Della Stampa 3D e Stampa 4D se n'è già parlato.
Sostanzialmente le normali stampanti riproducono una copia fedele di un "oggetto" (foglio) in 2D.
Con le stampanti 3D è possibile riprodurre corpi con un volume (un mazzo di chiavi, un bicchiere, un piatto o addirittura una pistola), invece con la stampa 4D l'oggetto (con gli opportuni dati immessi) riesce a tenere conto delle coordinate geometriche esplicitando angoli, direzioni, attrito e forma di ogni componente (cioè ad esempio un pneumatico che si adatta al tipo di asfalto affrontato).
Ma queste intuizioni sono recenti? Non proprio.
Allora da dove nascono?
Negli anni 80, Charles Hull brevettò la Stereolitografia fondando la 3DSystem e lanciando la prototipazione rapida (cioè a partire da una definizione matematica di un oggetto 3D viene realizzato il prodotto fisico).
Ma le rivoluzioni di Hull non finiscono qui perchè lo stesso crea anche il formato files STL, universalmente adottato nella Stampa 3D.
Nel 1986 Joe Beaman, Carl Deckard e Paul Fordehase sviluppano la Selective Laser Sintering o meglio nota in Italia come "Sinterizzazione" dove per stampare in 3D, al posto della resina, viene utilizzato Nylon.
La modellazione a deposizione fusa ("Fused Deposition Modelling") è inventata da Scott Crump (fondatore della Stratalys) nel 1988. Cioè viene utilizzata plastica fusa per creare oggetti 3D, depositando uno sull'altro più strati di materiale fuso.
Nel 1993 il MIT lancia la "Three Dimensional Printing", costosa tecnologia di Stampa 3D a colori con resa visiva simile all'oggetto reale.
Nel 1995 invece, in Germania, viene creato il "Selective Laser Melting" (fusione Laser) che permette di mescolare e fondere polveri metalliche (Acciaio, leghe di Titanio ed Alluminio) per creare oggetti 3D con una densità pari sino al 98%.
Questa tecnica viene perfezionata nel 2002, con l'Electron Beam Melting, processo di creazione di oggetti in 3D nel quale un filamento metallico viene fuso da un fascio di elettroni all'interno di una camera dove si è fatto il vuoto. Tramite di ciò la NASA riesce ad ottenere oggetti con una densità del 99,98%.
Nel 2005 tramite la "Paper 3D Laminated Printing" si riescono ad ottenere oggetti 3D tramite la sovrapposizione di fogli stampati a colori.
La Stampante 3D vera e propria nasce nello stesso anno: si tratta della "Replicating Rapid Prototyper" (RepRap), progetto Open Source (a seguito di ciò, tre anni dopo, nasce la MarketBot Industries, azienda produttrice di stampanti 3D).
Nel 2010 tramite il "Countour Crafting", ovvero una tecnologia costruttiva, viene utilizzata un'enorme stampante 3D per costruire parti problematiche di edifici o comunque riducendo al minimo la manodopera umana.
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