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sabato 2 febbraio 2019

Come Nasce Il Nome Di Google? Googol ed Altri Numeri Matematici Abnormi

L'etimologia dietro il nome di Google è molto antica e risale casualmente ad una conversazione avvenuta nel 1920 tra il matematico americano Edward Kasner e suo nipote Milton Sirotta.
Secondo il matematico sarebbe stato molto utile trovare il nome per indicare un numero molto grande 10 elevato alla 100 (ovvero 1 seguito da 100 zeri), per differenziarlo da "infinito".
Il piccolo Milton, che aveva 9 anni, suggerì la parola "googol" e tale termine apparve per la prima volta nel libro del matematico statunitense, "Matematica e immaginazione", per illustrare appunto la differenza tra un numero enorme e l'infinito.

Un googol indica questo numero:
10 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000

Esso è grossomodo pari a 70 fattoriale (70!).
Contando tutte le particelle dell'universo non si raggiungerebbe un miliardesimo di miliardesimo di googol.
Circa 80 anni dopo, i fondatori di Google (Larry Page e Sergey Brin), consapevoli del fatto che un motore di ricerca avrebbe certamente lavorato con grandi numeri, ebbero l'idea di registrare il loro dominio come "googol"; ma digitarono per errore "Google", tuttavia dopo aver scoperto che il dominio era ancora libero, decisero di non modificare il nome.
Dal 2009, Google ha assegnato ai suoi server il dominio "1e100.net", la notazione scientifica per 1 googol, al fine di fornire un singolo dominio per identificare i propri server.
Carl Sagan ha sottolineato che il numero totale di particelle elementari nell'universo è di circa 10 elevato alla 80 (numero di Eddington ) e che se l'intero universo fosse pieno di neutroni in modo tale che non ci fosse il vuoto, sarebbe rappresentato da un numero pari a 10 alla 128.
Il tempo di decadimento per un buco nero supermassiccio (circa 10 alla 11 masse solari) dovuto alla radiazione di Hawking è dell'ordine di 10 alla 100 anni.
In altre parole, la morte termica di un universo in espansione è rappresentata da un googol.


NUMERI PIU' GRANDI DEL GOOGOL
Contrariamente a quello che si potrebbe credere esistono numeri decisamente più grandi quali il
"googolplex".
Un googolplex è un numero intero esprimibile come 10 elevato ad un googol.
Cioè 1 seguito da 10 miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di zeri.
Il googolplex fu introdotto da Edward Kasner, che aveva precedentemente definito il googol, ed è uno dei numeri più grandi a cui si sia dato un nome.
Come abbiamo visto è relativamente semplice scrivere in notazione decimale un googol, non sarebbe materialmente possibile fare lo stesso col googolplex, neanche se ogni singola particella dell'universo fosse convertita in carta e inchiostro o memoria magnetica.
Ammettendo che fosse comunque possibile salvare l'elenco delle cifre che compongono un googolplex, anche il più potente computer oggi disponibile necessiterebbe di circa 3 per 10 alla 85 anni per farlo.
Un tipico libro può contenere circa 10 alla 6 zeri (circa 400 pagine con 50 righe per pagina e 50 zeri per linea). Pertanto, per rappresentare questo numero occorrerebbero 10 alla 94 di questi libri.
Se ogni libro avesse una massa di 100 grammi, tutti insieme avrebbero una massa totale di 10 alla 93 kg. In confronto, la Terra ha una massa di 5,9 per 10 alla 24 kg, invece la massa della Via Lattea è stimato essere di 2,5 per 10 alla 42 kg.
Nel mondo reale questi numeri non hanno alcuna utilità (non essendo confrontabili con alcunchè), tuttavia per analizzare stati quantici e buchi neri, il fisico Page scrive che "per determinare sperimentalmente se le informazioni siano perse o meno dai buchi neri hanno una loro utilità".
In un articolo separato, Page mostra che il numero di stati di un buco nero con una massa approssimativamente equivalente alla Galassia di Andromeda è nell'intervallo di un googolplex. 
Scrivere il numero richiederebbe molto tempo: se una persona può scrivere due cifre al secondo, scrivere un googolplex richiederebbe circa 1,51 per 10 alla 92 anni, ovvero circa 1,1 per 10 alla 82 volte l' età dell'universo.
10 alla 97 è invece la stima delle particelle elementari esistenti nell'universo visibile (esclusa la materia oscura), comprendenti anche fotoni ed altre particelle senza massa.
Ancora più grande è il "googolplexian" che rappresenta 10 elevato al googolplex.
Altro numero degno di menzione è il "megistone", il suo ordine di grandezza potrebbe essere comparabile al numero di elettroni che esistono dall'inizio del tempo dell'universo (nell'arco quindi di oltre 14 miliardi di anni).
Per finire, il numero più grande conosciuto, è il "Graham", così chiamato in onore di Ronald Graham, che lo usò in una dimostrazione matematica.
Ancor più che nei casi precedenti, qui una sua rappresentazione matematica (e descrittiva) completa è scientificamente impossibile in quanto, anche ipotizzando di essere in grado di immagazzinare un bit in un singolo volume di Planck, lo spazio necessario per immagazzinare tale numero sarebbe enormemente superiore a quello dell'intero universo conosciuto. 
Cioè un ipotetico computer grande quanto l'intero universo e sofisticato ai massimi livelli potrebbe calcolare solo una minuscola parte di questo numero. Tuttavia, nel caso del numero di Graham, lo stesso limite si ripresenta qualora volessimo esprimere la quantità di cifre presenti nel numero (ad esempio il numero 10000 contiene 5 cifre. Con il numero di Graham non è possibile indicare nemmeno le cifre di cui è composto perchè non basterebbe l'intero universo per far ciò) o finanche la quantità di cifre della quantità di cifre presenti.
Tuttavia le ultime 500 cifre del numero sono calcolabili mediante un algoritmo, in particolare le ultime 12 sono: 262464195387.


I NUMERI D'INTERNET
Diciamo che Larry Page e company quando pensarono al loro motore di ricerca (forse) immaginavano di aver a che fare con numeri enormi ma rimaniamo ben lontani da simili cifre.
Per rendere l'idea, sul web, oggi, esistono quasi 2 miliardi di siti internet ed oltre 5 miliardi di pagine (dal conteggio sono escluse le pagine hostate sulle Darknet e sul Deep Web).
Gli utenti internet, oggi sono oltre 4 miliardi.
Nel 2014, dei ricercatori pubblicarono uno studio sulla rivista Frontiers Supercomputing Frontiers And Innovations in cui stimavano la capacità di archiviazione di Internet in 1024 byte, o 1 milione di exabyte (1 miliardo di miliardo di byte).
Secondo il Visual Networking Index di Cisco, Internet è nell'"era zettabyte", dove lo zettabyte equivale a 1 sestilione di byte, o 1.000 exabyte. 
Nel 2019, il traffico globale dovrebbe raggiungere i 2 zettabyte all'anno.
Per farvi capire meglio, uno zettabyte è l'equivalente di 36.000 anni di video ad alta definizione, che, a sua volta, è l'equivalente dello streaming dell'intero catalogo di Netflix per 3.177 volte, come ha spiegato Thomas Barnett Jr. di Cisco in un post sul blog ufficiale nel 2011.
Ok parliamo di 2011...oggi il catalogo è molto più ampio ma per dare l'idea di che numeri abnormi parliamo.
Nel 2015 alcuni ricercatori hanno cercato di quantificare le dimensioni di Internet in termini fisici. Hanno così stimato che una pagina Web conterrebbe indicativamente un testo equivalente a 30 pagine di formato A4 quindi il testo su Internet richiederebbe 1.36 x 10 alla 11 pagine da stampare su carta.
Tanto ma praticamente nulla se rapportato ai numeri visti in precedenza.

Per leggere stats in tempo reale su internet (mail inviate al giorno, utenti attivi su Facebook, Instagram, Skype, attacchi Hacker, foto caricate, video visti online, traffico internet, etc): InternetLiveStats.
Molto interessante anche questo sito: Worldwidewebsize.

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