Visualizzazioni Totali

TRA I PRIMI IN ITALIA A PARLARE DI BITCOIN (DAL 2012!): PER ESSERE SEMPRE AGGIORNATI SULLE NOVITA' TECNOLOGICHE DEL WEB SEGUITE LA PAGINA FACEBOOK (LINK A SINISTRA)

martedì 17 maggio 2016

La Prima Comunità Virtuale Di Tutti I Tempi: The Well (1985)

The Well (Whole Earth Lectronic Link) fu una delle primissime, se non la prima, comunità virtuale di tutti i tempi.
Nacque nel 1985 grazie alla rivista “Whole Heart Review”, espressione dei gusti e delle idee della California post-hippy.
Ideata da Brand e Brilliant divenne in breve tempo uno dei templi della controcultura digitale di allora, punto di riferimento per ogni discorso sulla libertà di espressione nel cyberspazio.
La comunità è attiva ancora oggi, anche se ovviamente i bei tempi sono passati.
Tutte le comunità hanno un loro ciclo di vita e superata una certa soglia tendono progressivamente a spegnersi.
Ci sono delle zone che temporaneamente aggregano esperienze rivoluzionarie e poi si dissolvono, per fare posto ad altre.
The Well si sviluppò intorno alla tecnologia del BBS, ovvero il sistema a bacheca antesignano nei forum e dei blog, che permetteva lo scambio di messaggi di varia natura fra computer ed era alla base dei gruppi di discussione collettiva in ambito accademico e culturale.
I BBS furono laboratori di sperimentazione delle controculture digitali degli anni ’80.
Crescono dal basso, si propagano spontaneamente e sono difficili da sradicare.
Secondo Rheingold quando due o più individui comunicano attraverso la mediazione di computer si registrano al tempo stesso una perdita e un guadagno, rispetto alla comunicazione cosiddetta in presenza o senza mediazione (cioè della vita reale).
È su questa perdita e su questo guadagno che occorre riflettere, se si vogliono comprendere le dinamiche che regolano le esperienze sociali in rete.
Il guadagno principale della comunità virtuale, secondo Rheingold, consiste nell’abbattimento delle barriere socio-culturali: parlare attraverso computer ci aiuta a ridurre la distanza comunicativa e quindi agevola la condivisione di interessi comuni.
Nella comunità fisica, viceversa, è più probabile che gli interessi comuni subiscano il peso delle distanze sociali e culturali.
In altri termini, una comunità virtuale valorizza ciò che in comune hanno i suoi membri e relega sullo sfondo ciò che li differenzia.
Inoltre una discussione fra dieci o cento individui è cosa diversa, nelle sue dinamiche e nei suoi esiti, rispetto a una discussione fra centinaia di migliaia di individui.
Le comunità virtuali sono "così come sono" perché includono un numero elevatissimo di individui che comunicano fra loro.
C'erano molte persone e tutte diverse tra loro: per lo più intellettuali, che non a caso adesso sono alla guida delle più importanti riviste o gruppi di tendenza on line.
Gente libera che non si sottometteva alle regole o convinta che quelle regole andassero cambiate, gente molto legata agli ideali degli anni 60.
Sino a qualche anno fa conteneva ancora diverse migliaia d'iscritti al portale.
È conosciuta soprattutto per il suo forum, ma fornisce anche un servizio mail, shell account e pagine web.
La trovate qui: Well

Nessun commento:

Posta un commento