Pare che Alexa, l’assistente intelligente di Amazon, inizialmente avesse diversi problemi ad affrontare argomenti quando veniva nominata la CIA (Central Intelligence Agency) ovvero l'agenzia di spionaggio americana.
Le domande che facevano andare in tilt l'apparecchio erano: "Alexa tu lavori con la CIA?" oppure "Alexa tu sei connessa con la CIA?".
Alexa, invece di rispondere, si spegneva.
O in base alla domanda inerente la CIA rispondeva dicendo "sto avendo problemi".
Secondo Amazon si trattava semplicemente di un bug, oggi Alexa risponde "no, lavoro per Amazon".
Curiosamente anche Google Home andava completamente nel pallone quando si affrontava eventuali collegamenti con la CIA (rispondendo "devo ammettere...non sono sicuro").
Problemi legati alla privacy comunque, non sono del tutto campati in aria.
Basti dire che lo stesso gruppo Amazon è stato costretto a fare i conti con bug e casi di hackeraggio.
Ad avere sollevato i timori è quanto successe a una coppia americana, la cui conversazione privata venne registrata da Echo (lo speaker intelligente del gruppo) e poi inviata a uno persona a caso presente tra i loro contatti.
"Amazon prende molto seriamente la privacy. Abbiamo indagato su quanto successo e determinato che questo è stato un episodio molto raro. Stiamo facendo in modo che un incidente così non si ripeta in futuro"
Il contatto aveva appunto ricevuto la conversazione effettuate dai due e poi messo in guardia la coppia americana, dicendo loro che erano stati hackerati. Incredule, le due persone inconsapevolmente spiate da Alexa hanno ascoltato i file e confermato quanto successo. A quel punto la coppia ha contattato Amazon.
Ad un'emittente, il colosso ha spiegato che Echo si è attivato per via di una parola nella conversazione sullo sfondo che è suonata come 'Alexa' (il comando che serve per iniziare a dare comandi allo speaker). A quel punto, la conversazione che ne è seguita è stata sentita come una richiesta 'invia il messaggio'". Successivamente "la conversazione sullo sfondo è stata interpretata come un nome nell'elenco dei contatti dei clienti. A quel punto Alexa ha chiesto espressamente '[nome del contatto], giusto?'".
Stando ad Amazon, Alexa ha di conseguenza interpretato la conversazione successiva come "giusto" in risposta alla domanda fatta dall'assistente vocale per accertarsi di avere capito il tipo di comando che però nessuno aveva pronunciato.
"Per quanto improbabile questa serie di eventi sia, stiamo valutando le opzioni per rendere questo caso ancora meno probabile"
Ad ogni modo Alexa offre migliaia di funzioni ed al di là di queste dicerie rimane un grande dispositivo.
Per comprarlo: Echo Dot (3ª generazione) oppure Echo Plus (2ª generazione) con Hub integrato.
Se preferite con lo schermo: Echo Show 5 con schermo compatto e intelligente.
Per tutte le funzioni di Alexa e per creare una casa intelligente: Come Creare Una Casa Intelligente Con Pochi Euro: Alexa ed Amazon Smart Plug
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