Douglas Engelbart (precursore di mouse, interfacce grafiche, finestre multiple, testo formattato, terminali virtuali e reti di computer) allo Stanford Research Institute (SRI) di Menlo Park costituì un laboratorio di ricerca denominato “Augmentation Research Center” (ARC).
Molte di queste idee, come vedremo, confluiranno nel computer Xerox Alto (distaccato da questo progetto comunque) nel 1973 (anticipando di una decina di anni sia Microsoft che Apple, contrariamente a quanto si crede).
Tornando ad Engelbart, il suo intento era quello di "incrementare" l’intelletto umano, mediante strumenti basati su computer che migliorassero la conoscenza dal punto percettivo e motorio, per meglio gestire i problemi connessi ad una sua ricerca.
Egli mise a punto moltissime innovazioni, che oggi fanno parte integrante dello standard dei computer moderni: le interfacce utente multifinestra, il mouse, la posta elettronica, la teleconferenza, e appunto l’ipermedia.
ON LINE SYSTEM
Il programma di ricerca di Engelbart culminò nel 1968 con la creazione di NLS (oN Line System), un sistema di navigazione (rete di computer) per quanto riguarda strutture ipertestuali di documenti.
Per facilitare l’uso di NLS, Engelbart utilizzò molte idee per le quali oggi viene ricordato, come l’interfaccia video multifinestra e il mouse.
Secondo la sua visione, NLS era un portale che permetteva ad un individuo l’accesso al laboratorio di conoscenza accresciuta (“Augmented Knowledge Workshop”).
In poche parole si trattava di un luogo virtuale dove egli conservava tutti i propri dati e strumenti intellettuali e culturali.
L’8 dicembre 1968, durante la FJCC (Fall Joint Computer Conference) Engelbart diede una spettacolare dimostrazione di NLS che fece scalpore, in quanto mostrò il sistema utilizzando tutte le innovazioni che aveva messo a punto, in un epoca in cui la maggior parte delle interazioni degli utenti con i computer erano tramite telescrivente.
Ogni computer del NLS comprendeva un monitor di grandi dimensioni, un mouse a tre bottoni e un dispositivo chiamato tastierino ad “accordi”.
Lo SRI fu inserito fra i primi nodi che avrebbero costituito la neonata rete ARPANET, e fin dal 1967 venne deciso che il suo laboratorio (ARC) avrebbe avuto la funzione di Network Information Center (NIC), ossia avrebbe dovuto costituire la “biblioteca” di ARPANET, dove tutti i documenti relativi avrebbero dovuto risiedere, e funzionare da centro di distribuzione della documentazione.
Nel 1969, il SDS 940 del suo laboratorio fu il secondo computer connesso alla rete, subito dopo la Università della California di Los Angeles (UCLA) dove era situato il Network Measurement Center.
Tutti i documenti relativi allo sviluppo della rete vennero memorizzati nel suo oN Line System, ed erano ovviamente consultabili via ARPAnet.
Fino verso la metà degli anni ’70, il suo laboratorio funzionò effettivamente come Network Information Center di ARPAnet.
LA DIFFICOLTA' NELL'UTILIZZO
Poco dopo comunque, nel 1971, gran parte dei ricercatori aveva cominciato a lasciarlo e gli sponsor a smettere di sovvenzionarlo.
NLS era molto potente, ma non particolarmente semplice da utilizzare.
Inoltre, nonostante l’utilizzo del mouse, non aveva un’interfaccia utente semplice, e richiedeva l’uso di codici mnemonici molto criptici.
Ciononostante, l’eredità dell’ARC continuò a vivere: molti dei ricercatori che si erano fatti le ossa all’ARC si ritrovarono poi allo Xerox PARC, trasferendo nel progetto che porterà alla creazione dello Xerox Alto gran parte delle idee sviluppate dal progetto di Engelbart.
Nel 1977 lo SRI vendette l’intero progetto alla Tymshare, una società di servizi di telecomunicazione.
Alcuni concetti "full-interaction" del NLS "vivono" anche nella tecnologia moderna, tra cui l'Hyperwords add-on di Mozilla Firefox.
Quanto ad Engelbart: morì all'età di 88 anni, nel 2013.
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