A Gennaio 2015 erano ben 56 i mercati neri online di una certa rilevanza aperti, secondo i dati raccolti sul sito Gwern.
Di una certa rilevanza nel senso di "funzionale e discretamente grandi a livello di transazioni".
Andando ad analizzare in dettaglio, si nota che di questi ben 17 hanno chiuso perché erano scam(uno per tutti, Atlantis, con tanto di video pubblicitario pure su YouTube e poi scomparso nel nulla insieme ai depositi degli utenti rimasti sul sito).
10 hanno fermato le attività in seguito ad hackeraggi (è il caso di Black Market Reloaded, che godeva di discreta reputazione).
7 sono stati sequestrati dalle polizie di vari Stati (Silk Road, Silk Road 2, Utopia e il gruppo recentemente fatto fuori con l’operazione Onymous di FBI/Europol: ovvero, Hydra, Cloud Nine, Blue Sky, TorBazaar).
Infine ci sono ben 10 mercati che hanno chiuso più o meno volontariamente, ma di cui si sa poco sulle ragioni effettive della chiusura e se si siano stati rubati o meno i fondi dei clienti.
Infine il caso più famoso(e recente) ovvero Evolution scomparso nel nulla da un giorno all'altro con i 2 admin che hanno truffato dopo 2 anni tutti gli utenti che avevano depositato soldi lì sopra.
MARKET ANCORA IN PIEDI
Attualmente ne restano 11 ancora in piedi (alcuni sono nati molto di recente): tra i più noti c'è sicuramente Agora che incassa il quattro per cento dalle transazioni.
Vende anche prodotti di elettronica, libri, documenti contraffatti e armi (perlopiù pistole, anche se sono poche decine).
Come il vecchio Silk Road, ha un suo codice d’onore o quanto meno un regolamento: non è ammessa la compravendita di armi di distruzione di massa (armi nucleari, esplosivi o armi chimiche), veleni, contenuti CP; video reali di uccisioni o torture e nemmeno di carte di credito o conti PayPal rubati.
Un po' come l'ormai chiuso Evolution, anch'esso ha funzioni avanzate come l’autenticazione a due fattori dei conti con chiave PGP e servizi di deposito (Escrow) delle transazioni multifirma.
Si tratta di funzioni che cercano di aggiungere degli strati di sicurezza nel caso dei servizi multifirma (che sono adottati sempre di più anche dai portafogli Bitcoin come BitGo) richiedono più di una chiave privata, che vanno usate in combinazione e che possono essere distribuite a più soggetti.
Mercati che sono stati messi a dura prova non solo dalle truffe e gli hackeraggi comunque molto diffusi, come abbiamo visto nelle cifre sopra esposte, ma anche dalle operazioni delle forze dell’ordine.
Dopo il plateale sequestro della prima Silk Road e l’arresto del suo presunto fondatore Ross Ulbricht (che online sarebbe stato noto come Dread Pirate Roberts), sono seguiti infatti molti altri interventi.
Lo scorso dicembre l’FBI arrestò ad esempio tre amministratori di Silk Road 2.0, addirittura guidato da un nuovo e sedicente Dread Pirate Roberts (se, come ritengono gli inquirenti, il primo era davvero Ulbricht). Costui però dopo qualche tempo, forse fiutando l’aria che tirava, se n’è andato lasciando il comando al suo braccio destro Defcon.
Dietro il nickname si celava infatti Blake Benthall, un 26enne di San Francisco, che è stato arrestato dall’FBI lo scorso 6 novembre, nel corso di una retata contro i mercati del Deep Web, la cosiddetta operazione Onymous, un’azione euroamericana coordinata da FBI e Centro Europeo contro il Cybercrimine (EC3) dell’Europol, e risultata in 17 arresti di venditori e amministratori di mercati neri.
Oltre alla chiusura di molti siti e servizi nascosti, malgrado le prime cifre diffuse, senza adeguati riscontri, fossero notevoli (si parlava addirittura di 410 servizi nascosti sequestrati), alla fine si è capito che di mercati neri effettivamente funzionanti(che non fossero cioè cloni o truffe palesi) ne sono stati chiusi ben pochi.
DEEPDOTWEB
Si tratta di un sito di informazione, in chiaro e accessibile da chiunque, dedicato solo all’andamento, agli sviluppi e alle traversie dei mercati neri del Deep Web.
Quali sono quelli appena nati, i più quotati, quali a rischio truffa, ma vi si trovano anche articoli più generali sulle funzioni di sicurezza e la crittografia.
Insomma un punto di riferimento sotto questo punto di vista.
DOCTOR X
Doctor X è nel giro da più di un anno ma quando a inizio dicembre sbarcò sul forum di Evolution è stato un tripudio di commenti entusiasti.
Il suo topic sul forum ha raccolto 25mila visite in tre settimane.
E subito sono arrivate le domande: “Uso anfetamina, Dmt, Mdma. Che interazioni ci possono essere con gli antidepressivi?”.
Domande non facili da fare e a cui è ancora più difficile rispondere.
Dietro questo pseudonimo ci sarebbe Fernando Caudevilla, medico di famiglia spagnolo di base a Madrid che la sera lascia l’ambulatorio per entrare in uno studio particolare: quello del Deep Web.
Caudevilla si occupa da anni, anche nella sua attività offline, di consumo di stupefacenti e ha un approccio molto laico e pragmatico, di riduzione del danno.
Nell’aprile 2013 è comparso anche sul forum di Silk Road, Silk Road 2.0 e The Hub, dove ha risposto a più di mille domande sul consumo di sostanze psicotrope.
“Mi fanno domande su qualsiasi sostanza psicoattiva, per la maggior parte su cannabis, cocaina, anfetamina, Mdma, LSD”, racconta Caudevilla.
“Vogliono avere informazioni sulle dosi, la frequenza d’uso, gli effetti collaterali, la tossicità e le interazioni con altre droghe o medicine. Ovviamente ci sono anche domande che si riferiscono a situazioni molto complesse a cui è difficile rispondere su Internet. In generale tutti i miei consigli non vanno considerati come un surrogato di una visita dal medico”.
Il fatto è, prosegue Doctor X, che molti consumatori di sostanze sono riluttanti a parlare faccia a faccia con medici riguardo i loro comportamenti, anche per paura di essere giudicati.
Dunque l’anonimato delle Darknet e soprattutto dei mercati online della droga diventano per il dottore spagnolo il luogo ideale per avvicinare questo tipo di persone.
In pratica si pone un po’ come un medico di strada, battendo con i suoi thread di consigli i vicoli del Deep Web, e arrivando a considerare in modo positivo le piattaforme alla Silk Road:
“I mercati online hanno dei vantaggi: riducono la criminalità poiché evitano il contatto diretto con gli spacciatori”, sostiene Caudevilla.
“Inoltre sono ambienti competitivi in cui si esercita un certo controllo sulla qualità dei prodotti attraverso il sistema di feedback dei siti”.
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