I casi di morte in diretta sui social network ormai non fanno più notizia o quantomeno non sono una cosa nuova perchè questi episodi, purtroppo, capitano ormai da anni. Facebook, Youtube, Instagram, Tik Tok, non fa differenza ormai. A volte si tratta d'incidenti, altre volte di scelte volontarie. Un modo del tutto singolare e folle per farla finita. Il colpo di pistola fatto partire da Cassandra Draper nel 2018 era stato probabilmente un incidente. Ad esser colpito alla testa era stato un ragazzo di 26 anni ferito da un proiettile sparato da una sua amica, mentre si trovavano in macchina con una pistola carica.
Il tragico incidente avvenne all’interno di un parcheggio di una stazione di benzina a Houston, in Texas. Devyn Holmes si trovava in macchina insieme alla sua amica, Cassandra Damper, e un altro amico, quando, durante una diretta su Facebook, la ragazza toglie la sicura dalla pistola e mira alla tempia del giovane ragazzo, padre di due bambini, facendo partire il colpo.
Il video venne visto migliaia di volte online e mostrava la ragazza giocare a fare la spaccona con la pistola carica. Ad un certo punto si rivolge verso di lui dicendogli: "Dì qualcosa putt***, prima che ti faccia saltare la testa".
Gli ufficiali di polizia arrestarono la ragazza 25enne che, apparentemente, aveva cercato di togliere le sue impronte dalla pistola pulendola con un fazzoletto. Venne accusata di manomissione e occultamento di prove. Damper, durante il processo, dichiarò di non essere a conoscenza che la pistola fosse carica.
Circa 2 mesi fa, un giovane di 33 anni si è tolto la vita in diretta su TikTok. Ronnie McNutt si suicidò nella sua abitazione in Mississippi mentre era in diretta su TikTok. Il 33enne imbracciò il suo fucile e si sparò al viso facendosi saltare la testa. Una scena bruttissima che molti utenti si sono prodigati di evitare agli altri avvertendo che in realtà si trattava di una morte in diretta (l'anteprima del video mostrava solo il volto del ragazzo che stava parlando vicino alla telecamera). Contemporaneamente all'esplosione virale del video anche su Twitter partì una campagna di avviso a non aprire il video.
Un portavoce di Tik Tok difese la piattaforma dichiarando che il video era partito da Facebook e che i sistemi di protezione del social hanno funzionato tempestivamente. Si trattava di un veterano dell'esercito che aveva fatto servizio in Iraq e che purtroppo aveva perso il lavoro in uno stabilimento della Toyota a Blue Springs, New Albany.
Altre morti hanno visto come protagonisti giovani che hanno intrapreso particolari challenge il cui scopo era inghiottire farmaci sino ad avere allucinazioni.
Diversa invece la morte di Alain Cocq, 57enne irreversibilmente malato, che decise di lasciarsi morire in streaming. Tutto come preannunciato, finché Facebook non ha bloccato il video. Lui, s'era preparato un lancio quasi pubblicitario: "Cure interrotte. Cibo e idratazione anche. Bevo alla vostra salute un'ultima volta". Poi l'avvio della morte in diretta davanti a migliaia di persone. Cocq è andato avanti a modo suo, sfidando le regole di moderazione del social network, pensate per proteggere gli utenti da immagini forti. Il social di Menlo Park ha interrotto poi lo show. Finestra chiusa sulla morte in diretta.
Facebook non riuscì invece a fermare la diretta della morte di Jonathan Bailey che l'annunciò in un suo post, prima di cominciare la diretta. Diversi utenti avrebbero provato ad allertare il social prima che il gesto venisse commesso, ma senza ottenere un riscontro.
Nel 2017 fece molto notizia lo schianto cn lo scooter di Simone Ugolini, 24enne di Rimini. Andrea Speziali, 29enne, che passava di lì di notte filmò la morte del 24enne che aveva appena fatto un incidente in motorino.
Erano le 4 di mattina di domenica quando Ugolini a pochi metri da casa perde il controllo dello scooter, barcolla e si schianta contro un albero. Un incidente drammatico. Lì vicino c'è lui, Andrea Speziali. Altri passanti cercano di aiutare il ragazzo coinvolto nel terribile schianto. Lui, invece, prende il cellulare e inizia a filmare tutto in diretta su Facebook. Simone in quel momento sta per morire. Gli ultimi attimi di vita sono ripresi in diretta social, senza che l'autore intervenga per impedire quella fine atroce. Speziali mentre tiene saldo il suo cellulare in mano chiede agli amici di aiutarlo.
"Se guardate questa diretta, chiamate i soccorsi. A chi si deve telefonare in questi casi?". E il 29enne non manca nemmeno di aggiungere altri particolari: "Mamma mia, qui è tutto pieno di sangue. Io non so come aiutare. Per favore chi è in ascolto chiami i soccorsi, vi prego. Ma ha fatto tutto da solo? Eh porca miseria! Ma siamo sicuri che sia ancora vivo? Respira?".
L'ultima follia di pochi giorni fa arriva dalla Russia, dove uno youtuber russo è stato arrestato a seguito di una trasmissione in diretta in cui la sua ragazza incinta è morta dopo che era stato pagato per sottoporla a crudeli abusi.
Incoraggiato dal suo pubblico online, Stas Reeflay avrebbe costretto Valentina Grigoryeva a uscire sul balcone con temperatura sotto lo zero indossando solo la sua biancheria intima.
Stas Reeflay visibilmente ubriaco ha continuato il suo live streaming mentre la fidanzata Valentina Grigoryeva giaceva morente di ipotermia. Inoltre l'aveva sottoposta ad abusi in precedenti trasmissioni online, hanno detto alcuni suoi amici.
Reeflay, 30 anni, è stato pagato $ 1.000 da uno spettatore. Valentina, 28 anni che era nelle prime fasi della gravidanza, è morta di ipotermia nella sua casa in affitto nel villaggio di Ivanovka, vicino a Mosca. In filmati davvero inquietanti, si può vedere che la riporta dentro e cerca di rianimarla, dicendo "Valya, sei viva? Coniglietto mio, che ti succede? Valya, Valya, accidenti, sembri morta. Bunny, andiamo...dimmi qualcosa. Mi sto preoccupando. Dannazione...non sento il suo battito cardiaco. Ragazzi, nessun battito. È pallida. Non respira".
L'orribile trasmissione è continuata per le sue decine di migliaia di seguaci anche dopo aver chiamato un'ambulanza. Si sente dire: "Svegliati, Valya, ti amo, svegliati".
E la telecamera era ancora attiva quando i paramedici sono arrivati e l'hanno dichiarata morta. La trasmissione è continuata per due ore dopo la sua morte, si ritiene. Reeflay guadagna grazie alle "donazioni" online del suo pubblico russo e internazionale. In una precedente trasmissione aveva fatto una doccia a Valentina con spray al peperoncino.
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