Negli ultimi tempi si è spesso sentito parlare della "Lightning Torch" ma in poche parole di cosa si tratta? Il Lightning Network, una tecnologia emergente sperimentale, dovrebbe offrire miglioramenti rispetto ai più comuni sistemi di pagamento. L'idea è quella di migliorare la scalabilità di Bitcoin consentendo agli utenti di trasferire BTC in tutto il mondo rapidamente e senza affidarsi a terze parti (a differenza di ciò che accade con Paypal, carte di credito, ricaricabili, etc). Tutti i partecipanti sono pronti a mostrare questo aspetto della tecnologia in una specie di staffetta globale che utilizza una quantità crescente di Bitcoin. Il tutto avviene su Twitter, dove ci si passa il "torch payment" da una persona all’altra, aggiungendo 10.000 satoshi (ora come ora, circa 0,34 $) al pagamento prima di inviarlo. Viene cosi a crearsi una sorta di effetto a catena in cui tutti si passano questa torcia (tipo staffetta). Nel gergo tecnico si parla di "LN Trust Chain" poiché chiunque possieda la torcia dovrebbe inviarla a qualcuno di cui si fida e che invierà il pagamento a sua volta.
Malgrado alcuni rischi, l’esperimento sembra aver funzionato, la torcia ha attirato la partecipazione di oltre 100 persone in una cinquantina di nazioni. L’elenco dei partecipanti include alcuni nomi degni di nota nella comunità di Bitcoin, come ad esempio l’autore di Matering Bitcoin (Andreas Antonopoulos), il fondatore di Morgan Creek Digital (Anthony Pompliano), l’ingegnere di Lightning Labs (Joost Jager), miss Universo 2015 (Rosa Maria Ryyti), il ceo di Twitter (Jack Dorsey).
Il #LNTrustChain ha mostrato al mondo che Lightning Network funziona, e in maniera sorprendente.
Antonopoulos ha dichiarato che la torcia rappresenta un modo per testare e scoprire i problemi relativi a questa tecnologia. Partecipare non è cosi facile tuttavia: impostare un Lightning Node è un compito complesso se non si hanno le giuste conoscenze, ma ci sono anche altri fattori piuttosto delicati.
Il proprio nodo deve essere configurato e collegato, con una capacità sufficiente e ben bilanciato.
Man mano che la quantità di Bitcoin aumenta, è sempre più difficile trovare dei percorsi e andare avanti con questa staffetta. Ogni persona sa chi possiede la torcia.
Come ci si poteva aspettare l'esperimento ha avuto qualche intoppo, il più clamoroso fu quello del 31 gennaio: un utente con il nome di edward_btc decise di tenere la torcia per sè.
Lo stesso edward_btc è arrivato al punto di affermare di aver ricevuto anche minacce di morte se non avesse passato a sua volta la torcia. E più tardi affermò che stava per farlo, ma prima che gli fosse data una possibilità, l’utente Klaus Lovegreen ne fece partire una nuova. Così com’è progettato il software, in questo momento, c’è un limite su quanto grande può diventare la torcia. Parliamo di 4.390.000 satoshi, cioè al cambio 170 $ quindi la torcia sta per spegnersi. In poche parole un'altra manciata di persone e non potranno più essere aggiunti i 30 centesimi per alimentarla. I partecipanti sostengono che la torcia ha dimostrato che la tecnologia è inarrestabile, poiché ha attraversato più di 50 paesi con facilità. Se un paese implementa politiche ingiuste, Bitcoin può aggirarlo, perché i pagamenti non possono essere fermati. Il messaggio è che con gli strumenti giusti è possibile attraversare i confini nazionali e raggiungere tutti come se non ci fossero barriere. L'ideatore @Hodlonaut (che trovate su Twitter) ha anche svelato che un gruppo di venezuelani ha ricevuto la torcia mentre il paese viveva una fase di blackout.
Senza elettricità, alimentavano il loro lightning node con una batteria da motocicletta.
Charlie Lee, creatore di Litecoin, invece sostiene che l'esperimento ha funzionato sino ad un certo punto perchè non è possibile chiedere ad ogni utente di avere un Lightning Node (come creare un Lightning Node in mainnet con Eclair per altre info invece andare qui: Lightning Node).
Diverse persone pur di partecipare hanno usato una soluzione secondaria, ovvero wallet come Bluewallet (soluzione custodial quindi pericolosa perchè non si ha il controllo dei soldi al 100% e il rischio scam è sempre dietro l'angolo). Così facendo non c'è l'esigenza di configurare il proprio Lightning Node, processo che richiede tempo e un po' di spazio su disco. C'è ancora molto lavoro da fare per rendere il Lightning facile da usare. Chiaramente è impossibile sapere cosa succederà una volta morta la torcia, qualcuno potrebbe accenderne un’altra.
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