Genesis nato nel 2013 è il più grande lender/trading desk/OTC al mondo lato istituzionale (oltre 160 miliardi di dollari tradati all'anno mercato spot e trading ed oltre 130 miliardi di prestiti) e fa parte del conglomerato Digital Currency Group (DCG). DCG, oltre a Genesis, gestisce anche Grayscale, Foundry (digital asset mining e staking), Luno (digital asset exchange con sede a Londra), TradeBlock (trading per istituzionali), HQ (piattaforma per la gestione di asset digitali) e CoinDesk (il portale che fece venire a galla i problemi di FTX). Di base si tratta di una compagnia di Venture Capital fondata nel 2015 che nel solo 2021 ha investito in oltre 200 progetti cripto. Curiosamente in questi giorni, DGC avrebbe rimosso la pagina "Who We Are" che conteneva nomi, foto e biografie dei suoi dipendenti. Genesis la scorsa settimana ha interrotto i pagamenti del suo reparto di crypto lending (anche Gemini che aveva interazioni con Genesis ha sospeso il suo programma di interessi; invece Ledn piattaforma di lending per retails ha affermato che avevano chiuso le interazioni con essi ad ottobre). Questo non solo ha scatenato una serie di voci su eventuali buchi di liquidità di Genesis, ma anche sul futuro di DCG. Genesis avrebbe bisogno di circa 1 miliardo di dollari liquidi per ripagare alcuni prestiti (a loro dire solo 175 milioni di dollari sono rimasti bloccati su FTX). DCG non è intervenuta per "aiutare" Genesis e secondo dei post di luglio del CEO di Bitmex DGC avrebbe avuto interazioni con la fallita Three Arrows Capital e Babel Finance (per coprire dei buchi di liquidità di Genesis).
Grayscale nato nel 2013 è uno dei fondi più grandi al mondo di Bitcoin (come detto, anche loro fanno parte del Digital Currency Group), di base è un custode di asset (un trust) che li detiene al posto dei legittimi proprietari. In poche parole l'investitore acquista delle GBTC (Grayscale Bitcoin Trust). Cosa acquista? L'azione quotata in borsa che traccia il prezzo di Bitcoin ed essi danno diritto ad uno share (una parte) di quel trust di Grayscale. L'idea è appunto comprare mediante un premium (costo inferiore rispetto al mercato spot di Bitcoin). GBTC holda circa 635.000 Bitcoin (circa il 3% della supply) e sconta una divergenza di prezzo rispetto a BTC spot di circa il 50%.
Nella situazione generale di panico, causata dal fallimento di FTX, Grayscale si è rifiutato di fornire i dettagli dei propri indirizzi on chain per dimostrare le sue riserve di BTC, a loro dire per motivi di sicurezza. Questi Bitcoin sono contenuti nel Coinbase Custody ed essi appunto collateralizzano queste GBTC. Coinbase Custody ha sottolineato che questi asset sono semplicemente custoditi e sono di proprietà di Grayscale e in nessun caso possono essere prestati o investiti. Visto che Coinbase è il custode di questi BTC, non ci fosse la liquidità necessaria sarebbero loro a commettere la frode e quasi certamente le loro azioni (Coinbase è quotata in borsa con COIN) andrebbero rapidamente a 0 (e i loro dirigenti in prigione).
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