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venerdì 20 maggio 2022

La Storia Di Alcune Stablecoin Algoritmiche Fallite

Dopo l'incredibile crollo della stablecoin TerraUsd che ha spazzato via circa 200 miliardi di dollari in sole 24 ore, tracciamo la storia delle prime stablecoin algoritmiche che hanno fallito. In alcune di esse potremo trovare tanti riferimenti ad Ust.
​​L'idea alla base delle stablecoin è che, a differenza di altre forme di criptovaluta che spesso hanno prezzi estremamente volatili, è essere ancorate ad asset più stabili, di solito il dollaro USA. Esse sono progettate per offrire i vantaggi di pagare con le criptovalute senza oscillazioni di prezzo. O almeno, è così che dovrebbero funzionare.
Il problema si verifica quando il prezzo si discosta notevolmente dal peg. Gli investitori sono presi dal panico, c'è essenzialmente una "Bank Run" (fuga di liquidità perchè tutti vendono) e si genera la "Death Spiral" che ha colpito Luna ed Ust (i selloff violenti innescano feedback negativi e tutti iniziano a vendere nel panico).
Esistono tre tipi principali di stablecoin: fiat-backed (in cui il token mantiene riserve uguali della valuta a cui è ancorata, tipo Usdc, Busd e Usdt), cripto-backed (in cui il token è garantito da altre criptovalute, tipo Dai o Mim) ed algoritmiche (in cui il token si basa su incentivi di arbitraggio per regolare l'offerta e la domanda al fine di ancorare il suo prezzo ad un dollaro. Il problema è che in caso di bear market e di cigni neri, gli acquirenti perdono fiducia nel sottostante, in poche parole non c'erano abbastanza acquirenti di Luna per assorbire le vendite di Ust). 
Storicamente, la maggior parte delle stablecoin che abbiamo visto fallire erano algoritmiche.


STABLECOIN CHE NON LO ERANO
Uno degli esempi più noti è stato Basis Cash, lanciato alla fine del 2020 e rapidamente morto. Al suo apice, Basis Cash aveva una capitalizzazione di mercato di $ 30,74 milioni. Esso ha faticato a mantenere il suo ancoraggio, scendendo da $ 1 a $ 0,30 nel mese di gennaio 2021.
Il progetto ha utilizzato quello che è noto come "algoritmo di signoraggio". In questo sistema verranno creati due (o più) token: uno sarà la stablecoin e l'altro un token libero di muoversi come qualsiasi altro token (bond creato quando la stable perde il peg). Quando il prezzo della stablecoin scende al di sotto di $1, i possessori del secondo token potranno acquistare la stablecoin a un prezzo scontato. Questo spinge il prezzo di nuovo a $ 1. Nel caso in cui superi $ 1, più stablecoin verrà creata e distribuita sulla rete, riportando il prezzo al peg.
Questo è un sistema simile adottato da Terraform Labs con i suoi token Luna ed Ust. CoinDesk ha recentemente riferito che Do Kwon, il fondatore di Terraform Labs, è stato uno dei fondatori pseudonimi di Basis Cash (conosciuto come Rick Sanchez). Puoi approfondire qui: Ust’s Do Kwon Was Behind Earlier Failed Stablecoin, Ex-Terra Colleagues Says
Un'altra grande stablecoin algoritmica basata sul signoraggio che ha fallito è stata Empty Set Dollar, anch'essa lanciata alla fine del 2020 e con una capitalizzazione di mercato di $ 22,74 milioni. In pochi mesi, il token ha perso il suo ancoraggio al dollaro USA e ha iniziato a scendere a meno di $ 0,01.
Poi c'è stata la morte della stablecoin di Iron Finance nel giugno 2021. Questa stablecoin utilizzava un algoritmo di signoraggio parzialmente criptato, simile al sistema adottato da Terra con UST. Quando il token Titan di Iron è diventato sovraprezzato, molti grandi investitori lo hanno venduto, la stablecoin si è allontanata dal dollaro USA andando poi a 0.
Altri progetti di stablecoin ormai falliti includono SafeCoin, BitUSD, Fragments (basato su bond e riserve), Carbon (con il token Credit che venduto burnava la stable), Kowala, DigitalDollar, CK USD e NuBits. Quest'ultima in particolare è molto interessante perchè ha ispirato il modello di Ust.
NuBits venne introdotta per la prima volta nel 2014, fornendo un caso di studio illuminante per tutte le algoritmiche basandosi sul signoraggio. Ci furono due grossi depeg. I NuBits vennero emessi sulla rete Nu che aveva creato anche il token NuShares in modo da creare una comunità di azionisti per governare la rete e mantenere il peg.
Il peg veniva mantenuto attraverso le leggi della domanda e dell'offerta in modo centralizzato: i Nubits vengono creati o acquistati dalle riserve BTC detenute sulla rete Nu.
Una volta che le riserve si esauriscono, l'unico modo è ottenere fondi attraverso la vendita di NuShares, che funziona solo finché ci sono acquirenti.
Il primo crash mostra come la volatilità di Bitcoin (e più in generale delle criptovalute) influisca sulla domanda delle stablecoin. Quindi, vedremo come il secondo crash di NuBits sia stato una conseguenza della sua impropria diversificazione delle riserve.
Nel 2016, NuBits perse il peg per 3 mesi. Il calo iniziale del prezzo è avvenuto tra il 26 maggio e il 20 giugno 2016. Più o meno nello stesso periodo in cui il prezzo di Bitcoin è aumentato improvvisamente, dopo 6 mesi di relativa stabilità. È plausibile che il calo sia avvenuto a causa di quanto segue: le persone che avevano capitale in NuBits hanno visto come Bitcoin stava aumentando. Volevano comprare quindi hanno venduto i loro NuBits in grandi quantità per acquistare Bitcoin. Il peg di NuBits non è stato in grado di gestire le grandi vendite e si è rotto. Il prezzo è crollato.
In generale quando i prezzi di Bitcoin e delle criptovalute aumentano, gli investitori con capitale in stablecoin vorranno entrare nel mercato e ciò provoca una forte pressione al ribasso sul prezzo della stablecoin.
Dopo il crollo nel 2016, la capitalizzazione di mercato di NuBits è cresciuta del 1500% tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018, passando da $ 950.000 a $ 14 milioni. Questo è strano, considerando che il peg di NuBits era stato perso per un periodo così lungo nel 2016. La capitalizzazione di mercato rimase stagnante per anni ed improvvisamente decolla. Le persone avevano acquistato milioni di NuBits alla fine di dicembre. Il prezzo della stablecoin salì notevolmente al di sopra della soglia di $ 1 tra il 20 e il 28 dicembre, quando raggiunse il picco vicino a $ 1,50.
Cosa ha causato l'aumento? È chiaro quando si guarda la cronologia dei prezzi di Bitcoin. Il periodo dei prezzi elevati di NuBits iniziò quando Bitcoin ha avuto il suo "crollo natalizio".
Finché c'era molta incertezza sulla stabilità di Bitcoin, le persone continuavano ad acquistare un gran numero di NuBit. Poi, entro il nuovo anno, quando Bitcoin si è temporaneamente normalizzato di nuovo, i grandi buy-in di NuBits si sono fermati.
E poi che è successo? Bene, i possessori di Bitcoin hanno notato il calo dei prezzi dei Bitcoin e si sono preoccupati per un imminente crollo quindi gli holders di Bitcoin hanno convertito le loro risorse crittografiche in stablecoin. Il grande afflusso di denaro proveniente da Bitcoin ha raddoppiato più volte la capitalizzazione di mercato di NuBits. La domanda era così grande tra i possessori di Bitcoin in preda al panico che i nuovi NuBits non potevano essere mintati abbastanza velocemente e il loro prezzo è salito in alto.
Questo mostra come quando Bitcoin e i criptomercati crollano, il capitale fluisce rapidamente in stablecoin. Se il mercato delle criptovalute è efficiente, allora ti aspetteresti che ci sia un aumento della domanda di stablecoin nei mercati ribassisti delle criptovalute e una forte pressione al ribasso sul prezzo delle stablecoin nei mercati rialzisti delle criptovalute. Il caso di NuBits sembra confermare che c'è efficienza su questo fronte e che gli attori del mercato si stanno comportando in modo razionale.
Tuttavia, non si può fare a meno di chiedersi: tutte le stablecoin subiranno la stessa sorte dei NuBits? Crolleranno sotto la pressione al ribasso creata dai mercati rialzisti delle criptovalute? Sicuramente no.
Sì, NuBits ha subito molte pressioni al ribasso quando le persone lo hanno venduto per cercare di entrare su Bitcoin. Ma la perdita del peg è seguita perché il protocollo NuBits non è stato progettato per essere in grado di gestirlo.
Questo tipo di calo si verifica in fasi in cui una stablecoin è esposta a molta volatilità a causa della mancata diversificazione della domanda. Il modo per affrontare questi cicli di pressione al ribasso, causati in parte dalla mancanza di diversificazione, è disporre di grandi riserve, potenzialmente diverse volte superiori all'offerta circolante, che possono essere rapidamente utilizzate in caso di bisogno (quello che fece Terra con Ust e Bitcoin).
NuBits aveva solo una piccola riserva frazionaria che non era controllata algoritmicamente. Non poteva essere utilizzato per coprire automaticamente, con arbitraggi, il calo della domanda e mantenere inalterato il prezzo.
In seguito NuBits perse nuovamente il peg con NuShares, la loro cripto volatile, che collassò praticamente (quello che è successo a Luna).
Questo secondo crash fu causato da riserve insufficienti. La mancanza di riserve ha impedito al team di NuBits di proteggere il prezzo di NuBits da un calo della domanda. Poi, quando le persone hanno notato che il prezzo stava iniziando a scendere, i grandi possessori di NuBits si sono fatti prendere dal panico, vendendo (Bank Run). Le vendite a catena hanno scatenato il feedback negativo su tutto l'ecosistema. Curiosamente anche le riserve di NuBits erano riempite con Bitcoin. La maggior parte delle riserve erano state  create alcuni mesi prima. Il valore della riserva NuBits è sceso quando il prezzo di Bitcoin è sceso.
In primo luogo, una garanzia non adeguatamente diversificata garantisce che il prezzo della stablecoin sia volatile rispetto alle fluttuazioni di mercato dell'attività collaterale. Questo è un problema in quanto l'obiettivo della stablecoin è proprio quello di proteggersi da simili crolli.
Gli errori che commise NuBits furono garanzie impropriamente diversificate (utilizzare il loro stesso token) e, per di più, riserve non abbastanza grandi per provare a mantenere il peg.
Una riserva ben diversificata e diverse volte più grande dell'offerta di mercato circolante potrebbe prevenire simili disastri.


E' POSSIBILE RECUPERARE IL PEG?
Una stablecoin che è riuscita a resuscitare è stata Ousd che nel novembre 2020, collassò sino a $ 0,14. Il suo prezzo non si è mosso per mesi, sino a ritrovare il peg nel gennaio 2021, aumentando la sua capitalizzazione di mercato a poco più di $ 60 milioni (da $ 1 milione prima dell'hacking).
In ogni caso, la caduta di Terra e il conseguente crollo delle criptovalute hanno portato a richieste di maggiore regolamentazione del settore. Si sono sollevate anche nuove preoccupazioni per Tether, la più grande stablecoin, che ha perso brevemente il peg al dollaro USA sulla scia del crollo di Ust. Tether afferma di essere una stablecoin supportata da fiat, con supporto di contanti o "equivalenti a contanti". Tuttavia, Tether è stata precedentemente multata dal governo degli Stati Uniti per presunta errata dichiarazione delle sue riserve e da allora non è stata così trasparente riguardo alle sue riserve come molti vorrebbero.
Dopo la caduta di Ust, la segretaria del Tesoro statunitense Janet Yellen ha affermato di sperare che il Congresso possa approvare una legislazione per creare un quadro normativo per le stablecoin entro quest'anno.


Per approfondire sulle stablecoin:

2 commenti:

  1. Sempre ottimi a approfonditi articoli. Credo che nel panorama delle cripto, eccezion fatta per chi fa informazione tramite social, tu sia l'unico che crea degli articoli simil giornalistici, dei dossier diciamo, che spiegano tutto dalla a alla z. Bravo!

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