsApp, Facebook ha ricevuto una maxi-multa da 110 milioni di euro.
MAGGIORE PRIVACY
Per porre rimedio e quindi per una maggiore privacy andate nelle impostazioni dello smartphone, cercate fra le app e disabilitate l’accesso ai contatti di Facebook.
E' anche possibile disabilitare i dati di localizzazione dallo stesso menù.
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