Anche se è una tecnologia abbastanza vecchia (seppur migliorata con il passare degli anni), nel 2006 sono iniziati i primi veri e propri studi inerenti immagini tridimensionali a mezz’aria, sino ad arrivare ai primi veri e propri ologrammi.
La fotografia, al contrario dell'ologramma, ci fornisce solamente riproduzioni 2D della realtà (tutto ciò grazie alla luce riflessa).
Sostanzialmente l'ologramma riesce a rappresentare anche la terza dimensione, infatti l'immagine si muove insieme al supporto creando un effetto molto affascinante.
L'ologramma riesce a rappresentare la profondità che le classiche foto spesso non riescono a riprodurre.
L'invenzione dell'ologramma risale al 1947 per opera di Dennis Gabor.
L'ologramma si diffonde con la nascita del Laser che gli fornisce la luce migliore.
Dicevamo del 2006 e ricordiamo ad esempio Real 3D Images che fu tra le prime tecnologie a sviluppare una vera immagine 3D senza dover ricorrere alla disparità binocolare dell’occhio umano, in sintesi il processo sfruttato nella generazione delle immagini tridimensionali stereoscopiche, ma sfruttando il fenomeno di emissione di plasma nelle vicinanze di un punto dove viene concentrato un raggio Laser.
Con il passare del tempo si è passati dalla creazione di semplici vettori di punti, alla realizzazione di vere e proprie immagini 3D formate da migliaia di punti colorati.
COME SI CREANO GLI OLOGRAMMI?
Se inviamo su una pellicola olografica un fascio di luce Laser e contemporaneamente illuminiamo anche l'oggetto, quando questo verrà riflesso su di essa, le interferenze tra i due Laser genereranno l'effetto 3D.
Per creare un'ologramma avremo bisogno di un raggio Laser uniforme e diffuso e scegliere un piano stabile ed isolato da suolo per evitare vibrazioni indesiderate.
Inoltre il supporto deve essere sufficientemente grande da contenere l'oggetto da olografare.
CREAZIONE DI OLOGRAMMI
Come primo step vanno spente tutte le luce perchè nessuna luce esterna/diretta deve arrivare al sistema.
Possiamo porre un diodo Laser a circa 30 cm dall'oggetto da rappresentare nell'ologramma, va messo in piedi, ad esempio fissandolo al supporto.
La luce del Laser deve investire totalmente l'oggetto scelto per creare un'ologramma.
Abbiamo anche bisogno di un qualcosa che fa da schermo, simile all'otturatore della macchina fotografica (un quaderno/libro/tavola ad esempio).
Questo schermo, abbastanza ampio, impedisce alla luce del Laser di raggiungere l'oggetto. Rivolgendoci verso la zona più scura della stanza scelta per creare l'ologramma, preleviamo dal contenitore una pellicola olografica.
Posizioniamolo in piedi contro l'oggetto verificando che sia nella giusta posizione e stabile.
In seguito solleviamo con cautela il libro di circa 2 cm dal piano.
Facciamo in modo che la pellicola olografica non venga toccata dalla luce del Laser.
Aspettiamo qualche istante cercando di evitare ogni possibile vibrazioni, altrimenti l'esperimento fallirà.
Poi solleviamo del tutto il libro.
Ora esponiamo la superficie olografica e l'oggetto alla luce del laser per 10 secondi.
Fatto ciò ricollochiamo lo schermo al suo posto impedendo il passaggio della luce del Laser.
Bisogna creare anche il liquido di sviluppo e quello di decolorazione.
Per creare questi liquidi possiamo utilizzare dei kit pronti oppure chiedere aiuto ad un fotografo.
Dobbiamo procurarci una piccola quantità di polveri fotochimiche secche ed una bottiglia d'acqua distillata.
Immergiamo la pellicola olografica nella soluzione di sviluppo.
Agitiamola un po' per 30 secondi.
Poi laviamola in una bacinella d'acqua naturale per 30 secondi.
Successivamente immergiamola e agitiamola nel liquido di decolorazione per altri 20-30 secondi.
Infine sciacquiamola di nuovo nell'acqua per 30 secondi.
Tiriamola fuori e asciughiamola con un phon.
Teniamolo ad una distanza di almeno 30 cm dalla pellicola.
La pellicola dell'ologramma deve essere disposta in posizione verticale durante l'asciugatura.
Appena l'ologramma si asciuga l'immagine sarà visibile.
Basterà posizionare un fascio di luce con la medesima angolazione del Laser usato per creare l'ologramma ed otterremo appunto un'immagine/foto in 3D.
Per altre info: Trasformare un vecchio smartphone in un proiettore di ologrammi in 3D
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