Il concetto di Buyback nasce principalmente dai mercati azionari: una società acquista, dal mercato, le sue stesse azioni. A quale scopo? Ridurre sul mercato l'offerta delle stesse (supply). Ovviamente questo concetto è applicabile anche al mondo delle criptovalute ed anche in questo caso abbiamo una riduzione dell'offerta. Questo meccanismo ne "gonfia" il prezzo nel tempo e a volte serve anche ad evitare che grosse balene aumentino troppo la loro quantità in holding. Secondo opinione comune, il Buyback avrebbe anche una connotazione negativa perchè "centralizza" i tokens nelle mani degli stessi founders (che tendenzialmente però potrebbero distribuire una parte ad holders e stakers dando maggiori incentivi all'holding del token stesso o addirittura bruciarli tramite burn) e ne gonfia il prezzo in modo "artificiale".
Chiaramente ci sono diversi scenari:
1) L'holder potrebbe essere spinto a vendere il token proprio a causa dell'aumento del prezzo
2) Vale però anche il contrario: l'hype che si genera potrebbe far entrare nuovi investitori e retail, sapendo appunto che sta avvenendo un Buyback (che dovrebbe aumentare il valore nel tempo, a parità di domanda)
Il Buyback non è una cosa nuova, in quanto è stato effettuato da Binance per Bnb o da Nexo per il token omonimo. In particolare, Nexo considerava sottovalutato il valore del suo asset quindi decise di diminuire l'offerta sul mercato (apportando una correzione al prezzo).
Ultimamente anche Yearn Finance, piattaforma di Yield Farming, ha iniziato un'operazione di questo tipo per il suo token YFI che ha raggiunto il massimo della sua supply (36.666). E' stato riacquistata lo 0.77% della supply.
Uno del team ha scritto in modo ironico: "Non importa quanto bene nasconderete i vostri YFI, stiamo venendo a prenderli"
L’avvio di questa campagna potrebbe avere ripercussioni positive, nel lungo termine (anni), sul prezzo YFI. Altro aspetto importante è che il programma di Buyback sarà anche a favore degli holders, che in un cambio radicale di tokenomics avranno ritorni economici maggiori utilizzando la loro dapp. Ciò ha spinto gli acquisti anche da parte di soggetti terzi. L'ecosistema Yearn è controllato dai titolari del token YFI che presentano e votano riguardo il futuro del protocollo. Le proposte che generano un sostegno di maggioranza (>50% dei voti) sono implementate da un portafoglio multi-firma di nove membri . Le modifiche devono essere firmate da sei dei nove firmatari del portafoglio per essere implementate. Il progetto venne avviato con una supply di 30.000 YFI distribuiti a sorpresa agli early adopters della piattaforma in base alla liquidità fornita nei vari vaults. Yearn Finance vanta $ 5,24 miliardi di valore totale bloccato (TVL) e detiene il 6,79% del token di governance Curve Finance, veCRV, secondo i dati di yearn.vision. Curve Finance (CRV) è un pool di liquidità decentralizzato costruito su Ethereum, simile a Uniswap ma focalizzato sullo scambio di stablecoin. A causa dell'importanza sistemica delle stablecoin nella DeFi, il potere di voto di Yearn Finance nella governance di Curve è significativo. Yearn è attualmente il secondo detentore di veCRV, secondo i dati di Dune Analytics, ciò significa che hanno molta influenza nelle decisioni di governance di uno dei dex più grossi al mondo. La votazione per il Buyback è andata in scena dal 7 al 12 dicembre, successivamente Yearn ha acquistato $7.526.343 di YFI dal mercato spot (282,4 YFI ovvero 0,77% dell'offerta totale, ad un prezzo medio di $ 26.651). In seguito avverranno altri acquisti ed ancora più aggressivi. Adam Cochran, partner di Cinneamhain Ventures, ha fatto notare che Yearn sta cercando di distribuire una commissione ai possessori, simile al modello veCRV e al modello xSushi. Cochran ha aggiunto:
"Penso che sia probabile che quando Yearn passerà ad un modello veYearn, coloro che stanno nella DAO inizieranno ad accumulare YFI allo stesso modo in cui fanno CVX e CRV"
A partire dal 15 dicembre, Yearn ha generato $ 47,4 milioni di entrate negli ultimi 180 giorni e viene scambiato con un rapporto prezzo/utili di 7,65 volte, secondo i dati di Token Terminal.
Con lo 0,77% della supply riacquistata pochi giorni dopo l'implementazione di xYFI, la potenziale adozione del modello veYearn che incentiva i DAO ad accumulare YFI, potrebbe essere bullish per la sua market cap. Per fare un confronto sull'importanza del primo Buyback di YFI, Ethereum ha bruciato circa 1,2 milioni di ETH, che rappresentano l'1,01% della sua offerta attuale, dall'implementazione di EIP-1559 all'inizio di agosto. Vale la pena notare che ETH non ha un limite di offerta come YFI, sebbene possa essere inflazionistico o deflazionistico a seconda delle dinamiche di mercato in un dato momento. Come da riflesso, tutti i token (molti di questi, scam) che comparvero tra luglio ed agosto 2020 (seguendo la scia di YFI, imitandone nome e progetto) hanno fatto grossi rialzi negli ultimi giorni.
le tecnologie digitali vengono in mente in uno https://filmsenzalimiti.boo dei film.
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