Alcune di queste tecniche sono trattate in modo più specifico nel libro di Aranzulla, chiamato Il metodo Aranzulla. Imparare a creare un business online, il noto blogger siciliano che è riuscito a sfondare nel mondo d'Internet senza ingenti investimenti grazie all'omonimo sito Aranzulla.it
AGGIUNGERE SITO AI MOTORI DI RICERCA E FEED
Per aggiungere un nuovo sito su Google, andate qui: Add Url (Google)
Per i feed, qui trovate una breve guida per blogger: Link Automatico Feed (Guida)
SITO SEMPRE RAGGIUNGIBILE
Per monitorare il vostro sito nel tempo, un'ottima soluzione è: Freshping.
Tra le tante funzioni, esso vi avviserà anche se il vostro sito finisce down.
COLLEGAMENTI ESTERNI ED INTERNI
Per collegamenti esterni ci si riferisce ad articoli simili che portano il visitatore al di fuori del vostro sito. Il classico "per saperne di più: link".
O collegamenti interni ergo nel vostro stesso sito (ovviamente gli argomenti devono essere collegati tra loro, non andrò a linkare una pagina musicale in un articolo inerente Android oppure un articolo di WhatsApp che mi rimanda a TOR o Freenet).
ELIMINAZIONE DI LINKS NON PIU' RAGGIUNGIBILI
I links interni ed esterni sono ancora importantissimi in ottica SEO e d'indicizzazione di contenuti perchè aumentano l'affidabilità del sito.
Giorno per giorno, questi links sono verificati dagli spider dei motori di ricerca.
Links non più raggiungibili vanno eliminati.
Per fare ciò possiamo servirci di: Screaming Frog SEO Spider oppure SEO Crawler.
In realtà avrete l'imbarazzo della scelta, potrete usare anche: SEO Power Suite, Xenu Link Sleuth, Seodity o Seomator.
QUALI ARTICOLI SCRIVERE?
Aranzulla in varie interviste (e nel suo libro chiamato "Il Metodo Aranzulla") parla di "metodo dei titoli".
Sostanzialmente di cosa si tratta? L'idea è quella di sfruttare l'autocomplete di Google.
Cioè quando cercate qualcosa, i motori di ricerca vi danno dei suggerimenti.
Provate a scrivere ad esempio "A che serve..." oppure "Come fare" e qualsiasi altra domanda che vi venga in testa.
Digitando "Deep Web" il motore di ricerca dà alcuni suggerimenti, ovviamente gli stessi cambiano a seconda delle lettere che scriviamo o della frase utilizzata (cioè se vado più nello specifico aggiungendo altre parole o lettere alla frase).
Come saprete, le prime domande suggerite sono quelle più ricercate dal popolo d'internet.
Se io so cosa il popolo d'internet cerca, allo stesso tempo avrò idee riguardo cosa scrivere e di cosa parlare.
Inoltre avrò la certezza di non scrivere un articolo "inutile".
Il problema poi semmai è sopravvivere tra altre migliaia di siti simili, magari meglio indicizzati dai vostri (quindi che avranno la precedenza nelle gerarchie di ricerca).
ANALISI DEL TRAFFICO
Un tool molto utile è Google Analytics che fornisce statistiche molto dettagliate sul vostro traffico quindi sui vostri visitatori.
In realtà anche piattaforme quali blogger/blogspot (se state usate i loro servizi ad esempio) hanno analizzatori di traffico interno ma sono meno precisi.
Per analisi del traffico ci si riferisce al vostro pubblico.
Da dove proviene? Quali sono le parole chiave che rimandano maggiormente al mio sito?
Quali sono gli articoli più letti? Insomma cosa vuole maggiormente il mio pubblico?
Tramite il sito Neilpatel non solo potrete scovare le ricerche più gettonate (keywords) inserendo lingua ed una parola guida ma anche conoscere il CPC ("Cost Per Click").
Il CPC c'indica quali argomenti sono "pagati" maggiormente per ogni click ricevuto: più alto è il valore e maggiore sarà il guadagno (se avrete ad esempio un'affiliazione con Google Adsense che paga per ogni click sul banner presente nei vostri articoli).
Un altro tool simile è: Keywordtool, Keyword, Suggestmrx, Hypersuggest, Moz o Google Trends.
Per query lunghe: Answer The Public.
COMPETITOR E PAROLE CHIAVE
Esistono degli indici chiamati KEI (Keyword Effectiveness Index) che sfruttano un approccio scientifico per la scelta delle parole chiave, in base ai vostri competitor.
La formula è la medesima:
Ovvero numero di ricerche effettuate nel tempo (mese, di solito) al quadrato, diviso i competitor (pagine presenti nella SERP inserendo una determinata parola chiave).
Chi ha un po' di esperienza con la pubblicità su Google sa che le chiavi di ricerca che convertono maggiormente non sono quasi mai chiavi generiche, bensì specifiche.
1) Chiave generica: smartphone iPhone
2) Chiave specifica di conversione: prezzo iPhone X
La prima chiave genera molte impressioni e traffico ma generalmente ha un tasso di conversione molto basso. La seconda chiave genera meno traffico ma ha un alto tasso di conversione.
Dunque maggiore sarà la concorrenza e meno efficacie sarà la parola chiave usata, invece l'efficienza aumenterà all'aumentare delle ricerche in presenza di un numero basso di siti simili al vostro che trattano lo stesso argomento (competitor).
Quali tool posso usare per sapere quante persone cercano una determinata parola chiave? SerpStat, Semrush, Ahrefs, Seozoom, Google Ads
Dunque per calcolare il KEI, posso usare uno dei siti di sopra per scoprire quante ricerche mensili (in media) vengono effettuate digitando ad esempio 'prezzo iPhone X'.
Questo numero dovrò elevarlo al quadrato.
Per sapere i competitor SEO invece, tramite la funzione allintitle di Google (si tratta di un operatore logico), mi basterà scrivere allintitle:"prezzo iPhone X"
Ma cosa sto cercando con questa funzione? Semplicemente quante pagine hanno come Tag Title "prezzo iPhone X" su Google.
Qual è la situazione ideale? Trovare parole chiave con tante ricerche mensili e allo stesso tempo...pochi competitor SEO.
Dunque maggiore è il numero delle ricerche mensili di una data parola chiave e minore è la concorrenza SEO che sta scrivendo articoli su di ciò...e più alto sarà il KEI (in poche parole Google, quando verranno ricercate queste parole, dirotterà gran parte del traffico sul vostro sito).
Ovviamente va cercato il giusto compromesso perchè vi sarete sicuramente accorti che digitando iPhone (ricerca generica) le ricerche mensili saranno tantissime ma allo stesso modo i competitor: ciò si tradurrà in un KEI comunque altissimo ma poco fruttuoso (in quanto saranno milioni gli articoli simili al vostro).
Dunque bisogna trovare il giusto compromesso tra traffico mensile elevato per una data parola chiave, pochi competitor possibilmente e KEI elevato.
Il tutto, come detto, usando Tag Title abbastanza specifici ("Comprare Bitcoin" è ok) e non generici (ad esempio solo "Bitcoin" non va bene).
Va infine considerata anche la Keyword Difficulty, cosa indica questa metrica?
Quanto sia difficile per un sito posizionarsi nelle alte gerarchie di Google, a seconda della parola chiave scelta.
Per fare ciò usiamo: Semrush
Maggiore sarà il coefficiente e più difficile sarà per noi posizionarsi sui motori di ricerca per quella specifica ricerca (dunque keyword).
Un plugin gratuito (Chrome, Firefox, Opera) che dà una marea di info è Seoquake (metriche Google Index, Semrush, Alexa Ranking, Like su Facebook. Qui una guida: Seoquake Guida).
Ottima anche Seo Minion (per anteprima SERP, controllo di collegamenti interrotti, controllo Tag Hreflang per i siti multilingua).
Irrinunciabile anche Rankaware (per monitorare keyword quindi il ranking delle parole chiave su SERP Google, Yahoo, Bing. Ricorda di immettere una parola chiave per riga).
BANNER ED IMMAGINI
Oltre al posizionamento (fondamentale) dei banner pubblicitari (io consiglio uno sicuramente a sinistra di ogni pagina, visto che s'inizia a leggere da sinistra versa destra ed uno al centro. Occhio a non metterne troppi: pochi ma buoni), consiglio anche di non usare troppe immagini negli articoli (perchè distolgono l'attenzione dai banner. Una è più che sufficiente, a meno che non dovete fare un tutorial spiegato passo passo).
L'immagine prima di caricarla potete rinominarla utilizzato qualche parola chiave (sarà meglio indicizzata su "Google Immagini").
L'altra cosa da tenere bene a mente è la dimensione dei banner pubblicitari (vanno fatti diversi tentativi) e il colore utilizzato (dei banner o dello sfondo).
Evitate banner troppo invasivi (pop-up per essere più precisi): oltre ad essere fastidiosi per chi naviga, provocano anche rallentamenti.
Per approfondire alcune di queste tecniche senza perdervi in tecnicismi di troppo, vi consiglio:
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