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mercoledì 1 giugno 2016

Borsa, Azioni e Titoli: Cosa Sono e Come Funzionano

I termini Borsa ed Azione sono strettamente collegati tra di loro, anzi, più genericamente si parla di Mercato Azionario.
Esso include diverse tipologie di investimento quali Obbligazioni, Titoli di Stato, Derivati, Future, etc.
Qui ci soffermeremo su concetti generici quali Borsa, compravendita di Azioni e quotazione di società in Borsa.
La Borsa è un luogo “virtuale” dove le proposte di acquisto e vendita dei prodotti avviene in via telematica.
Vengono scambiati valori investiti in Titoli o Azioni.
Le aziende si collocano con delle azioni delle loro società, quotandosi, e poi mettendo in vendita le azioni per gli investitori che ne fanno richiesta.
Le Azioni sono il principale strumento di investimento, almeno secondo i flussi di acquisto/vendita.
Esse rappresentano una quota del capitale sociale di una Società, quindi l’acquisto di una o più titoli permette l'acquisto di parte della società.
Il tutto ovviamente in modo proporzionale alla quantità acquisita.
In poche parole si tratta di titoli di una società messi in vendita per eventuali investitori.
Invece i Titoli Azionari sono appunto dei titoli ma con una % di rischio maggiore.
Infine le Obbligazioni sono titoli di debito emessi dalla banca che si impegna a restituire il capitale con gli interessi nell’arco di un tempo stabilito.
Servono per ottenere liquidità sul mercato.


COSA SONO I TITOLI?
Come detto le Azioni sono comunque dei titoli.
Invece i Titoli indicano genericamente quello strumento finanziario che presuppone l’impiego di capitale come finanziamento di quote di debito o quote di capitale di un’azienda o un ente pubblico. Nel caso di società private si parla di titoli azionari, mentre per gli enti pubblici di titoli obbligazionari.
In entrambi i casi l’acquisizione di un titolo permette di avere un profitto periodico oppure di trarne un guadagno successivamente, derivato dall’eventuale vendita del titolo stesso nel mercato.


TIPI DI AZIONI
Le Azioni possiamo distinguerle in Ordinarie, di Risparmio e Privilegiate.
Le prime, oltre a conferire all’acquirente il diritto di proprietà della parte di Capitale, permettono di partecipare anche alle assemblee della Società e alle relative decisioni sociali.
Ciò è possibile solo quando si è in possesso di una fetta cospicua di Capitale.
Invece quelle di Risparmio, non danno la possibilità di prenderne parte ma garantiscono dividendi più interessanti in caso di realizzo.
Esistono anche le Azioni Privilegiate (che garantiscono ovviamente anche utili e una quota di liquidazione).
La somma di queste tipologie dà come risultato la Capitalizzazione di Borsa di una società.
Questo valore è sottoposto a mutamenti giornalieri (cioè i valori delle Azioni diminuiscono o aumentano come si vedrà sotto).
Il valore complessivo delle capitalizzazioni delle società partecipanti al Mercato Azionario produce, a sua volta, la Capitalizzazione della Borsa.


PREZZO DELLE AZIONI
Il prezzo di acquisto delle azioni dipende esclusivamente da due fattori: dal contesto economico in cui si trova ad operare la Società che colloca sul mercato tutto o parte del proprio Capitale e dai risultati economici che la stessa riesce a produrre.
Ad un andamento positivo per quanto riguarda gli Utili della società conseguirà un “aumento del valore” del Titolo.
Viceversa, un “deprezzamento”.
Gli investitori sono molto sensibili alle “notizie” provenienti dal mondo della finanza ed in particolare alle “performances” delle Quotate.
Quindi ad un miglioramento delle prospettive economiche risponderà una maggiore propensione al rischio da parte degli acquirenti con seguente innalzamento del “venduto”.
Per “venduto” ci si riferisce al quantitativo di Titoli stockati e ceduti dalle Società Quotate nei Mercati Regolamentati, siano essi privati o pubblici.
Esiste, tuttavia, un Mercato non Regolamentato e Società di Capitali non Quotate come vedremo.


SOCIETA' PER AZIONI QUOTATE E NON QUOTATE
La differenza è sostanziale, ma una società “quotata” non significa che sia necessariamente migliore rispetto ad una “non quotata”: chi si quota lo fa per reperire capitale fra terzi in maniera più ampia e rapida cedendo parte del proprio capitale ma anche per avere una visibilità maggiore, esponendosi per contro a determinati costi iniziali di quotazione e attribuendo di fatto al mercato la determinazione del prezzo delle proprie azioni.
Banche, aziende o privati possono facilmente acquistare o vendere le azioni di una determinata società.
Attraverso internet è possibile accedere a tutti i mercati tramite un broker (intermediario finanziario, spesso una banca dove abbiamo i nostri conti) e da lì procedere autonomamente alla selezione degli strumenti da acquistare e vendere.
Esistono però tante società per azioni non quotate sia di piccole sia di grandi dimensioni e ciò non toglie la possibilità di entrare in possesso di azioni di queste società.
L'acquisto e la vendita delle azioni non saranno immediate in quanto la liquidità non è garantita dal mercato ma dalla società in oggetto, quindi può richiedere diverso tempo.


PERCHE' QUOTARSI IN BORSA?
Ma perchè una società si quota e può emettere azioni? L'idea è quella di raccogliere fondi per le operazioni future.
Ci sono diversi modi per poter raggiungere l’obiettivo:
1) Banalmente utilizzando il proprio denaro.
Il vantaggio sta nel fatto che manterrete il 100% della proprietà e il controllo dell’azienda.
Lo svantaggio dell’operazione è che vi prendete il 100% del rischio dell’investimento.
2) La società potrebbe chiedere prestiti alle banche, emettendo debito (obbligazioni)
Il vantaggio, in questo caso, è che manterrete il 100% della proprietà ed il controllo della vostra azienda a condizione che rispettiate gli oneri pattuiti.
Lo svantaggio, consiste nel pagamento di interessi che nel caso non sarete in grado di estinguere, causerà la perdita del controllo della società in favore della banca che ha emesso il prestito o dei titolari che hanno sottoscritto le obbligazioni.
3) Si possono appunto emettere azioni.
Quando una società emette azioni, sta vendendo una parte della società al pubblico esterno.
Il vantaggio dell’emissioni di azioni, è quello di raccogliere capitali senza dover risarcire chi le compra.
Lo svantaggio è che si rinuncia parzialmente, o in alcuni casi, pienamente del controllo e della proprietà societaria.
I profitti andranno spartiti con le persone che hanno acquistato titoli della vostra azienda (azionisti).
Gli azionisti della società, hanno a tutti gli effetti, voce in capitolo su come l’azienda è gestita, voce che può essere minoritaria o maggioritaria a seconda di quanto la società viene venduta attraverso l’offerta pubblica.


ESEMPIO QUOTAZIONE IN BORSA
Per rendere l'idea, una società che vende TV si quota in borsa.
Essa si quota in borsa perché vuole avere più soldi a disposizione per migliorare la qualità delle loro TV.
Mette in vendita delle azioni, e dai capitali acquisiti, fa degli investimenti per migliorare la qualità delle TV vendute.
Se nel mentre la vendita delle TV aumenta, crescono i profitti per la società e per gli investitori che hanno comprato le azioni di quella società, con un guadagno proporzionale al proprio capitale investito.
Se le vendite diminuiscono, c'è un deprezzamento.
Dal punto di vista pubblico, saremo noi ad acquistare azioni di una società nella speranza che questa farà bene, e che si arrivi a partecipare alla crescita dell’azienda attraverso gli aumenti di prezzo delle azioni che possediamo, ed il pagamento di quote di profitto attraverso quelli che vengono chiamati dividendi.
L’aspetto negativo del possedere titoli, è che l’eventuale profitto non è garantito e stabile come lo è per gli obbligazionisti, ma si partecipa per intero al rischio di poter fallire.
A livello legale va sottolineato che in caso di fallimento societario, gli azionisti, sono all’ultimo posto nella fila per ottenere un risarcimento (se ci sarà).


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