A volte guardando un grafico di Trading si possono osservare degli spazi senza prezzo tra due candele: queste zone si chiamano gap (il prezzo non è stato scambiato). Praticamente nè le candele nè le ombre si sovrappongono. Questo di solito avviene nel mercato azionario quando ci sono delle pause con la chiusura dei mercati nel WE (nel forex i mercati sono aperti 24 ore su 24 in settimana e sono chiusi durante il weekend, quindi è più probabile vedere il gap il lunedì mattina).
Cosa succede e come riconoscere un gap? Sostanzialmente succede che il prezzo di un’azione apre ad un prezzo diverso rispetto all'ultimo prezzo del giorno precedente.
Le cause di un gap possono essere molte, tutte diverse fra loro ma di solito si tratta di particolari annunci a mercati chiusi. Un gap trading è prevedibile, ma non è sempre pronosticabile la direzione.
Ad esempio se nel fine settimana arriva un particolare annuncio che vede l'integrazione di Bitcoin su Amazon è molto probabile che il lunedi, all’apertura dei mercati, tutti vogliano comprare Bitcoin e, visto che i volumi di acquisto sono altissimi, BTC potrebbe aprire ad un prezzo molto più alto di quando ha chiuso venerdì notte. Come si sa, il prezzo di BTC e delle altcoin si modifica anche nel fine settimana.
Va considerato che pure in passato, prima dell'apertura dei Futures, potevano esserci piccolissime variazioni tra una candela e all'altra nel nuovo giorno di apertura, dove a causa di volumi assenti per qualche secondo, si generava un gap appunto. Tuttavia 2 anni fa con l'apertura a BTC sui CME (Borsa di New York), la cosa è molto più frequente. Se un particolare annuncio avviene a mercati aperti, il gap può essere anche a ribasso (non si può sapere a priori).
Chiaramente per le criptovalute il prezzo lo fanno gli exchange e non i Future (che hanno un peso molto inferiore). La cosa da considerare è anche la "grandezza" del gap (se si tratta di valori piccoli tipo qualche centinaia di dollari o ci si avvicina ai 1000). Ovviamente non tutti i gap devono chiudersi, quindi se si tratta di un up, andare short (cioè vendere) potrebbe essere anche controproducente.
Tipi di gap:
1) Common Gap (quelli che abbiamo visto fin ad ora e che possono verificarsi in qualsiasi momento)
2) Breakaway Gap (se il mercato oscilla senza un trend ben definito, esso poi prosegue orizzontale fino a quando un breakaway gap definisce il nuovo trend, in rialzo o al ribasso)
3) Runaway Gap (qui il trend è già definito, rialzista o ribassista, e questo gap se è in direzione del trend conferma che è valido)
4) Exhaustion Gap (a differenza degli altri arriva alla fine di un trend e indica la fine del trend stesso. Dopo questo gap ci si aspetta un’inversione di trend, da rialzista a ribassista o da ribassista a rialzista)
Alcuni trader aspettano eventi particolari quali elezioni politiche o gap piccoli che solitamente vengono coperti nelle prime 2 ore. Dopodiché, settato lo stop loss (che è proprio il gap diventando un supporto o una resistenza), aprono un’operazione in direzione opposta al gap sapendo che verrà coperto in qualche ora. I gap più grandi invece saranno coperti ma in un’altra fase casuale del mercato.
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