Dopo l'assedio a Capitol Hill e il ban di Donald Trump dai social network si è sentito parlare della piattaforma Parler (creata da John Matze). Ovvero un social simile a Twitter (e in parte Instagram) senza censura. Oltre a Trump, è frequentato da conservatori, teorici di cospirazioni (QAnon ad esempio) ed estremisti (antisemiti ed antifemministi). Anche se la libertà di parola tanto profetizzata lo è solo in parte perchè pare che siano stati banditi utenti che hanno criticato la piattaforma o determinati argomenti portati avanti da esponenti dell'estrema destra. Ci sono circa una decina di milioni di iscritti.
In ogni caso negli ultimi mesi Facebook e Twitter avevano bandito i gruppi del complotto QAnon, quelli del movimento di estrema destra Boogaloo, avevano oscurato l'ex stratega della Casa Bianca Steve Bannon (bannato anche da Youtube per le sue campagne razziste ed arrestato anche per frode) e limitato il movimento Stop The Steal, che sostiene le teorie sui brogli elettorali a favore dei democratici. In pratica, i social network negli ultimi tempi stanno facendo terra bruciata attorno ad alcuni gruppi schierati a sostengo di Donald Trump. Ecco i motivi per cui molti di questi si sono trasferiti su Parler.
Più in generale, si tratta di un sito e di un'app dove i "parleys" (feed tipo Twitter) seguono un ordine cronologico e non algoritmico. Sono presenti anche i "mi piace" (voto) e il "retweet" (eco).
Ci sono tre tipo di utenti (parleyers):
1) Verificati con profilo rosso (appartenenti al governo)
2) Personaggi pubblici (badge dorato)
3) Profili parodia (badge viola)
Gli argomenti che vanno per la maggiore sono quelli citati sopra e su di questi non c'è alcun tipo di filtro/controllo. Quindi è facile anche far circolare fake news. Sono vietati però terrorismo, CP e violazione di Copyright.
A seguito dell'annuncio di Trump di continuare ad utilizzare il social per diffondere le sue idee, Google ha diramato un comunicato che il social avrebbe dovuto rivedere le sue linee di guida di moderazione.
Visto che ciò non è successo è stata estromessa l'app dal suo Play Store.
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