A livello di monetizzazione, YouTube ha introdotto diverse novità per i propri partner: i creatori di video non saranno più in grado di chiedere l'affiliazione finché non raggiungeranno almeno le 10.000 visualizzazioni complessive sul loro canale.
YouTube ritiene che tramite questa soglia sarà raccogliere, grazie a Google, informazioni sufficienti su un canale per sapere se i contenuti sono propri (originali) e soprattutto legali.
Come si evince, raggiunta questa soglia e se accettati da YouTube, cominceranno a comparire gli annunci.
Ariel Bardin, VP del Product Management di YouTube: "In poche settimane, aggiungeremo anche un processo di revisione per i nuovi creatori che chiedono di entrare a far parte del Programma Partner di YouTube. Quando un utente raggiunge 10 mila visualizzazioni complessive sul suo canale, esamineremo la sua attività rispetto alle nostre politiche"
Oltre a garantire la correttezza dei contenuti questo provvedimento offrirà anche maggior sicurezza a tutte le aziende che investono decine di migliaia di euro per pubblicizzare i loro prodotti sui video di YouTube, escludendo così canali che potrebbero arrecare un danno di immagine.
Il problema è nato in questi giorni, quando alcune famose testate (Times e il Wall Street Journal) hanno fatto notare come le pubblicità di alcune delle aziende più famose campeggino anche all’inizio di video dai contenuti “volgari e pericolosi”.
Ovvero produzioni dai toni eccessivamente volgari o addirittura razzisti.
Contenuti che, secondo i due giornali, finirebbero per affossare l’immagine dei rispettivi sponsor.
Molte grosse aziende, come Pepsi e Starbucks hanno già concordato: essere avvicinati ad alcune di queste figure è pericoloso e, per questo motivo, hanno deciso di abbandonare YouTube.
Ora, chiunque militava sotto una di queste aziende si è ritrovato a non poter più monetizzare sui propri contenuti.
Anche Pewdiepie (lo Youtuber con più iscritti al mondo), sta vivendo momenti particolarmente difficili.
Prima accusato di razzismo e costretto a chiudere lo show stanziato da YouTube, ora si ritrova senza la sua primaria fonte di guadagno. Come lui, così tanti altri.
Lo stesso youtube svedese ha poi dichiarato: "Quanti video ci sono su Youtube? 9 miliardi? E le aziende hanno paura di soli 4 o 5 video?. Concordo, è un problema grave, ma davvero tutti gli Youtuber devono essere penalizzati da cinque razzisti?”
Alla fine, Pewdiepie ha confermato di aver già iniziato i preparativi per spostarsi su Twitch, dove inaugurerà una nuova serie settimanale.
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