Nelle sale giochi degli anni 80 e 90, i Cabinet (Arcade) ebbero grande successo, soprattutto quelli da corsa ed arcade. Uscito nel 1962 Spacewar è considerato dagli esperti e dagli storici dei videogiochi per essere il primo videogioco della storia, dato che era il primo gioco elettronico originale non basato su un gioco da tavolo esistente. La sua trama è molto semplice rispetto ai giochi moderni: in Spacewar si snodano due astronavi una contro l’altra, entrambi in orbita con una stella centrale.
Pong uscito nel 1972 non è stato il primo gioco arcade, ma è stato il primo a raggiungere una certa popolarità. Poco dopo il rilascio del primo cabinet di Pong, migliaia di altre unità sono state vendute in tutto il mondo con giovani e adulti in fila per giocare e godersi l’esperienza futuristica Pong, offerto nei primi anni ’70. La versione "home" è arrivata solo qualche anno dopo.
Fine anni 70, le sale giochi sono invase da giochi arcade con tematica alieni, su tutti Space Invaders uscito nel 1978 (lo scopo era distruggere gli alieni che si avvicinavano alla terra).
Altro gioco di grande successo è stato Asteroids (Atari, 1979) con spazio toroidale (cioè uscendo dallo schermo a destra, ci si ritrova a sinistra), dove lo scopo era distruggere le navicelle spaziali avversarie.
Sempre su questa falsa riga: Defender del 1981. Pac-Man del 1980 è stato un punto di riferimento nella storia dei videogiochi e probabilmente il gioco arcade più di successo di tutti i tempi.
Questo videogioco è riuscito a generare un incasso enorme di ben 2,5 miliardi di dollari nei primi 10 anni della sua uscita. Quattro anni, precisamente nel 1984, è uscito un altro super classico: Tetris.
Si tratta del videogioco più venduto nella storia, con un incredibile mezzo miliardo di copie vendute in formato fisico e download. Il suo nome è stato addirittura preso in prestito dal campo della psichiatria per descrivere un disordine mentale relativo al comportamento compulsivo e ai pensieri ossessivi conosciuti come "Effetto Tetris". Gran Trak 10 dell'Atari (1974) fu il primo gioco a visuale dall’alto che forniva ai giocatori un vero volante e un pedale di accelerazione. Poi fu la volta di Sprint 2 (Atari, 1976) con un’immagine in bianco e nero e due volanti per giocare in coppia.
Il cabinato di Sprint 8 (Atari, 1977) era a schermo orizzontale e non più verticale, 8 volanti e automobili con colori diversi. Il gioco simultaneo a quattro player continuò anche con giochi quali Dirt Fox (Namco, 1989), Ground Effects (Taito, 1992) che inserì anche dei sedili con vibrazioni e Hot Rod (Sega, 1990) con schermo orizzontale a 256 colori. L’idea di guida in soggettiva con vista in prima persona fu del gioco Night Driver (Atari, 1973), che pur offrendo una grafica minimale e in bianco e nero, forniva un volante, un pedale d’accelerazione e un cambio di marce.
Idea ripresa poi in Midnight Run: Road Fighter 2 (Konami, 1995) dal manga giapponese Wangan Midnight. Un'altra serie di grande successo fu quella di Pole Position (Namco, 1982) e Pole Position 2 (Namco, 1983) che forniva un’esperienza della guida di una monoposto da Formula 1 (sia in piedi che da seduto) riproponendo manubrio, pedale e cambio per le marce, in uno schermo a 128 colori.
Anche Outrun (Sega AM2, 1986) in versione in piedi e quella indimenticabile seduta, con il suo manubrio a vibrazione ogni qualvolta si usciva di strada. E poi il secondo titolo, HangOn (Sega AM2, 1985) in grafica raster con l’incredibile risoluzione di 320×224 pixels, 6144 colori e una vera postazione da moto da corsa, sensibile ai movimenti laterali e alle frenate date dal manubrio.
Harley-Davidson & L.A. Riders (Sega Wow, 1987) permetteva di cavalcare una riproduzione di una Harley-Davidson, Moto Franzy (Atari, 1992) una moto enduro, invece PaperBoy (Atari, 1988) una bici e uno scooter porta-pizza in Radikal Bikers (Galeco, Bit Managers, 1998) in cui bisognava zigzagare tra il traffico di una Roma affollata. Come gioco di Rally, si può citare l'ottimo Sega Rally Championship (1994). Particolare anche Pirate Ship (Konami, 1995), in cui al posto di un volante, ci si ritrovava a pilotare una nave pirata con un vero timone. A livello calcistico si ricordi Virtua Striker uscito nel 1994.
Come picchiaduro, Street Fighter II uscito nel 1991 è considerato il più iconico gioco di combattimento di tutti i tempi, con milioni di giocatori in tutto il mondo. Questo giocò rilanciò l’industria arcade nei primi anni ’90. Su questa scia, la Midway, immette sul mercato Mortal Kombat nel 1992 che introduce qualche novità tra cui le controverse "fatality".
Altro picchiaduro Black Tiger (1987), Splatterhouse (1988), Vendetta (1991), Killer Instinct (1994), Alien v Predator (1994), Virtual Fighter 2 (1994), The King Of Fighters (1996)
Come sparatutto si può citare Metal Slug del 1996, come titolo di basket NBA Jam (1993).
Altri giochi di grande successo sono stati: Frogger (1981), Lady Bug (1981), Burger Time (1982) Track And Field (1983), Impossibile Mission (1984), Bubble Bobble (1986), Rastan Saga (1987), Super Contra (1988), Ghouls N'Ghosts (1988), SimCity (1989), Snow Bros (1990), Sunset Riders (1991), Streets Of Rage (1991), Cadillacs And Dinosaurs (1993), Air Gillet (1996) e Crazy Taxi (1999).
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