Per ottenere questo risultato, l’azienda utilizza una tecnica di intelligenza artificiale nota come Deep Learning che simula il funzionamento del cervello umano.
L’utente vedrà quindi i contenuti più adatti ai propri gusti e Facebook avrà la possibilità di incrementare il profitto derivante dalla pubblicità con inserzioni più mirate.
PRESENTE E FUTURO
Attualmente, Facebook sfrutta le convenzionali tecniche di machine learning per filtrare gli aggiornamenti di stato pubblicati da oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo.
L’elaborazione dei dati però è abbastanza lento, in quanto devono essere utilizzati software di apprendimento che richiedono comunque l’intervento umano per attribuire la giusta importanza al testo, alle immagini o ai video condivisi sul social network.
Questo nuovo sistema invece riesce a capire in modo autonomo quali caratteristiche dei dati devono essere evidenziate e quindi quali news mostrare nel feed di ogni utente.
Per effettuare l’elaborazione delle informazioni è richiesta un’elevata potenza di calcolo, in quanto la tecnica di intelligenza artificiale deve simulare il funzionamento del cervello umano.
Facebook ha svelato pochi dettagli, trattandosi di un esperimento top secret.
Schroepfer afferma che il Deep Learning potrà essere usato anche per aiutare gli utenti ad organizzare le foto o a scegliere i contenuti da condividere su Facebook.
Chiaramente un elenco di post “su misura” significa banner “su misura”, quindi maggiori probabilità di click e di guadagno per l’azienda.
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