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domenica 31 marzo 2019

Pagare Con I Followers D'Instagram? Ecco La Lista Dei Ristoranti

Hai molti like su Instagram? Sei avvantaggiato e privilegiato.
Questo non solo sui social, ma, da qualche tempo anche in termini economici.
"This Is Not A Sushi Bar" è una catena nata nel 2007 a Milano: da mille a 5mila follower si ottiene un piatto gratuito, da 5mila a 10 mila due, da 10 mila a 50mila quattro, che diventano otto se il cliente ha tra i 50 e i 100mila fan, mentre oltre i 100 mila viene offerta l’intera cena.
Quindi come si paga in questi ristoranti? Contanti, app, carte e follower di Instagram.
Dunque da 1 a più piatti gratuiti, fino alla totale gratuità, presentando in cassa la pubblicazione di un post con foto e hashtag.
Il post da presentare in cassa, dove lo store manager ha già controllato la pubblicazione, deve contenere una foto scattata nel locale, il tag alla pagina @thisisnotasushibar e l’hashtag #thisisnotasushibar.
Il locale è il primo in Italia ad utilizzare questa formula.
L’originale modalità di pagamento, attualmente non estesa agli altri cinque ristoranti della catena, esclude soltanto una decina di piatti presenti in menu e le bevande.
Matteo Pittarello (presidente di "This Is Not A Sushi Bar"): "L’idea è nata con due finalità: stimolare in maniera innovativa e inclusiva la presenza nel locale e la partecipazione dei nostri clienti, dato che oltre l’80% della nostra attività è incentrata sulla consegna a domicilio e rendere questo ristorante unico, non solo in Italia. Abbiamo scoperto che in Inghilterra è successa una cosa simile qualche anno fa, ma si trattava di un “pop-up restaurant” con finalità esclusivamente promozionali. Noi intendiamo rendere la formula permanente, per cui, salvo sorprese, dovremmo essere i primi al mondo ad utilizzare in maniera strutturata questa formula"

Tommaso Pittarello (responsabile marketing): "La scintilla nasce internamente all’azienda, dopo aver visto le condivisioni spontanee di molti clienti sui loro profili personali. L’idea di lanciare un progetto non convenzionale con Instagram nasce dall'analisi dei dati che facciamo regolarmente per cui ci siamo accorti di un fatto importante e per noi nuovo: una gran fetta dei clienti più entusiasti di This Is Not A Sushi Bar sono donne under 25"

La campagna, partita il 15 ottobre e ribattezzata "Instagnam" dai titolari, ha fatto registrare un aumento di fatturato di oltre 20.000 euro rispetto al mese di settembre e un +10% di registrazioni dirette per il servizio a domicilio, che rappresenta come detto oltre l'80% del volume di business della catena.
Sito ufficiale della catena: This Is Not A Sushi Bar
In Italia, l'Instagram revolution ha contagiato anche un ristorante di Forlì, che ha riproposto il concept modificandolo in alcuni aspetti, e realtà provenienti da altri settori, come il servizio di car sharing con veicoli elettrici Sharengo.
A Forlì, il "Kinkhao Thai Street Food" (locale di cibo thailandese) segue più o meno la stessa formula.
Ma cosa cambia? Basta seguire la pagina del locale (@kinkhaothaistreetfood), fotografare il piatto che si sta gustando e pubblicarlo sul proprio profilo taggando la pagina di Kinkhao.
Al momento del pagamento si dovrà mostrare la foto e il proprio numero di follower, in base al quale si otterranno delle promozioni.
Dai 500 ai 1500 followers valgono un tibro nella fidelity card (con 9 si ottiene un piatto gratis), dai 1500 ai 2500 si guadagna direttamente un piatto gratuito, due nel caso in cui si abbiano dai 2500 ai 5mila seguaci, tre dai 5mila ai 10mila e un menù di 4 portate se si supera la soglia di 10mila.
Lo stesso vale anche per le consegna a domicilio.

"Io e mia moglie abbiamo aperto la nostra prima attività a Cervia con uno stabilimento balneare a base di cibo Thai, poi a gennaio il locale a Forlì e ora vogliamo aprirne uno a Bologna. Ma la base rimarrà la mia città: il locale di Forlì si sta espandendo al civico 137 e diventerà presto un ristorante"

A Roma, c'è la braceria "Badia Gazometro Garum", dove si applica lo stesso concetto progressivo: dai mille follower un piatto gratis, dai 5mila due, dai 15mila tre e così via, sempre previa foto scattata e diffusa via social.
Anche a Lecce, si registra il primo caso con il "Pepe Nero": per avere offerti hamburger e patatine bastano 1.000 follower, ma più se ne hanno più aumentano le portate gratuite.
Sito ufficiale: Pepe Nero

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