Dopo il nuovo scandalo privacy perpetrato da Wikileaks (Vault 7-Year Zero) e risalente probabilmente al periodo 2013-2016 (con i dispositivi che spiano gli utilizzatori), la reazione di alcune della aziende hi-tech colpite dagli Hacker della CIA non si è fatta attendere.
Si tratta di colossi quali Google, Microsoft, Apple a Samsung.
Tutti ovviamente esprimono preoccupazione ma assicurano come le ultime versioni siano sostanzialmente a prova di Hacker avendo risolto quasi tutte le vulnerabilità del passato.
Samsung riguardo le proprie Smart TV: "Siamo consapevoli e stiamo indagando. La protezione dei nostri clienti resta per noi la priorità delle priorità"
Secondo la BBC, la serie di televisioni F8000 dispone di un sistema di ingressi USB sviluppato in collaborazione con i servizi segreti britannici del Mi5.
Secondo Apple circa l'80% dei suoi utenti ha smartphone quasi inattaccabili, con l'ultima versione del sistema operativo iOs garantirebbe una privacy prossima al 100%.
I malware ideati dalla CIA hanno colpito anche i PC e i cellulari di Microsoft e Google: "Siamo consapevoli del report di Wikileaks e ne stiamo prendendo visione" si è difeso il colosso di Redmond.
Microsoft quindi assicura come i propri esperti stiano studiando il rapporto di Wikileaks per capire quali possano essere i problemi reali per il sistema operativo Windows.
Google invece ha commentato dicendo: "Avendo visionato i documenti, siamo sicuri che gli aggiornamenti di sicurezza e le protezioni di Chrome e Android siano già in grado di proteggere gli utenti da molte delle presunte vulnerabilità.
La nostra analisi sta andando avanti e introdurremmo ogni ulteriore protezione richiesta. Abbiamo sempre fatto della sicurezza la nostra priorità principale e continueremo ad investire sulla nostra difesa"
La World Wide Web Foundation, che porta avanti diverse campagne per la privacy degli utenti internet, ha chiamato in causa l’Amministrazione americana e ha dichiarato che “i governi dovrebbero salvaguardare la privacy digitale e la sicurezza dei propri cittadini, ma queste presunte azioni della CIA fanno l’esatto opposto”.
"utilizzare come arma prodotti tecnologici di uso quotidiano come le TV e gli smartphone, senza informare delle loro vulnerabilità chi li produce, è pericoloso e miope"
Nicholas Weaver, ricercatore all’International Computer Science Institute di Berkeley, ha scritto sul suo blog che "il lavoro della CIA consiste proprio in questo: raccogliere dati di Intelligence. Ovviamente hackera i sistemi e spia le persone: i contribuenti avrebbero una ragione per sentirsi derubati, in caso contrario. La vera notizia, qui è che qualcuno ha manomesso e compromesso l’area di sicurezza della CIA, trasmettendo informazioni al mondo che ora chiede chi, come e perché viene spiato".
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