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lunedì 14 gennaio 2019

Arriva Il Primo Film Interattivo: Bandersnatch (Black Mirror)

"Il trucco non sta nell'offrire al giocatore tutte le scelte possibili, ma nel dargli l’illusione di averle"

Da circa 2 settimane non si fa altro che parlare di Bandersnatch, un film interattivo su Netflix che fa parte della serie Black Mirror, che parla delle brutte pieghe che può prendere la tecnologia.
L'autore del film è il britannico Charlie Brooker (che aveva in mente qualcosa del genere già sul film PlayTest, guardandolo 2 volte, il finale sarebbe cambiato poi non se ne fece più niente).
L’attore protagonista è Fionn Whitehead, già protagonista di Dunkirk. La particolarità del film è che è lo spettatore a decidere come si sviluppa la trama: più o meno ogni cinque minuti, gli viene proposta una scelta da compiere.
Esso fa parte di una serie di successo, di cui finora erano usciti 19 episodi. Bandersnatch comprende decine di scelte da fare e almeno cinque diversi finali. A seconda delle scelte fatte la storia può finire in 40 minuti o in circa due ore. E per guardare in fila tutte le scene di ogni possibile trama del film ci vorrebbero quasi tre ore.
Il film è ambientato nel 1984 e il protagonista, Stefan Butler, è un giovane programmatore che dopo essersi appassionato a un libro (uno di quelli “a bivi”, dove il lettore può scegliere come far proseguire la storia) decide di crearne una versione in videogioco. Ci saranno ovviamente degli ostacoli, sia perché la tecnologia per sviluppare un gioco del genere è ancora molto rudimentale, sia perché Stefan ha un passato complicato apparentemente intrecciato alla trama del libro. Dopo settimane in cui lavora al videogioco, Stefan impazzisce e fatica a capire cosa sia vero e cosa no.
I finali sono molti e diversissimi fra loro.
La prima scelta a cui ci si trova di fronte riguarda quali cereali mangiare a colazione; poi ne arrivano di molto più determinanti per la vita di Stefan e di chi gli sta attorno, e quindi per la trama. Tutte le scelte sono binarie, e per scegliere tra un’opzione o l’altra c’è qualche secondo di tempo. Se non si sceglie niente la storia prosegue comunque, scegliendo al posto dello spettatore.
Se si fanno scelte che portano a un certo finale, viene data allo spettatore (e al protagonista) la possibilità di tornare indietro e fare scelte diverse, per vedere cos’altro può succedere.
In certi casi capita che gli stessi personaggi di Bandersnatch facciano riferimenti diretti alle scelte.
Del tipo "non ci siamo già visti da qualche parte?".
Per il resto, il tema delle scelte e delle alternative è presente in tutto il film.
Netflix ovviamente ha dovuto predisporre la sua piattaforma alla visione di una storia aperta.
L’ostacolo principale per realizzare Bandersnatch aveva a che fare con il caricamento delle scene.
Per far funzionare tutto in modo fluido, senza lentezze o caricamenti, bisognava scaricare di volta in volta scene diverse, per preparare il programma a ogni eventuale scelta dello spettatore.
A questo proposito, il critico David Streitfeld ha scritto sul New York Times: "Guardando l’episodio è facile capire come l’interattività potrebbe essere il prossimo passo dell’intrattenimento".
Per Netflix sarà infatti molto interessante raccogliere informazioni su cosa sceglierebbero in certe situazioni i suoi spettatori, e calibrare ancora meglio i propri prodotti.
Curiosamente negli anni 80 si parlò davvero della futura uscita di un atteso gioco intitolato Bandersnatch: la società che ci aveva lavorato fallì e il gioco, che sarebbe dovuto uscire nel 1984, non uscì mai. La seconda è che uno dei giochi che si vede in Bandersnatch è invece davvero disponibile su un sito creato da Netflix, solo che per giocarci serve un emulatore.
Per onor di cronaca, sottolineo che una casa editrice ha fatto causa alla produzione del film per violazione di copyright.
Infatti, come detto, la storia di Bandersnatch si sviluppa a bivi, in cui lo spettatore può scegliere quale percorso intraprendere, esattamente come in quei librogame "Choose your own adventure" (letteralmente "scegli il tuo destino").
La società editoriale Chooseco ha fatto causa alla piattaforma di streaming proprio per l’utilizzo di questa espressione, sostenendo di detenerne il copyright dagli anni 80 e di aver pubblicato da allora oltre 260 milioni di volumi di questo tipo.

"Chooseco e Netflix hanno intrapreso estese trattative negli ultimi anni ma non è mai stata concessa una licenza. Almeno in un’occasione Chooseco ha inviato una diffida chiedendo di smettere di utilizzare l’espressione Choose your own adventure"

La casa editrice ha chiesto un risarcimento danni per 25 milioni di dollari, anche se Netflix, probabilmente si appellerà all’uso descrittivo della frase stessa.


IL FILM E' DAVVERO COSI' INTERATTIVO?
All’interno di questo film, in una scena viene mostrato il poster, Ubik di Philip K. Dick.
Ma c’è anche Pac-man, che diventa un po’ la metafora di Bandersnatch.
Le scelte che lo spettatore è chiamato a prendere sono piuttosto limitate, e la struttura è basata sull’alternatività: o fai una cosa o ne fai un’altra. Ci sono diversi finali, in cui ogni volta viene ribaltata la prospettiva della storia: in uno c’è un filo diretto tra protagonista e spettatore, in un altro non vediamo mai la conclusione del videogioco che Stefan sta sviluppando, in altri il gioco viene completato (con risultati mediocri, buoni, ottimi a seconda delle azioni intraprese).
Da una parte, Bandersnatch risulta piuttosto appassionante perché ci invita ad andare avanti, a ritornare sulle nostre scelte, a provare tutte le alternative finché non "completiamo" la storia (e non possiamo più tornare indietro). Possiamo vivere un’esperienza di 70 minuti almeno o anche di 90, e il totale del girato, pare, si aggira intorno alle cinque ore. Ci sono molti elementi fantasy e molti elementi sci-fi. E, come abbiamo già detto, anche molte citazioni: letteratura, film, giochi.

"Hanno l’illusione di avere il controllo ma in realtà sono io a decidere il finale"

Quando procediamo, arriviamo dunque a un punto in cui o torniamo indietro e prendiamo una scelta differente oppure il film è finito.
Alcune scelte sono forzate, anche se poi ci sono altre ramificazioni che hanno influenze più o meno evidenti sulla storia.
Si tratta comunque di un esperimento innovativo quindi assolutamente da vedere.

1 commento:

  1. Serie eccellenti, puoi vederti qui https://www.filmaltadefinizione.net/ Mi piace, puoi guardare tutto senza problemi e gratuitamente, che mi piace molto il sito

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