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giovedì 10 febbraio 2022

Come Funziona Il Proof Of Burn: Cripto Bruciate ed Eater Address

Tendenzialmente quando si parla di criptovalute si pensa agli algoritmi di consenso Proof Of Work (consumo potenza computazionale, faccio mining, ottendo rewards) e Proof Of Stake (non serve CPU o GPU ma i token sono pre-coniati, la rete funziona tramite validatori che diventano tali mettendo in stake appunto un certo numero di token) ma oggi parliamo del Proof Of Burn inventato da Iain Stewart. 
Sotto certi versi, assomiglia all'algoritmo Proof Of Work ma con un minor consumo di energia. Il processo di convalida dei blocchi all'interno di reti basate sul PoB non richiede l'uso di risorse computazionali o hardware per il mining.
Alcune criptovalute vengono semplicemente bruciate per "investire" risorse nella blockchain, quindi i candidati al mining non devono investire in risorse fisiche. Nei sistemi PoB, i miners investono in piattaforme di mining virtuali (è come se il burn di criptovalute creasse piattaforme minerarie virtuali).
Attraverso i burn, gli utenti possono dimostrare il loro impegno per la rete, ottenendo il diritto di "minare" e convalidare le transazioni. Poiché il processo di eliminazione delle cripto crea una sorta di potenza di mining virtuale, maggiore è il numero di coin bruciate da un utente a favore del sistema, maggiore sarà la sua potenza di mining e, di conseguenza, maggiori sono le possibilità di essere scelto come validatore del successivo blocco.
Il processo di eliminazione delle coin consiste nell'inviarle ad indirizzi reali ma a cui non è associata alcuna chiave privata. Si chiamano "indirizzi eater": vengono generati in modo casuale senza associare loro una chiave privata. Ovviamente il processo di eliminazione delle coin ne riduce anche la disponibilità sul mercato creando una scarsità economica, provocando quindi un potenziale aumento del loro valore.

Qui possiamo vedere degli indirizzi Eater con Bitcoin bruciati: Bitcoin Eater Address (Blockchain.com) o Counterparty (Blockchain.com)

Quali coin possono essere bruciate? Non solo Bitcoin ma anche i token nativi del network stesso (posso bruciare mie coin ma anche quelle di altre persone). Cosa si riceve in cambio? La valuta nativa della blockchain.
Nel Proof Of Work, i minatori devono investire molte risorse per essere redditizi e gli stessi miners avranno tutti gli incentivi per agire onestamente e aiutare la rete.
Nel Proof of Burn invece di investire in elettricità, lavoro e potenza di calcolo vengono bruciate criptovalute.
Come nelle blockchain PoW, i sistemi PoB offrono ricompense per la creazione di un blocco ed entro un certo periodo di tempo dovrebbero coprire l'investimento iniziale delle monete bruciate.
Più coin brucerai, maggiore sarà la potenza di mining, quindi la probabilità che la ricompensa sia maggiore. Il potere delle valute bruciate "decade" o si riduce parzialmente ogni volta che viene estratto un nuovo blocco. Ciò promuove l'attività regolare dei minatori, invece di quelli che fanno un investimento iniziale e una tantum. 
Tra le criptovalute più note che utilizzano questo meccanismo possiamo citare: SlimCoin (SLM): 0,03$, Counterparty (XCP): 10,28$ e Factom (FCT): 1,17$.
Ad esempio, Slimcoin, consente ad un minatore di bruciare monete che non solo dà loro il diritto di competere per il blocco successivo, ma dà anche la possibilità di ricevere rewards per la risoluzione di blocchi, almeno per un anno.
In sostanza, l'implementazione POB di Slimcoin combina tre algoritmi: POW, POS e il concetto centrale di POB. Il processo di mining delle monete utilizza il POW; più monete si bruciano maggiori sono le possibilità di estrarre, garantendo così il POS; e l'intero ecosistema segue il concetto di POB.

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