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giovedì 14 giugno 2018

Il Valore Del Bitcoin Nel 2017 Manipolato Da Tether e Bitfinex?

Uno studio recente riaccende il dibattito sui Bitcoin e su come il suo valore a fine 2017 sia stato guidato da "burattinai" piuttosto che dai consumatori e dal normale andamento del mercato.
Lo studio è stato condotto esaminando i dati di milioni di transazioni sulla piattaforma Bitfinex (che ha creato una valuta virtuale secondaria, il Tether, ovvero un token legato al valore del dollaro ed emesso solo da Bitfinex).
Lo studio è stato pubblicato da John Griffin, docente di finanza alla University Of Texas, e dal suo studente Amin Shams.
La manipolazione sarebbe stata compiuta da più persone utilizzando Tether, una criptovaluta intorno alla quale circolano dubbi da tempo, e attraverso il sito di exchange Bitfinex.
A partire dalla metà del novembre del 2017, il valore del Bitcoin cominciò ad aumentare a ritmi vertiginosi: nel giro di poco più di un mese passò da circa 6mila dollari a quasi 20mila.
Da allora il valore di Bitcoin è sceso drasticamente, e negli ultimi giorni ha subito un nuovo calo scendendo sotto i 6.000 dollari.
Tether esiste dal 2015 e ha come simbolo USDT.
Funziona però in un modo particolare, perché si basa sul dollaro americano: ogni unità di USDT vale con un certo grado di approssimazione un dollaro, e viene utilizzata soprattutto per facilitare le transazioni in criptovalute, che sono infatti più facili e veloci da trasferire da un sito di exchange a un altro se non passano da una valuta tradizionale.

"Usando algoritmi per analizzare i dati della blockchain, abbiamo scoperto che gli acquisti fatti con Tether sono sincronizzati ai downturn del mercato, comportando aumenti considerevoli dei prezzi di Bitcoin"

La società che gestisce Tether ha sempre dichiarato di possedere un patrimonio in dollari equivalente ai Tether in circolazione, che oggi sono circa 2,5 miliardi.
Griffin ha analizzato i flussi di criptovalute in entrata e in uscita da Bitfinex, il più grande sito di exchange al mondo per volume d’affari.
Ufficialmente Bitfinex è una società separata da Tether, ma in realtà si sa da tempo che hanno lo stesso CEO, Jan Ludovicus van der Velde, e gli stessi dirigenti.
Pare che Bitfinex abbia creato Tether dal nulla, scambiandoli poi con Bitcoin: in questo modo avrebbe gonfiato il volume d’affari di Bitcoin (e di conseguenza il valore delle singole unità) con soldi che in realtà non esistevano (sotto certi versi, una specie di "Spoofing", cioè falsi ordini che ne hanno gonfiato il valore artificialmente ma con la differenza che ciò è avvenuta tramite un'altra criptovaluta, il già citato Tether).
Non a caso, a dicembre, entrambe le società erano finite sotto inchiesta.
Griffin dice di aver studiato le 87 ore in cui, tra marzo 2017 e marzo 2018, si sono verificati i maggiori acquisti di Bitcoin con Tether, attraverso Bitfinex e pochi altri siti di exchange.
Griffin sostiene che gli acquisti di Bitcoin analizzati rappresentino meno dell’1% di quelli totali nel periodo studiato, ma da soli abbiano rappresentato almeno il 50% dell’aumento di valore di Bitcoin.
Secondo Griffin, i dettagli ricorrenti di queste operazioni, tipo il numero di Bitcoin acquistati o il fatto che nei tre giorni precedenti a tutte queste operazioni erano state emesse larghe quantità di nuovi Tether, e che nell’ora precedente il valore dei Bitcoin fosse diminuito, escludono la possibilità che sia un fenomeno casuale.
Il pattern sospetto si era interrotto dopo che Tether aveva smesso di emettere nuove unità a gennaio.
Le operazioni sono riconducibili a un ristretto e preciso gruppo di portafogli virtuali.
Una manipolazione analoga, secondo Griffin, è stata portata avanti per mantenere stabile il valore di Bitcoin in alcuni momenti in cui era in calo.
Griffin, in passato, aveva già scoperto un’importante manipolazione sui mercati finanziari tradizionali, e gestisce una società che si occupa di frodi sul mercato delle criptovalute.
Malgrado ciò comunque, il miliardario investitore Tim Draper afferma proprio in questi giorni che il Bitcoin arriverà a 250.000 dollari nel 2022.

“Le criptovalute sono il prossimo grande cambiamento tecnologico, ed i governi devono soppesare il loro bisogno di proteggere gli investitori con il loro bisogno di essere inclusi in questo potenziale potere economico che è criptato”

Da qui a dieci anni, dice Draper, la capitalizzazione complessiva delle criptomonete potrà toccare i 100 trilioni di dollari e questo grazie al fatto che le criptovalute aumenteranno la velocità del denaro.

2 commenti:

  1. Beh sono le manipolazioni del mercato. Uno strumento pefetto usato dai bankster per togliere denaro ai loro clienti, limitato dai pochi governatori che limitano il mercato imponendo regole che liberisti come Tremonti con la finanza creativa, Reagan e Trump hanno tolto.
    Bitcooin non ha mai avuto regole con l'idea che questo bastasse a creare qualcosa di perfetto. Ed invece no, gli exchange di denaro come bitfinex, che di fatto sono anche i detentori della maggiore ricchezza in bitcoin sono in una posizione privilegiata se non vengono loro imposte regole.
    E la loro ricchezza è tanto grande quanto maggiore è il passo di cambio o quanto più poveri sono gli altri detentori di bitcoin.
    Un miliardario non è ricco se lavorando un mese guadagni 100 milioni della stessa moneta o 10 di quella moneta.
    Ciò che limita i bankster a passare alle criptovalute è che loro hanno già i derivati. A cosa gli serve passare alle criptovalute?!

    I propositi di bitcoin sono completamente falliti.
    Ora qualcuno di coloro che lo programmano vuole risolvere i problemi delle criptovalute o no?!

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    Risposte
    1. Il discorso è condivisibile...forse i problemi che attanagliano le blockchain non vengono risolti perchè, a chi di dovere, va bene così.
      E' vero che con gli hard fork qualcosa si è provato a fare ma siamo ancora ben lontani dall'utilizzo nella vita di tutti i giorni.
      Le cose sono in stand-by e soggettive: c'è chi ci crede e chi non ancora.

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