Sgominato un complesso sistema di bagarinaggio online messo in piedi da sette persone denunciate dai Carabinieri di Carpi nelle settimane scorse.
Il gruppo, cui è contestata l'associazione a delinquere, avrebbe pagato centinaia di euro (150/200 euro) a pensionati in crisi economica affinché aprissero conti Postepay dove, poi, i truffatori facevano confluire il ricavato di biglietti per i concerti, venduti nel Deep Web.
Le indagini sono partite quando un 30enne di Carpi ha presentato la terza denuncia per smarrimento di una sim telefonica nel giro di poco tempo.
Comportamento sospetto, attuato spesso da chi non vuole essere controllato.
Tutto ciò per cambiare numero telefonico ogni volta.
I Carabinieri hanno monitorato la situazione per 7 lunghi mesi, scoprendo un flusso di denaro per quasi 20mila euro, ma si suppone che le cifre finite sui conti intestati ad anziani siano state, nel tempo, ben più alte.
I 7 provenivano dalla provincia di Reggio Emilia (3), Carpi (1), Modena (1) e dalla città di Bari (2).
Gli indagati mettevano in scena vere e proprie truffe, con annunci trappole a fronte dei quali non avveniva mai la consegna dei biglietti per gli eventi.
I biglietti sono stati venduti in Spagna, Portogallo, Germania ed Andorra.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura distrettuale di Bologna.
Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata alla frode informatica e al riciclaggio.
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