Le crack agiscono direttamente sull’eseguibile del programma o sulle librerie. Ne esistono diverse: alcune modificano i files del programma prima della sua esecuzione, altre dopo.
La patch in senso stretto prevede la modifica del programma per bypassare la procedura di attivazione o renderla facilmente aggirabile.
Per patch s'intendono anche aggiornamenti (toppe per "riparare" eventuali bug).
I dropper sono files appositamente modificati per sostituire quelli originali così da permettere di eliminare sistemi di protezione che richiedano il collegamento a server remoti. Tramite dropper è possibile installare anche malware sul PC.
I loader caricano il programma da craccare in memoria e poi eseguono le necessarie modifiche su di esso, e non sul codice memorizzato sul disco rigido, così se lo stesso effettua dei controlli sulla
propria integrità, questi verranno superati agevolmente.
Gli API-Bridge: solitamente si usano per le librerie. Sostanzialmente si tratta di file modificati
che sostituiscono gli analoghi file presenti nel programma originale, conservando anche una copia degli originali. Così facendo, verranno mantenute le chiamate alle funzioni della DLL originale, tranne quelle relative alla registrazione del software, che
verranno azzerate.
KMS, originariamente inventato da Microsoft per gestire le "licenze a volume", nelle crack sono realizzate versioni ad hoc per emularlo. In poche parole viene riattivato periodicamente il sistema
operativo utilizzando chiavi a volume o trial che permettono di usare Windows per periodi che vanno da 45 a 180 giorni.
No-CD/DVD invece è un tipo di crack che si usa soprattutto nei videogiochi, e permette di
bypassare il controllo relativo alla presenza del CD/DVD originale nel lettore del PC.
NoLimit modifica la data di sistema per prolungare all’infinito il periodo di prova di un software.
Infine i Keygen sono generatori di chiavi (codici seriali) che permettono di registrare il programma
e renderlo completamente funzionante.
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