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mercoledì 6 settembre 2017

La "Nuova" Foto Di Cydonia Fu Un Fotomontaggio Fatto Al Computer?

Dopo lo sbarco sulla luna, negli anni 70, furono inviate le prime sonde su Marte alla ricerca di vita.
Una delle strutture più controverse che venne fotografata fu Cydonia (sfinge/volto), ovvero una serie di strutture piramidali.
Le foto sembravano tutt'altro che naturali, in quanto troppo simmetriche, secondo i complottisti fu una opera d’insabbiamento messa in atto dalla NASA.
La NASA è stata accusata più volte di occultare e manipolare deliberatamente dati e informazioni, raccolti da anni, che proverebbero la natura artificiale di tali strutture e che presenterebbero sorprendenti analogie con alcuni siti archeologici sulla Terra.
Questa enigmatica formazione, fotografata dalla sonda Viking e raffigurante una sorta di gigantesco viso umano, destò notevole scalpore quando nel 1976 venne resa nota durante una conferenza stampa.
L'immagine scattata è questa:
L’ente spaziale minimizzò il tutto giustificandolo come un’illusione ottica, dovuta ad un gioco di luci ed ombre ma la NASA venne accusata di occultamento.
Accuse radicatesi negli anni 90, alla luce dei ripetuti  inspiegabili fallimenti di diverse missioni verso il Pianeta Rosso.
Missioni molto attese dagli stessi ricercatori, fautori dell’ipotesi artificiale delle strutture marziane, i quali auspicavano un’ulteriore osservazione dettagliata della regione di Cydonia, che mediante nuove e più sofisticate apparecchiature, avrebbe sancito, o meno, la reale presenza e natura del Volto e delle strutture piramidali ad esso vicine.


LA NUOVA MISSIONE
Nel 1996 furono inviate le missioni Pathfinder e Mars Global Surveyor (MGS), che nel 1998 iniziarono a trasmettere nuove immagini della superficie di Marte ed in particolare di Cydonia.
Nell’aprile di quell’anno il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA presentò un ingrandimento della zona del Volto di Cydonia ripresa dall’MGS.
L’immagine, divulgata attraverso i media internazionali, non aveva più alcuna relazione con il Volto delle precedenti immagini a bassa risoluzione riprese dal Viking (nulla di "alieno" vi appariva), al punto da venire soprannominata "Impronta".
Dunque, scattata attraverso una coltre di nubi e non del tutto chiara, tale nuova immagine venne fatta passare come la prova definitiva dell’inconsistenza dell’origine artificiale della "Sfinge".
La NASA pensava di aver chiuso definitivamente la questione: il "Volto" effettivamente era scomparso, a causa della maggiore risoluzione delle apparecchiature fotografiche dell’MGS.
L’orbiter Viking aveva una risoluzione spaziale molto minore di quella della camera HiRISE, inoltre usava una diversa geometria della luce, queste caratteristiche specialmente in bassa risoluzione hanno creato l'alone di mistero, ma la ”Mars Reconnaissance Orbiter” ha appurato che stiamo parlando di una normale collina alta 300 metri.
Il tutto sarebbe stato scaturito anche da un curioso fenomeno del nostro cervello chiamato pareidolia: l'illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale.
L'associazione si manifesta in special modo verso le figure e i volti umani, ed è quello che è successo con la faccia di Marte, ricondotta dal cervello umano ad un viso, con lineamenti a noi familiari.


UN FALSO GRAZIE ALLA COMPUTER GRAFICA?
Le polemiche secondo la NASA si sarebbero chiuse lì, in realtà non fu così.
Un ricercatore indipendente americano Ian Fleming (consulente NASA per lavori in simulazione computerizzata) del VGL (sito telematico specializzato nell’analisi di anomalie rilevate durante missioni spaziali USA) dichiarò di poter dimostrare che l’ingrandimento elaborato dal JPL era assolutamente un falso.
Secondo lui la NASA, avrebbe di proposito trasmesso un'immagine di pessima qualità per convincere l’opinione pubblica dell’infondatezza della questione.
Fleming disse che la NASA aveva utilizzato un metodo di elaborazione dell’immagine.
Il tutto tramite l’uso di un filtro ad alta banda (che trasmette tutte le frequenze al di sopra di una determinata frequenza limite e che attenua tutte le altre) con annesso un filtro per i rumori di fondo di Photoshop ed un filtro a rilievo.
Questi ultimi trovano impiego nella grafica computerizzata per effetti speciali, ma risultano estremamente ingannevoli una volta usati su immagini dove la realtà deve essere rappresentata il più fedelmente possibile.


I CONTI NON TORNANO
La falsificazione della foto MGS sembrerebbe palese, per via delle ombre anomale.
Secondo Fleming si tratterebbe di un altro oggetto o di un immagine ritoccata dalla NASA al computer (o addirittura creata al computer ex nova, ricavandola da quella originale).
Sarebbero stati usati filtri ad alta banda che lasciano passare solo determinate frequenze limite oltre una certa soglia, attenuando tutte le altre (ovvero le dimensioni ed altri particolari).
A ciò è stato aggiunto un filtro per i rumori di fondo (per eliminare particolari che non avrebbero potuto rimuovere) ed un filtro a rilievo (per aggiungere particolari inesistenti), entrambi utilizzati per effetti speciali.
Inoltre, pare che la foto originaria, abbia subito dei ritocchi di risoluzione (la ventilata 2048 x 9600 pixel sia diventata 1024 per 19.600 pixel).
Nel file trasmesso non venne introdotto alcun codice di controllo degli errori (a parte un "Parity Check") per questo motivo l'immagine presentava errori/anomalie di risoluzione (poi mediate tramite algoritmi di filtraggio che hanno ridotto le anomalie ma anche abbassato il contrasto).
Vennero utilizzati inoltre solo 76 tonalità di grigio e non le canoniche 256 con evidenti degradi di qualità e dei tre colori primari il verde fu sintetizzato utilizzando tonalità di rosso e blu.
L'immagine finale è stata poi deformata sino al 151,25% e non è stato utilizzato nessun algoritmo di compressione.
Infine pare che le coordinate geografiche fornite non corrispondessero a quelle scattate durante la foto originale del Viking I : la nuova immagine proveniva da una zona distante 16 km!
Fleming ha anche ribadito che le ombre non erano compatibili con le condizioni d'illuminazione e quindi derivavano da processi di filtraggio atti ad alterare l'immagine originaria.
La nuova foto era stata fatta con un banale computer e non realmente stata fotografata dal MGS?
Alle accurate analisi della ripresa del Mars Global Surveyor (condotte dal Dott. Mark Carlotto), specialista nell’elaborazione d’immagini risulta che l’oggetto in questione presenta un grado di simmetria troppo inusuale rispetto a formazioni rocciose naturali, pertanto, come sottolinea Fleming, il JPL ha divulgato la foto modificata con l’intento di ostacolare il progresso di ulteriori ricerche scientifiche sull’eventuale presenza di strutture artificiali sul suolo di Marte.


RAPPORTO BROOKING
Probabilmente una spiegazione di ciò è nel rapporto Brooking.
Il documento, commissionato dalla NASA nel 1958 anno di fondazione dell’ente, su volere del presidente Eisehnower venne reso noto al presidente del comitato della NASA per gli studi a lungo raggio nel 1960.

"La NASA è incaricata di rendere note alle agenzie direttamente implicate nella difesa nazionale le scoperte che hanno un valore o un significato militare. Le informazioni ottenute o sviluppate da questo ente nell’esercizio delle sue funzioni sancite da questo atto saranno suscettibili di eventuali pubbliche ispezioni tranne che nei seguenti casi: a) informazioni sulle quali la legge federale abbia autorizzato o richiesto il segreto, e b) informazioni tenute nascoste per proteggere la sicurezza nazionale"

Nel rapporto intitolato "Proposed Studies on the Implication of Peaceful Space Activities for Human Affairs" si rende noto che se la NASA dovesse scoprire prove di vita extraterrestre, sarebbe tenuta a esercitare uno stretto controllo su tale notizia per motivi di pubblica sicurezza. Alla base del programma, le seguenti considerazioni: "Società sicure del proprio posto nell’universo si sono disintegrate quando hanno dovuto unirsi a società più antiche non basate sulla famiglia, ma fondate su idee e modi di vita diversi"
La politica di occultamento, sulla presenza di forme di vita aliene o di relativi reperti, risalirebbe ad epoca antecedente alla costituzione della NASA.
Fra i documenti che esortavano ad una simile condotta, su auspicio dalle autorità governative, c’è il "Rapporto degli incontri del Comitato consuntivo scientifico sugli oggetti volanti non identificati indetti dai servizi segreti scientifici della CIA, dal 14 al 18 Gennaio 1953" nella cui conclusione si legge: "Il racconto ripetuto ed enfatizzato di questi fenomeni (incontri con UFO) sfocia, in questi tempi tormentati, in una minaccia per l’ordinato funzionamento degli organi deputati a proteggere la classe politica".
Nel 1992 il rappresentante del Congresso USA Howard Wolpe rilasciò importanti dichiarazioni inerenti il rinvenimento di un documento ufficiale intitolato "Suggestions for Anticipating Requests under Freedom of Information Act".
Wolpe scrisse all’ammiraglio Richard Truly e al capo della NASA quanto segue: "Questo documento NASA insegna agli impiegati governativi a:
1) riscrivere o persino distruggere documenti per "minimizzarne l’impatto negativo"
2) confondere documenti e testi in modo tale che il loro senso risulti "meno significativo"
3) perfezionarsi nel "migliorare i programmi di servizio computerizzati per eludere le varie richieste sotto il FOIA"

Sia ben chiaro che colui che scrive  qui è ben lungi dall'essere un complottista che crede alle scie chimiche e a complotti vari ma questa storia appare quantomeno curiosa.
Ovviamente il presente articolo non vuole dimostrare che Cydonia sia sicuramente una struttura artificiale, quanto il fatto che la seconda foto diffusa dalla NASA a fine anni 90 molto probabilmente sia stata ritoccata/fatta al computer.
I motivi ovviamente rimarranno ignoti.


LINK UTILI
In passato c'è anche chi si è dilettato a modificare questa foto con Photoshop, per dimostrare quanto sia stato facile il lavoro di manipolazione fatto al computer.
Per saperne di più, vi rimango agli appositi link (queste pagine sono state ormai rimosse da Internet, ecco perchè le linko da archive.org):
The Politics Of Science And JPL's "Catbox" Enhancement Of The Face On Mars
How To Make A Catbox
The MGS Face Image in a Different Light

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