Un altro colosso di elettronica d’altri tempi ha pensato di scommettere sull’effetto nostalgia.
Bandai prova a rilanciare il vecchio Tamagotchi originale, senza impasti di modernità e senza aggiunte next generation.
L’azienda ha rilanciato il classico Tamagotchi per celebrare il suo ventesimo anniversario, se si conta la release originale nel maggio 1997, anche se in Giappone il prodotto era già disponibile dal novembre del 1996.
Ma sostanzialmente di cosa si tratta? L'obiettivo del gioco è quello di prendersi cura sin dalla nascita di una specie chiamata Tamagotchi.
Dargli il necessario per farlo crescere, farlo vivere il più a lungo possibile, accendere/spegnere la luce, ripulire i suoi bisogni, controllarne l'età, peso, felicita, disciplina (sgridandolo, se necessario), farlo giocare e curarlo in caso di malattia.
Il giocatore, tramite tre tasti (A, B e C), interagisce con il Tamagotchi e può svolgere tutte queste attività.
Dopo varie riedizioni moderne, esperimenti digitali, nuove funzionalità e varianti a colori, il prossimo Tamagotchi tornerà sul mercato nel più classico stile pixel in bianco e nero, con i sei personaggi originali.
L’unico vero cambiamento consiste nella dimensione: le piccole uova, infatti, sono grandi la metà degli originali.
Ad oggi, l'oggetto, è stato ufficializzato solo per il Giappone, dove costa circa 17 euro al cambio.
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