In questo articolo vedremo come evitare le truffe online su eBay (e non solo), quali sono i metodi di pagamento più sicuri (e quelli sconsigliati), i metodi di spedizione più sicuri ed ovviamente vedremo anche come ottenere i rimborsi o far valere i propri diritti in caso di truffa.
Iniziamo col dire che il Codice del Consumo prevede, per i contratti di vendita online, un termine perentorio di 30 giorni entro cui il venditore, è tenuto ad eseguire l'invio.
Il termine inizia a decorrere dal momento in cui il professionista ha trasmesso l'ordine.
In caso di mancata esecuzione dell'ordine entro il termine di 30 giorni (o di quello diversamente pattuito, nel caso), il venditore è tenuto ad informare il consumatore provvedendo al rimborso delle somme da questi già eventualmente corrisposte.
Trascorso inutilmente tale termine, il venditore può considerarsi inadempiente, con la conseguenza che il Consumatore potrà dichiarare la risoluzione del contratto e sarà legittimato ad agire per il risarcimento dei danni.
Ci sarà un termine ultimo, qualora entro il termine concessogli, il venditore non rimborsi, conviene fin da subito chiedere il rimborso (questo dipende, principalmente, dal metodo di spedizione e di pagamento scelto).
IL TERGIVERSARE DEL VENDITORE E LA TRUFFA E' SERVITA
Proprio per la regola dei 30 giorni, comportamenti di questo tipo (o comunque perdite di tempo) dovrebbero mettervi in allarme:
-Abbiamo avuto problemi con il fornitore/corriere
-Entro settimana spediamo
-Siamo in ferie/sono fuori
-Ancora pochi giorni di attesa
-Stiamo approvando la sua spedizione
-Le proponiamo un cambio a prezzo più basso (per perdere ulteriore tempo)
EVITARE LE TRUFFE
Se il prodotto che stai acquistando viene proposto a prezzi molto più bassi di quello di mercato (a meno che non arrivi da una nazione con costi di materie prime e di manodopera più bassi, tipo la Cina), fai attenzione perché questo potrebbe essere un campanello di allarme.
Leggere bene i commenti di altri utenti(online) quindi eventuali esperienze di vendita su quel sito e, se presenti, ovviamente i feedback di altri acquirenti (eBay si basa su questo).
Tuttavia bisogna fare attenzione ad eventuali recensioni false, idem feedback.
O eventuali account rubati con feedback positivi.
Per altri siti è bene sempre controllare anche la partita iva che deve essere esposta obbligatoriamente sul sito di vendite, pena una multa per chi non ha rispettato questa regola.
Questo strumento ti dice il nome dell’azienda, la data di registrazione e se è una partita iva ancora attiva (anche qui il truffatore potrebbe aggirare il sistema ma è sempre una precauzione in più).
Potrete inoltre utilizzare l'utilissimo servizio del Whois: WHOIS Dominio
Che ci darà tante informazioni sul dominio del negozio in questione (data di registrazione in primis).
Per forza di cose, vi sarà poco utile per eBay(visto che le truffe dipendono dal singolo utente), molto di più per market privati (un sito aperto da molti anni è più sicuro di uno aperto da 2 mesi e senza feedback o quasi. O se i feedback sono tantissimi in proporzione alla data di apertura del sito, be', è un qualcosa che dovrebbe mettervi in allarme).
SEGNALAZIONE ALL'ANTITRUST
I diritti del consumatore sono tutelati dall'Antitrust, che mette a disposizione uno strumento di segnalazione tramite il quale è possibile specificare i dettagli della transazione.
La segnalazione va fatta sia se non si riceve il prodotto, sia se non vengono rispettati i termini di spedizione, sia se il prodotto non è quello per cui avete pagato.
PAYPAL E RIMBORSO
Paypal è il metodo di pagamento online più sicuro, a patto che si scelga una spedizione tracciabile.
Avendo utilizzato come metodi di pagamento Paypal, in caso di oggetto non ricevuto o non conforme all’inserzione che ci ha spinto ad acquistarlo, di mancata o inconcludente comunicazione con il venditore o altre problematiche che non hanno portato la transazione a buon fine per l’acquirente, si può appunto chiedere un rimborso della spesa totale (o parte di essa) che si è effettuata.
I tuoi acquisti sono protetti fino a €1.000.
Ricordarsi che si ha di tempo 45 giorni al massimo dalla data di acquisto per aprire la contestazione della transazione su PayPal.
Lo scopo principale è quello di fare da tramite formale tra l’acquirente e il venditore, permette quindi alle due parti di comunicare.
E qui il venditore o l’acquirente non possono esimersi dal rispondere.
Dall’apertura della contestazione, l’acquirente e il venditore hanno 20 giorni per risolverla o convertirla in un Reclamo PayPal, e in tal caso, l’acquirente o il venditore chiedono a PayPal di esaminare la contestazione e deciderne l’esito, come se fosse un giudice.
Paypal chiederà documentazioni ad entrambe le parti chiamate in causa, se tutto è andato nel verso giusto Paypal chiederà al venditore di re-inviare l'oggetto o di restituire i soldi.
Una volta terminata la contestazione con il venditore, che si sia trovato un compromesso o meno, o che abbiate di conseguenza avviato un reclamo, non vi rimane che attendere, Paypal vi invierà una mail il prima possibile in cui vi annuncerà l’esito della trattativa.
In caso vi venga accordato il rimborso, se avete pagato attraverso la carta di credito utilizzando Paypal, che ha quindi prelevato i soldi dalla carta, occorreranno alcuni giorni lavorativi prima che l’accredito compaia nella lista movimenti della carta di credito.
Nel caso in cui invece avete pagato con il credito disponibile nel saldo del vostro conto Paypal, il rimborso dovrebbe essere visibile immediatamente a seguito della conferma via email o al massimo nel giro di 24 ore.
In parole povere Paypal darà ragione o al venditore (che manterrà i soldi) o al compratore (che riceverà i suoi soldi e re-invierà indietro il pacco con spese di spedizione a carico del venditore).
MANCATI RIMBORSI PAYPAL
Ci sono comunque delle regole da rispettare, affinchè si possa usufruire del rimborso.
Il rimborso non verrà emesso, nel caso:
- Spedizioni non tracciabili tramite posta ordinaria/economica/prioritaria (non potrete dimostrare la mancata consegna del pacco. Invece il venditore, tramite ricevuta di spedizione, farà vale i suoi diritti. Si aprono tanti scenari con spedizioni non tracciabili: pacco normalmente spedito ma perso nelle poste, venditore che al posto dell'oggetto pattuito spedisce un mattone dal peso simile, truffa del compratore ai danni del venditore dicendo di non aver ricevuto l'oggetto. Per tutti questi motivi, tramite spedizioni non tracciabili, i compratori non avranno diritto al rimborso)
- Anche con tanto di tracking code sono possibili truffe spedendo pacchi vuoti o altri oggetti di minor valore. In questo modo i venditori truffatori giustificano a servizi come Paypal la vendita e rendono più difficoltoso il rimborso ai clienti. Per questo motivo quando arriva il postino è buona norma rifiutare qualsiasi pacco o busta che non sia compatibile con le dimensioni dell’oggetto ordinato. A quel punto però i soldi sono già persi, ma se avete pagato con Paypal potrete sperare nel rimborso (anche se in questo caso è leggermente più difficoltoso. Truffe del genere comunque sono rare e di solito si concludono male per il venditore. Il venditore questo lo sa bene e vendendo su circuiti tipo eBay che campa con un sistema di feedback, bè tanti feedback negativi portano alla chiusura dell'account)
- Oggetti danneggiati o non conformi alla descrizione (indipendentemente dal metodo di spedizione, anche qui le cose si complicano perchè emettere un giudizio oggettivo è difficile soprattutto se farete passare del tempo. In questi casi conviene subito aprire una contestazione, anche un giorno in più potrebbe essere fatale)
- Truffe vere e proprie (conto Paypal subito svuotato. Paypal ci darà ragione ma non potrà prelevare i soldi dal venditore. Comunque la vita del truffatore sarà molto dura perchè Paypal non lascerà la cosa impunita)
RIMBORSO EBAY
eBay emette rimborsi da 200 a 1000 euro.
Per la sua politica (in compartecipazione con Paypal), potrete leggere le loro condizioni qui:
Che Fare Quando Non Si Riceve L'Oggetto o Non è Conferme Alla Descrizione? (eBay)
Rimborso All'Acquirente (eBay)
Programmi Di Protezione Paypal: eBay, Al Di Fuori Di eBay, Transazioni Vietate
CARTE DI CREDITO E BONIFICHI
In pratica se il pagamento è stato effettuato tramite carta di credito si è sicuramente ricevuta una mail con il riepilogo dati (o tramite movimento conto della vostra carta) o con bonifico si ha un qualcosa di telematico o fisico.
Ecco questa mail va stampata assieme a tutte le altre che testimoniano l’acquisto sul sito e che descrivono il prodotto acquistato.
A questo punto recandosi presso la filiale della propria banca è possibile tentare di disconoscere l’operazione per “mancato acquisto“.
Alcuni circuiti sono provvisti di un sistema assicurativo ed entro un termine di giorni che copre queste transazioni.
A patto che che l’assicurazione sia attiva.
Per avere una protezione ulteriore, conviene sempre verificare le carte collegandole a Paypal.
Bisogna anche tenere presente che ottenere rimborsi da bonifichi è più difficile rispetto a Paypal e alle carte di credito.
CONTRASSEGNO
Il metodo più sicuro, anche rispetto a Paypal, è ovviamente il contrassegno: pagare al corriere.
In questi casi, l'unica accortezza, è di aprire il pacco (soprattutto se di valore) davanti al corriere stesso (magari dopo averlo pagato) chiedendo la "Firma con riserva di verifica".
Ovviamente anche qui le truffe sono possibili, soprattutto in caso di oggetti tecnologici e quindi non funzionanti (il corriere non è che entrerà in casa vostra, aspettando che montiate l'Xbox o la Playstation per verificarne il funzionamento).
Lo svantaggio del contrassegno è che il costo è più elevato, ovviamente.
POSTEPAY E RICARICHE IN GENERALE
Sia eBay che le poste italiane sconsigliano caldamente questo metodo di pagamento ed ora vedremo perchè.
Poniamo il caso di un venditore che su eBay inserisca inserzioni fittizie o abbia un account rubato con tanto di feedback positivi.
Aggiudicatisi gli oggetti gli acquirenti procedono con il versamento dei fondi direttamente sulla carta PostePay i cui dati vengono forniti dal venditore.
A questo punto entra in gioco la truffa: l’intestatario della carta PostePay denuncia lo smarrimento della carta alle forze dell’ordine.
Finge di non esserne più in possesso e di aver perso con essa anche il codice di verifica.
In realtà i fondi in essa versati dagli acquirenti vengono quotidianamente prelevati in attesa che le Poste Italiane blocchino la carta(ci vuole qualche giorno).
In poche parole lui riceve i soldi ma finge di smarrire la carta e fa la denuncia, nel mentre, preleva i soldi (ma non si può dimostrare che sia stato lui).
Ovviamente in questi casi al pagamento non corrispondeva il successivo invio dell’oggetto acquistato ed i soggetti vittime di questo raggiro sono gli ignari clienti.
La truffa gioca sul fatto che l’effettivo blocco della carta dev’essere effettuato dalle Poste Italiane e che tale processo richiede alcuni giorni.
Avvalendosi di questo lasso di tempo, la carta PostePay utilizzata per ricevere pagamenti viene considerata in possesso ad ignoti.
Così facendo le eventuali denunce fatte per il mancato ricevimento dell’oggetto vanno intestate ad ignoti ed è impossibile che l’acquirente riceva il rimborso che gli spetta.
È talvolta capitato che carte PostePay rubate venissero vendute tra persone disoneste che ne facevano liberamente uso per traffici illeciti utilizzando i dati dell’intestatario della carta.
Inoltre fare una ricarica PostePay (o comunque generica) è equivalente a fare una donazione volontaria e disimpegnata, se ne effettuate una vi accollate i rischi di mancata ricezione dell’oggetto.
Si incorre così facilmente in truffe dalle quali è difficile dimostrarsi parte lesa.
Non avrete nessun diritto, inoltre la carta potrebbe essere intestata a nomi falsi.
Per queste ragioni la carta PostePay è stata ritenuta poco sicura da eBay che ne ha vietato l’utilizzo nel suo circuito a partire dal 2 Febbraio 2006 (ne ha vietato l'utilizzo officiosamente, in realtà c'è chi la usa ma loro non emettono rimborsi, come detto).
Per il resto invece tra individui corretti è stato(ed è) un metodo comodissimo, acquirente e venditore si scambiano pagamenti sotto forma di ricariche senza alcun tipo di problemi.
Dunque l’unico modo per sfruttare la vostra carta sul circuito Visa (come se steste facendo un acquisto in un negozio inserendo la carta nelle apposite macchinette) è quello di abbinala ad un conto PayPal.
ALTRI METODI ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATI
Per evitare truffe e raggiri sconsiglio di affidarsi a questi metodi per acquisti online:
- Come detto ricariche al venditore (PostePay e simili)
- Uso diretto Bancomat o carta di credito (conviene sempre collegare Paypal)
- Contanti in busta
- Servizi di Money Transfer (Western Union, Money Gram e simili)
- Assegni
- Vaglia
DENUNCIA ALLE FORZE DELL'ORDINE
A patto di avere tutte le carte in regola, come soluzione finale(in caso di mancato rimborso), potrebbe essere utile anche agire per vie legali.
Dal momento in cui ci si sente truffati si hanno a disposizione 90 giorni per recarsi presso il commissariato di Polizia (Polizia Postale ma anche Carabinieri) e querelare.
Per questa operazione è molto importante avere una cronistoria dettagliata e del materiale ai fini dell’indagine.
A questo proposito è fondamentale fornire tutta la documentazione necessaria:
-email contenti la conferma dell'ordine
-estratti conto attestanti il pagamento
-eventuali mail scambiate con negozio e venditore
I facsimile o comunque i modelli di querela sono qui scaricabili: Modello Querela Truffa (Download)
Nessun commento:
Posta un commento