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sabato 18 luglio 2020

Grave Scandalo Molestie Alla Ubisoft: Diversi Dirigenti Cacciati

Settimane difficili per la Ubisoft che ha visto le dimissioni di alcuni vertici della casa francese, gigante dei videogiochi.
Ricordiamo che la casa francese (fondata nel 1986 e che ad oggi conta oltre 11.000 dirigenti) è stata la creatrice di titoli quali Assassin’s Creed, Tom’s Clancy, Rayman, Raving Rabbids, Rainbow Six, Prince Of Persia, Far Cry, Just Dance, Splinter Cell ma anche titoli storici (anche se ormai datati) come POD (uscito ormai nel lontano 1997).
E dire che qualche mese fa la software house era stata tra le più sensibili al Coronavirus, fornendo giochi gratis.
Alla base di tutto comunque, uno scandalo inerente molestie. Pare abbiano lasciato il direttore creativo e numero 2 del gruppo Serge Hascoet, il responsabile degli studios canadesi Yannis Mallat e la direttrice delle risorse umane Cécile Cornet. Nelle dimissioni/licenziamenti si parla di "cattiva condotta e comportamenti inappropriati".
Da due settimane lo scandalo non faceva che aumentare. Il fondatore e presidente, Yves Guillemot, ha ammesso che le molestie da parte dei vertici del gruppo fanno emergere che Ubisoft "non è stata in grado di garantire ai suoi collaboratori un ambiente di lavoro sicuro ed inclusivo".
Era stato lui, la settimana scorsa, ad istituire uno strumento interno per consentire ai dipendenti di denunciare in modo anonimo casi di aggressione. Sabato il quotidiano Liberation ha scritto che la metà dei casi emersi erano noti al team delle Risorse Umane, accusati di aver insabbiato gli scandali.
L’uscita più nota è quella di Hascoet, in azienda fin dalla fondazione nel 1986 e considerato il braccio destro di Guillemot (il suo potere negli studios era assoluto). Le denunce di molestie da parte di dirigenti avevano portato la settimana scorsa al primo licenziamento, quello del franco-americano Tommy François.
A carico di Hascoet non ci sono accuse personali di molestie o aggressioni ma "è lui che ha reso possibile questa cosa", ha denunciato una persona impiegata in azienda a Liberation. Inoltre scontrini personali che finivano in nota spese completano il quadro delle accuse a carico di Hascoet. Una ventina di altri dirigenti sarebbero oggetto di indagini private commissionate a importanti studi legali.


GLI SCANDALI DEL PASSATO
Ubisoft è spesso andata incontro a problemi legali e non. Ad esempio nei primi anni del 2000 utilizzò la controversa tecnologia di protezione antipirateria "StarForce" in grado di installare i driver su un sistema causando problemi di hardware e compatibilità con determinati sistemi operativi.
Nel numero di febbraio 2008 di Electronic Gaming Monthly , il caporedattore Dan "EGMShoe" Hsu affermò che Ubisoft aveva cessato di fornire i propri titoli a EGM a seguito di recensioni negative.
Nell'agosto 2008, Ubisoft venne criticata dal gruppo contro la guerra DASW per il suo ruolo di propaganda e reclutamento per il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
Sempre nello stesso anno la casa francese ha fatto causa per 25 milioni di dollari di danni ad Optical Experts Manufacturing (OEM), una società di duplicazione di DVD per la perdita e la distribuzione della versione PC di Assassin's Creed.
Nel gennaio 2010, Ubisoft ha annunciato la piattaforma di servizi online Uplay che richiedeva ai videogiocatori di rimanere online continuamente durante il gioco. Questo sistema impedì agli utenti di giocare offline e, nel caso in cui i server di Ubisoft avessero avuto dei problemi, anche di giocare. Ciò porto anche dei bug e delle perdite dei salvataggi dati (progressi di avanzamento nei vari gameplay).
Nello stesso anno furono immesse protezione DRM contro gli attacchi DDoS ai loro server, rendendo alcuni giochi poco fruibili.
Nel 2012 Ubisoft è stata citata in giudizio da John L.Beiswenger, autore del libro Link, per una presunta violazione del copyright derivante dall'utilizzo delle sue idee nel franchise di Assassin's Creed. Lo stesso richiese $ 5,25 milioni di danni fermando il rilascio di Assassin's Creed III.
Nel luglio 2013, Ubisoft ha annunciato una grave violazione della sua rete con conseguente esposizione fino a 58 milioni di account, inclusi nomi utente, indirizzo e-mail e password crittografate. La società avvisò gli utenti di cambiare le loro password anche su altri siti.
Poco prima dello scandalo oggetto di quest'articolo, la società aveva citato in giudizio lo sviluppatore cinese Ejoy per il gioco Area F2 (Ubisoft sosteneva fosse una copia carbone di Tom Clancy's Rainbow Six Siege). Ubisoft ha citato per danni anche Apple e Google per aver permesso a Area F2 di essere distribuito nei loro negozi di app mobili traendo profitto dalle microtransazioni.

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