Secondo la Royal Society inglese, 15 anni ancora, poi Internet potrebbe collassare(2030).
Colpa della crescita smisurata del consumo di dati(video soprattutto), si parla di un volume aumentato di 50 volte in 10 anni, e presto raggiungeremo il limite.
"Considerando che i test nei laboratori sono fra i gli otto e i dieci anni avanti rispetto alla portata della fibra usata dagli utenti, i primi problemi li dovremmo cominciare ad avere già a partire dal 2022. Nel 2030 poi toccheremo il confine oltre il quale sarà impossibile andare".
Netflix già oggi ha raggiunto la quota del 35 per cento di tutto quel che passa sulle reti telematiche degli Stati Uniti.
In Australia, dove il sevizio di streaming è stato lanciato il 28 aprile, è al 25 per cento del consumo totale di dati.
Intanto in Asia la rete mobile di ultima generazione, l'LTE, sta cominciando ad andare stretta.
Solo in Europa e Stati Uniti il consumo pro-capite da dispositivi mobili aumenterà di ben 5 volte entro il 2020.
Al di là della nuove tecnologie, quello che sicuramente avverrà nel prossimo futuro, perché è una costante da tempo, è la richiesta di una larghezza di banda sempre maggiore.
E la fibra, sulla quale passa anche il traffico da smartphone, non ce la farà.
CROLLO DEL WEB NEL 1996
Non è la prima volta che viene profetizzato il crollo del web.
Nel 1995 Robert Metcalfe, fra i pionieri della Rete e fondatore della 3Com, aveva previsto un crollo catastrofico per l'anno 1996.
Due anni dopo si rimangiò quelle parole.
Gli operatori telefonici si stanno scontrando con i colossi della Rete dai quali vorrebbero fondi per coprire i costi necessari per le infrastrutture.
Ma Google, Facebook, Youtube & Co. non sembrano disposti a cedere.
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