Il merge di Ethereum è ormai alle porte, questo fondamentale aggiornamento porterà Ethereum da algoritmo di consenso Proof Of Work (mining) a Proof Of Stake. Con lo stesso, l'inflazione dei nuovi Eth calerà di circa il 90%, grossomodo pari ad un triplo Halving di Bitcoin (non verranno più emessi Eth tramite mining ma solo mediante le ricompense di staking). L'aggiornamento sarà automatico, possibilmente senza alcun blocco della chain e gli utenti non dovranno fare nulla (gli aggiornamenti avverranno solo sui client dei validatori e sugli exchange). La data più o meno ufficiale, dopo gli ultimi test sulla Testnet Goerli (11 agosto), avverrà il 19 settembre (eventuali ritardi a parte).
In realtà potrebbe essere anche anticipato o ritardato, sostanzialmente dipende dall'hashpower: se esso diminuisce, i tempi aumentano e viceversa. Questo perchè dipende dalla Total Terminal Difficulty (TTD): quando verrà raggiunto il valore prestabilito, avverrà il merge. Un altro fattore che influenzerà in prossimità del merge sarà la Difficulty Bomb (maggiore è l'hashrate, maggiore è la crescita di difficoltà nell'intervallo di tempo). La Difficulty Bomb incentiva lo staking, rendendo sempre più difficile minare, sino alla fusione delle chains.
PROOF OF STAKE, IL RUOLO DEI LAYER2 E REWARDS
Il merge non farà calare le gas fee e non migliorerà la velocità. Le fee e le transazioni al secondo rimarranno le medesime dunque la scalabilità rimarrà la stessa. Questa caratteristica sarà migliorata con l'implementazione dello sharding (nell'aggiornamento "Surge"): ovvero la frammentazione della blockchain (dove su ogni shard verranno distribuiti i dati). Tra tante caratteristiche positive che renderanno Eth un asset sempre più prezioso, l'abbassamento delle fee potrebbe impattare negativamente sul prezzo. Secondo Buterin comunque Eth reggerà 100.000 TPS (transazioni al secondo). Un altro fattore da tenere in considerazione è che abbandonando il Proof Of Work, Ethereum non sarà più dispendioso dal punto di vista energetico.
In futuro gran parte del carico della rete (Defi) sarà sulle spalle dei principali layer2 (Arbitrum ed Optimism), invece su Ethereum verranno eseguite le operazioni meno gravose (consenso e sicurezza sulla quale i layer2 si appoggiano). Dunque i layer2 continueranno ad essere molto utilizzati e allo stesso tempo, anche quando verrà implementato lo sharding, essi continueranno ad essere utilizzati perchè rimarranno sempre più scalabili di Ethereum. A questo proposito, Polygon ha annunciato il lancio di una loro versione di zkEVM (un layer 2 basato su zk rollups EVM equivalente). Grazie a ciò, qualsiasi dapp e smart contract sarà trasferibile facilmente. A differenza di Polygon che è un layer2 ibrido con un proprio meccanismo di consenso (lo staking di Matic), in questo caso si tratta di un layer2 puro. La caratteristica del merge è che non sarà più possibile fare mining ma ci saranno nodi validatori per lo staking (minimo 32 Eth per avere un nodo validatore che produce blocchi e per ricevere rewards di staking), non ci sono invece vincoli per il semplice staking tramite full node (validazione di transazioni). Non serviranno hardware performanti e allo stesso modo il quantitativo minimo di 32 Eth, rende accessibile a molti la gestione di un nodo (dovrebbero esserci decine di migliaia di validatori). Non ci sarà una governance on chain ma avendo tanti Eth in staking si avrà ovviamente maggiori possibilità di validare blocchi.
Ad oggi le rewards per i miners dipendono dal mining e una parte dalle gas fee (meno la % che viene burnata), con il Proof Of Stake dipenderanno dallo staking e dalla già citata parte delle gas fee (anche in questo caso, sottraendo i burn). Per verificare i burn e il maggior consumo di gas sulle varie dapps: Ultrasound Money.
Ci sono già speculazioni ed indiscrezioni su dove si sposteranno i miners a seguito del merge, molto probabilmente sull'Ethereum originale (Ethereum Classic). Ricordo che la chain originaria era proprio Etc, poi a seguito del Fork nacque il nuovo Ethereum (quello più conosciuto) e alla chain originaria venne aggiunta la parola "Classic" (un po' quello che successe con la vecchia Luna, oggi chiamata Luna Classic). Gli Ethereum bloccati in staking non saranno subito riscattabili (in cambio di sETH, bETH, etc) e torneranno disponibili, dopo circa 1 anno dal merge. Per evitare problemi di sicurezza, a causa di riscatti ed eventuali vendite (molti li hanno bloccati circa 2 anni fa quando il valore di Eth era molto più basso), ogni validatore potrà riscattare solo 43200 Eth per ogni epoca (cioè le rewards di staking oltre i 32, 64, 96 Eth e così via; le ricompense vengono pagate di 32 in 32 quindi il disavanzo può essere dumpato subito). Al diminuire degli Ethereum in staking aumenta l'APR (un po' quello che avviene per Atom) per incentivare lo staking. Le gas fee distribuite ai nodi validatori saranno subito dumpabili.
In definitiva avremo 5 aggiornamenti futuri sulla chain di Ethereum:
-The Merge (passaggio da Proof Of Work a Proof Of Stake con riduzione di emissione dei nuovi Eth)
-The Surge (implementazione dello sharding che migliorerà la scalabilità, presumibilmente nel 2023. Verrà implementato il Protodanksharding che migliorerà l'efficienza delle transazioni rollup dei layer2 sia degli Optimistic che degli ZK, da 10 a 100 volte, abbassando le fee e migliorando la velocità)
-The Scourge (servirà per migliorare la non censurabilità delle transazioni)
-The Verge (inerente strutture dati e servirà per migliorare l'efficienza quindi lo spazio utilizzato dalla blockchain per salvare dati)
-The Purge (i nuovi nodi non dovranno memorizzare tutto lo storico della blockchain di Ethereum ma solo l'ultimo anno e migliorerà la decentralizzazione: i dati storici saranno comunque recuperabili. Verrà disattivata la funzione di "SelfDestruct" che permette la distruzione di uno smart contract andando verso lo StateLessNess Client che appunto garantisce la presenza di nodi light completi, senza dover salvare tutto l'archivio della chain. Essi saranno contrapposti agli Archive Node che saranno full)
-The Splurge (aggiornamento generale che amalgamerà tutti i vecchi aggiornamenti dell'ecosistema Ethereum)
ASPETTI NEGATIVI DEL MERGE
Come si sa bene, il principale problema del Proof Of Stake è la centralizzazione. Ciò potrebbe portare a problemi di sicurezza ed addirittura a censura (blocco di fondi e transazioni). La centralizzazione deriva dal fatto che entità centralizzate (principalmente grossi exchange e società terze) deterranno sui loro nodi, enormi quantità di Eth. Queste entità, ricordo, che sottostanno a normative nazionali ed internazionale a livello regolamentativo. Questo cosa potrebbe portare? Paradossalmente proprio ad una distribuzione più eterogenea degli Eth, a causa dell'unstaking dei fondi degli utenti, qualora alcuni di questi nodi fossero costretti a censurare transazioni o a scendere a patti con enti regolamentativi. Qualcuno ha proposto anche il cosiddetto "social slashing", ovvero punire i validatori che scenderanno a patti con enti e governi, censurando le transazioni (lo slashing comporta la perdita di una % degli Eth che il validatore ha in staking). Al giorno d'oggi, lo slashing è previsto solo per i validatori che si comportano male (double spending, double signing, transazioni malevole, etc). Si tratterebbe di un'imposizione esterna e non prevista originariamente dal protocollo quindi allo stesso modo controversa.
DOVE SI TRASFERIRANNO I MINERS?
A seguito del merge, gli hardware utilizzati per minare Ethereum non potranno essere più utilizzati su questa blockchain quindi i miners si trasferiranno altrove. I miners non potranno utilizzare la loro apparecchiatura per minare Bitcoin (utilizza ASIC) ma essendo che l'algoritmo di consenso di Eth usa la ram saranno costretti ad andare su chains compatibili. Sicuramente qualcuno rimarrà su Ethereum Proof Of Work, altri andranno a minare Ethereum Classic ma si parla soprattutto di Ergo, Flux e Ravencoin. Puoi approfondire alcune stats qui: 2miners
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